Nel cassetto fiscale dei contribuenti è disponibile una comunicazione dell’Agenzia delle entrate, riportante le informazioni e i benefici del concordato preventivo.
Il nuovo strumento del Fisco su cui il Governo punta il tutto per tutto è approdato nel cassetto fiscale lo scorso 20 settembre. L’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione un breve prospetto personalizzato, contenente i dettagli della misura tutti i vantaggi dell’adesione per il periodo 2024-25.
La promozione arriva anche da parte dell’Ente, forse perché il concordato non riesce a decollare, nonostante gli innumerevoli vantaggi introdotti e le sanzioni e i controlli più severi per chi non aderisce.
Il 20 settembre 2024, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato l’avvio di una campagna promozionale, con l’intenzione di invogliare le Partite Iva ad aderire al concordato preventivo biennale. Uno strumento del Fisco introdotto quest’anno, che è partito in sordina e, sin dall’inizio, non ha convinto molto.
Nonostante questa partenza poco convinta, il Governo continua a puntare molto su questo strumento, indispensabile per reperire le risorse per la manovra 2025. Sono stati presentati alcuni emendamenti al decreto Omnibus, con lo scopo di introdurre maggiori benefici tali da convincere i contribuenti ad aderire alla proposta del Fisco.
L’Agenzia delle entrate ha messo a punto un prospetto esplicativo che evidenzia gli elementi dell’attività esercitata dal contribuente sulla base dei dati ISA e degli elementi di incoerenza che potrebbero essere stati riscontrati. Il concordato preventivo sbarca così nel cassetto fiscale delle Partite Iva.
Chi deciderà di aderire al concordato preventivo biennale potrà beneficiare di alcuni vantaggi:
Accanto ai benefici e ai vantaggi per chi aderisce, ci sono molti rischi e penalizzazioni per chi non accetta la proposta.
La stessa Agenzia delle entrate non fa presente solo i benefici, ma anche gli effetti (negativi) in caso di mancata adesione.
Chi deciderà di non aderire rischia maggiori controlli (e sanzioni) da parte dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza. Entrambe, infatti, impiegheranno maggiore capacità operativa proprio nei confronti di chi non aderisce.
Fatta chiarezza anche sul grado di affidabilità del contribuente sulla base del punteggio ISA 2022, sempre mostrando quali sono i vantaggi in caso di adesione.
È stato creato il cosiddetto tachimetro fiscale: i titolari di Partita Iva, in sostanza, vengono divisi in tre fasce e in tre colori proprio sulla base del grado di affidabilità fiscale:
Per questo strumento, il buon punteggio ISA rappresenta un grande vantaggio. Perché la flat tax sarà più bassa quanto più alto è il livello ISA di un determinato contribuente.