La sconfitta con la Fiorentina deve essere archiviata in fretta perché domani la Lazio deve fare il suo esordio in Europa League. La squadra è già partita per Amburgo, dove affronterà la Dinamo Kiev, per la prima di otto partite fondamentali per la stagione biancoceleste. Baroni sta valutando la possibilità di fare un turnover massiccio, cambiando addirittura sette giocatori rispetto ai titolari delle ultime uscite. Ha ritrovato Castellanos, che dovrebbe però partire dalla panchina, ma a prescindere da chi scenderà in campo i capitolini ci tengono a partire con il piede giusto. 24 ore al fischio d'inizio di Dinamo Kiev-Lazio: quali sono le aspettative sull'esordio in Europa League dei biancocelesti? Andrea Agostinelli, allenatore ed ex calciatore, ha risposto in esclusiva a Tag24.
D: Esordio in Europa League per la Lazio, che domani dovrà affrontare la Dinamo Kiev: cosa ti aspetti?
R: Mi aspetto il risultato, prima di tutto. Credo che sia necessario partire bene, con una vittoria e con il piede giusto. Credo che Baroni vorrà fare un grande turnover, ma non è detto che cambiando molto, non si possa comunque vincere. Penso che il mister voglia farlo anche per gestire la rosa e per valutare tutti i ragazzi che ha a disposizione, ma in questo momento il risultato rischia di essere determinante.
D: A proposito di turnover, dovrebbe tornare titolare Dele-Bashiru sulla trequarti. Mossa rischiosa?
R: Questi giocatori, che non sono titolari, devono essere bravi ma anche avere un pizzico di fortuna per poter sfruttare al meglio le poche occasioni che gli vengono concesse. L'allenatore deve capire che ci sono, perché se domani Dele-Bashiru dovesse far male, poi per lui sarebbe difficile tornare nel giro dei titolari. Deve semplicemente fare quello che sa, e trovare continuità.
D: Si è parlato tanto della possibilità di vedere Mandas in campo titolare in Europa League ma probabilmente domani mister Baroni sceglierà Provedel tra i pali. Come pensi che andrebbe gestita?
R: Non mi stupirebbe vedere Provedel, perché ogni allenatore la pensa come vuole. C'è chi decide di far giocare in Coppa un portiere e in campionato un altro, e chi invece preferisce non farlo. Se io oggi fossi alla Lazio farei giocare Mandas in Europa League, perché ha dimostrato di valere molto e credo vada gestito al meglio possibile. Diversamente, se avessi un portiere molto più forte su cui puntare, non rischierei.
D: Non è arrivato il risultato, ma la Lazio contro la Fiorentina è sembrata in crescita. Sei d'accordo?
R: Credo che Baroni abbia una buonissima mentalità e mi piace molto, ma quando hai un'idea di gioco così propositiva, devi cercare di aggiustare tutto ed intervenire rapidamente nel momento in cui sono gli avversari ad avere la palla. Le squadre troppo difensive devono dare qualcosa in più per vincere, quelle che invece giocano con continuità nella metà campo avversaria e mettono in campo tanti giocatori offensivi, poi devono essere molto rapidi a rientrare, altrimenti si va sempre in difficoltà.
D: Effettivamente la Lazio sta subendo tanti gol, credi sia una questione di tempo, oppure dipende dalla distanza tra i reparti?
R: Quando tu giochi con tanti calciatori votati all'attacco, per avere un riscontro positivo quando la palla ce l'hanno gli altri, devi essere molto vicino tra reparti. La squadra deve essere corta, ma anche stretta. Praticamente devi essere a 7 o 8 metri così da poter recuperare quando perdi palla. Se invece sei lungo, vai in difficoltà anche con due incontristi a centrocampo. Purtroppo non abbiamo ancora la mentalità spagnola, ma l'idea di gioco di Baroni a me piace. Ora il tutto deve essere condito solo dai risultati, che sono determinanti.
D: In queste prime giornate di campionato non ha convinto Noslin, che domani comunque dovrebbe partire titolare. Rischia di non essere pronto per la Lazio, oppure è solo questione di tempo?
R: Noslin è un ragazzo ancora piuttosto giovane, che ha però delle doti importanti. Bisogna saperlo aspettare, ma poi al tempo stesso mi domando da quant'è che aspettiamo Isaksen? La Lazio ha cambiato tanto, ha perso giocatori fondamentali e ha cambiato mentalità. C’è chi sta riuscendo subito, e chi va aspettato. Io credo che questi ragazzi non siano dei campioni, ma sono giocatori interessanti, che possono fare molto bene.