26 Sep, 2024 - 11:13

Investire sul BTp 2054: debutto, caratteristiche e quotazione

Investire sul BTp 2054: debutto, caratteristiche e quotazione

Investire sul BTp 2054: debutto, caratteristiche e quotazione del bond emesso un paio di settimane fa.

L’emissione del bond statale tramite collocamento sindacale è stata di grande successo: gli ordini sono stati pari ad oltre 130 miliardi di euro contro un’offerta di soli 8 miliardi. Ciò rappresenta una prova di fiducia degli obbligazionisti e dei risparmiatori nei confronti dell’Italia. Il BTp in questione non è altro che un titolo con durata pari a 30 anni e vanta una cedola pari a 4,3 punti percentuali.

Investire sul BTp 2054: debutto e caratteristiche

Sono trascorse oramai due settimane dal debutto del BTp 1 ottobre 2054, la cui durata è pari a tre decenni: si tratta del bond emesso dallo Stato italiano sul Mercato Obbligazionario Telematico (MOT) di Borsa italiana. La cedola del titolo è pari a 4,3 punti percentuali. L’ISIN del BTp in questione è il seguente: IT0005611741. Il bond si è distinto nelle negoziazioni tra i risparmiatori privati. In poche sedute il BTp è stato scambiato per oltre 8.500 volte per un ammontare complessivo pari a poco meno di 320 milioni di euro.

In media un contratto è stato pari a poco più di 37.100 euro ed il capitale scambiato è stato pari a circa quattro punti percentuale del totale. Si tratta di una percentuale piuttosto elevata. Questo bond statale è abbastanza liquido dal momento che un euro su 25 è stato oggetto di compravendita dal collocamento.

Investire sul BTp 2054: quotazione

Gli unici a partecipare al collocamento sindacato sono stati gli investitori istituzionali, i quali puntano a piazzare il titolo obbligazionario tra i risparmiatori privati. Ciò giustifica l’esordio di grande successo. Dopo il boom iniziale si attende un rallentamento della compravendita del BTp trentennale. Coloro che hanno investito i propri risparmi sul BTp 2054 stanno maturando una plusvalenza pari a 1,5 punti percentuali rispetto al pricing di aggiudicazione, il quale è stato sotto la pari. Il prezzo attuale è in area 101, il picco è stato raggiunto 9 giorni fa a oltre 102, mentre il minimo è stato raggiunto sei giorni fa a 101.

Il rendimento a sceso a seguito dell’incremento della quotazione: questo era pari a 4,36 punti percentuali al momento dell’emissione, mentre adesso è sceso a 4,25 punti percentuali. Tale titolo obbligazionario è piuttosto speculativo: in una fase di taglio dei tassi di interesse come quello attuale, è buon consiglio tenere il BTp in questione nel portafoglio investimenti in quanto porta da un apprezzamento in termini di valore. Con la discesa dei tassi di interesse ufficializzati dalla BCE, i margini di apprezzamento per la quotazione saranno di gran lunga superiori rispetto a quanto ipotizzato.

Investire sul BTp 2054: conviene

Il debutto del titolo trentennale è avvenuto in un ottimo momento in vista della presentazione della Manovra di Bilancio 2025. L’emissione ha suscitato immediatamente l’interesse dei risparmiatori e obbligazionisti italiani. Secondo gli esperti, nonostante le attese iniziali di un trend rialzista, il bond statale ha mostrato un’elevata volatilità. Il punto di forza del BTp 2054 è rappresentato dal rendimento superiore a 4 punti percentuali, mentre il punto debole è la già citata elevata volatilità.

Con una durata pari a tre decenni, il bond emesso dal Tesoro italiano offre una scadenza piuttosto lunga, risultando appetibile nell’attuale curva dei rendimenti. Il rendimento cedolare è piuttosto interessante: il tasso è pari a 4,3 punti percentuali. Si tratta di un’opportunità di investimento piuttosto allettante. Il titolo obbligazionario in questione potrà beneficiare di eventuali tagli del costo del denaro e garantisce un’elevata liquidità.

Si tratta di un aspetto peculiare e rilevante per molti obbligazionisti, che preferiscono detenerlo nel portafoglio investimenti per diversificare. Nonostante ci si attendesse che la riduzione dei tassi potesse sostenere la quotazione del BTp, ciò non è accaduto in quanto il mercato obbligazionario aveva già anticipato la decisione della banca centrale, andando a penalizzare le nuove emissioni.

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Jacqueline Facconti
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