Dopo la sconfitta nel derby contro il Milan, l'Inter era chiamata a dare una risposta nell'impegno odierno contro l'Udinese e questa volta ha risposto presente. I nerazzurri sono passati subito in vantaggio, grazie al gol di Frattesi e poi hanno chiuso il match, terminato 3 a 2, con la doppietta di Lautaro Martinez, finalmente in gol alla sesta giornata di Serie A. La squadra di Runjaic ha riaperto la partita accorciando le distanze all'83', quando ormai però era troppo tardi. I ragazzi di Inzaghi devono ripartire da qui. Sono partiti con qualche difficoltà in più rispetto a ciò che i tifosi avevano previsto, ma adesso è tempo di ingranare. Le note positive non mancano. Buona la reazione dell'Inter con l'Udinese, ma soprattutto, cosa succederà ora che sono arrivati i primi gol di Lautaro? Alessandro Pistone, che ha indossato la maglia nerazzurra per due stagioni, ha risposto a Tag24.
D: Buona la reazione dell'Inter con l'Udinese, ma la nota più positiva sono i primi due gol di Lautaro Martinez?
R: Il gol è fondamentale, ma più che altro per la fiducia che un calciatore può avere e sentire su di sè. Detto questo, Lautaro ha già grande esperienza e ha già garantito una quantità infinita di reti durante le passate stagioni e non si può discutere. Era solo una questione di tempo, perchè ha avuto impegni importanti questa estate e ha iniziato la preparazione in ritardo. Doveva rimettersi in forma, ma la squadra gioca come ha sempre fatto, ed era palese che prima o poi si sarebbe sbloccato. Più che altro influisce perchè ora sono sicuro che si sentirà in fiducia e più sta bene, più rende.
D: Quanto è importante il fatto che si sia sbloccato e quanto conta l'aspetto mentale per un attaccante?
R: Per un attaccante è determinante. Il fatto che siano arrivate delle critiche è anche abbastanza normale, ma spesso servono anche per mantenere l'attenzione alta. L'importante è che siano critiche positive. Poi ci sono le polemiche inutili e i giudizi, che non servono su un giocatore che ha già ampiamente dimostrato il suo valore.
D: L'Inter era chiamata a dare una risposta: oggi torna ha vinto e si è rilanciata per il campionato?
R: Il campionato appena iniziato ed è veramente lungo. L'Inter è una squadra che ha dimostrato di essere compatta. Anche nelle difficoltà, riesce a trovare le soluzioni, non affidandosi solo ai singoli, ma al modo di giocare che è chiaro e definito. La prestazione nel derby è stata al di sotto di quelle che erano le aspettative, ma semplicemente perchè i nerazzurri in Coppa avevano sprecato tante energie e nonostante questo la davano tutti per vincente. Invece se ad inizio campionato non sei al 100%, non hai ancora inserito i nuovi, e sprechi energie, ci può stare che ci sia un calo fisico. E poi di fronte c'era comunque un avversario che aveva già dimostrato a sprazzi di avere qualità. Gli ultimi risultati del Milan dimostrano anche che è in fase crescente. ha cambiato molto e ha bisogno di tempo, ma ha grandi giocatori.
D: L'Inter però non sembra la macchina da guerra dello scorso anno. Sarà una lotta scudetto più aperta?
R: Io me lo auguro per il bene del campionato italiano. Se ci sono due, tre o quattro squadre che lottano fino alla fine, è normale che tutto diventa più avvincente. Da tifoso uno si augura sempre di veder vincere la propria squadra a 10 giornate dalla fine, ma così è più bello.
D: C'è qualche squadra in particolare che ti ha convinto?
R: In questo momento si vedono giocate a sprazzi. Il Napoli è tornato a macinare punti ed ha una buona dose di cattiveria, sicuramente grazie a un allenatore in grado di tirare fuori il 110% dai propri ragazzi. C'è la Juventus che ha una solidità difensiva invidiabile e subisce pochissimi gol. E' una squadra ancora da scoprire. C'è l'Inter che si deve confermare, ma che negli ultimi anni ha fatto una crescita straordinaria. Tutti si aspettano che lotti per lo scudetto. Poi ci sono Milan e Roma, che hanno cambiato tanto, ma che hanno fatto grandi acquisti ed investimenti. Mi aspetto un gran bel campionato.
D: Pensi che l'Inter abbia il pallino della Champions, prima di quello dello scudetto?
R: Io credo di si. Il campionato resta sempre importantissimo e lo scorso anno si pensava costantemente alla seconda stella. Però i nerazzurri sono arrivati a un certo punto negli ultimi due anni e credo che nella testa dei giocatori e della società, ci sia questo obiettivo. La squadra si sente pronta per la crescita esponenziale fatta. Puntano anche alla Champions, ma ci sono tanti aspetti da tenere in considerazione e che possono rendere l'impossibile, possibile. Di sicuro però puntano ad arrivare in fondo.