Perché gli uomini spariscono dopo il primo appuntamento? Siamo nel mondo dei social e delle dating app e aumentano sempre più le persone che si trovano a fare i conti con il fenomeno del "ghosting": la mancata risposta ai messaggi senza nessuna spiegazione. Sebbene succeda sia da una parte che dall'altra, in fatto di genere, sono tanti gli atteggiamenti un "tipici dell'uomo", che allarmano le partner dopo la prima volta che si arriva ad un approccio "faccia a faccia". I fraintendimenti e le illusioni sembrano essere all’ordine del giorno.
Mirko Spelta, autore di libri come Scusa se ti chiamo stronzo, ha trattato e approfondito più volte il tema tra le sue pagine. Ha condiviso il suo punto di vista durante un’intervista per Tag24.it: la sua è un'analisi e di esperienza diretta, raccontata da uno scrittore che si esprime partendo dal suo punto di vista maschile e autentico. Lui stesso ci spiega:
Le donne, per quanto siano più sveglie, più emotivamente intelligenti di noi, più sensibili e quant’altro, comunque non possono avere la nostra stessa prospettiva, perché il nostro filtro è necessariamente diverso.
Nel suo libro, Spelta, riporta la sua prospettiva, che è stata poi trasposta in un spettacolo teatrale dai toni ironici e riflessivi sul rapporto tra uomo e donna: Scusa ma dobbiamo parlare, in scena a Milano, e organizzato da Victoria Music.
Non ci sono pretese di educare, insegnare, impartire lezioni da chissà quale ambito scientifico. Lo scrittore vuole solo trasmettere la sua visione ai lettori. Secondo Spelta, quindi, c'è una risposta alla domanda "perché gli uomini spariscono dopo il primo appuntamento?" che in realtà è molto più elementare rispetto a quanto pensiamo:
La prima cosa che ho fatto con Avere un uomo è facile, il problema è tenerselo e poi con Scusa se ti chiamo stronzo, che è una sorta di evoluzione del primo libro, è stato proprio quello di esporre al mondo femminile il punto di vista maschile. Per rispondere alla domanda sul perché molti uomini spariscono dopo il primo appuntamento, ti dico che gli uomini sono semplici, molto più semplici di quanto si pensi. Hanno un’intelligenza "longitudinale", nello stesso emisfero del cervello, e raramente c’è un retropensiero o qualcosa di complicato dietro.
Il motivo per cui spariscono dopo il primo appuntamento è che non hanno trovato attrazione, fondamentalmente. Nella maggior parte dei casi, di più se non c’è stato alcun contatto fisico, è perché, purtroppo, all'inizio l'attrazione è in gran parte fisica. Se questa manca, tutto il resto può perdere d'importanza.
Soprattutto oggi, con il passaggio dal virtuale al reale, magari online c’era un certo tipo di attrazione che poi, di persona, viene meno. Questa è la spiegazione più semplice: se manca l’attrazione fisica, il resto si dissolve.
Non vuol dire che dopo un rapporto intimo l'uomo non sparisca, anzi, anche qui potrebbe essere il primo a sparire. Lo scrittore chiarisce:
"E' che gli uomini sanno distinguere tra attrazione fisica e coinvolgimento mentale o sentimentale. Non che non siano in grado di provare sentimenti, ma tendono a emergere solo dopo una certa conoscenza reciproca."
Secondo Spelta è bene chiarire subito che il ghosting non è praticato solo nel mondo maschile, anzi, è "bipartisan".
Le donne tendono a sparire quando si rendono conto che non c'è un reale interesse, indipendentemente dall'attrazione fisica. Se manca un legame mentale o emotivo, anche loro possono decidere di interrompere i contatti senza ulteriori spiegazioni.
In realtà, quando ci si trova davanti a un comportamento di maleducazione sentimentale come il ghosting, bisogna prendere atto che la persona dall'altra parte non è rispettosa. Purtroppo, succede spesso. Si può cercare un chiarimento, ma è importante capire che, come dicono sempre le donne, "una non risposta è comunque una risposta". Non vale la pena insistere o pretendere altro.
Ma insomma, le dating app sono buone o cattive? E se tutte le problematiche relazionali siano proprio figlie del mondo virtuale per approcciare una relazione con il partner? Anche qui, Spelta ci offre il suo parere:
"La mia opinione è che le app di dating, come tutti gli strumenti, non siano né buone né cattive, dipende da come le utilizzi. Hanno indubbiamente il vantaggio di metterci in contatto con persone che altrimenti non conosceremmo mai, anche perché si trovano in altre parti del mondo. Questo è un grande vantaggio, perché permettono una diffusione capillare. Tuttavia, esiste il rischio di idealizzare la persona dall'altra parte, proiettando su di essa ciò che desideriamo che sia.
Per evitare questo rischio, il consiglio è di passare dal piano virtuale a quello reale il prima possibile, così da conoscere la persona per ciò che è realmente. In questo modo, possiamo usare lo strumento a nostro favore, senza lasciarci condizionare o manipolare dallo stesso."