Roma è fuori controllo, tra cantieri per il Giubileo 2025 che non si sa se saranno terminati nei tempi previsti, strade che diventano piscine quando piove, accampamenti abusivi, tendopoli, discariche a cielo aperto, criminalità in tutti i quartiere. II degrado è sotto gli occhi di tutti e il senso di insicurezza fa ormai parte dei cittadini. Si passeggia per strada e ci si guarda intorno guardinghi. L'ultimo episodio di violenza, lo stupro avvenuto a Porta Pia, descrive la situazione di pericolosità in cui si trova Roma. Nonostante il Campidoglio e il sindaco Gualtieri neghino l'emergenza sicurezza e diano la colpa alla percezione delle persone e ai media che contribuiscono a forgiarla, i romani chiedono controlli, decoro e tutela. Da più quartieri si levano grida di aiuto e vengono organizzati incontri e sit in. Ieri, lunedì 7 ottobre 2024, a Largo Boccea, gli abitanti del quartiere Boccea si sono radunati e hanno dato vita a una raccolta firma e a una fiaccolata. Non è la prima volta che scendono in strada per accendere i riflettori, dicono, "sulla condizione di pericolosità e di abbandono che viviamo". L'inviato di Tag24.it Michele Lilla ha raccolto le testimonianze e gli appelli dei residenti.
"Dopo le nove di sera non possiamo più uscire, abbiamo paura", dicono gli abitanti del quartiere Boccea, zona ovest di Roma, a pochi passi dalla città del Vaticano. Daniele Giannini, ex presidente del XIII Municipio, Aurelio-Boccea, conosce molto bene il territorio e, facendosi carico delle denunce dei cittadini, chiede più sicurezza e più controllo. "C'è spaccio di droga, via vai nei minimarket bengalesi, gente ubriaca a tutte le ore. Siamo terrorizzati", dice un abitante, una signora spiega che le fiaccolate servono per attirare l'attenzione su un problema di insicurezza e pericolo che riguarda tutta Roma, non solo il quartiere Boccea.
"Quella messa in campo questa sera è una delle tante iniziative organizzate per portare all'attenzione la realtà che affrontano quotidianamente i residenti. Per esempio questo giardinetto in cui ci troviamo ora è ormai terra di spacciatori e ubriaconi - racconta Daniele Gannini - è luogo di bivacco, luogo insicuro. Chiediamo alle forze dell'ordine più controllo in questa zona". Poi una frecciatina a Gualtieri: "Il Campidoglio minimizza, dice che sia una questione di percezione ma i dati reali mostrano tutt'altro".