Paul Pogba e il suo contratto con la Juventus rappresenta la situazione che più tiene banco in queste settimane. Siamo sicuri continuerà ad attenzionare la curiosità di milioni di tifosi soprattutto quelli di fede bianconera.
Alla luce della riduzione di squalifica per doping ottenuta dal giocatore la domanda che più frequentemente nelle ultime ore sta uscendo allo scoperto è: la società Juventus ha ancora il diritto di rescindere unilateralmente il contratto che tiene legato il centrocampista francese fino al 2026?
Tornato per dar man forte alla squadra allenata da Massimiliano Allegri nel 2022, lo scorso campionato non è sceso mai in campo: causa infortuni che l'hanno martoriato dai tempi dello United e che non è riuscito a smaltire dopo un operazione subita anche in ritardo per la sua testardaggine che l'ha indotto un periodo a tentare il recupero attraverso cure conservative, ma soprattutto causa squalifica per doping.
Il lungo periodo di stop dunque ha creato grossi danni alla Juventus che si è ritrovata penalizzata e soprattutto sulle spalle il fardello di un giocatore con un ingaggio ultra-milionario da non poter schierare prima e la situazione paradossale di mantenerlo con un stipendio minimo sindacale di 2mila euro poi.
Il ritorno del centrocampista francese senza ombra di dubbio è stata un operazione di mercato fallimentare al quale Cristiano Giuntoli in nome e in rappresentanza della Juve vuol mettere riparo: ma come?
Semplicemente proponendo la risoluzione del contratto anzi tempo. Ora questa avverrà in modo unilaterale (sarà la Juventus ad avere il diritto di interrompere per sua sola iniziativa l'accordo tra le parti) o in modo consensuale (entrambi ovvero Juventus e Pogba decideranno di comune accordo di separarsi)?
Dunque l'intenzione di chiudere ogni tipo di discorso con il Polpo esiste concretamente e l'ottimismo che alla fine il francese lascerà Torino la fa da padrona nelle menti dei dirigenti bianconeri. Se il centrocampista ex United si accorderà per la risoluzione bene altrimenti la carta vincente della Juventus è quella dell'inadempienza contrattuale per 18 mesi di squalifica.
Pogba, per quanto in queste ultime ore abbia giurato ancora una volta fedeltà alla sua amata Juventus dichiarando di essere disposto a ridursi di tanto lo stipendio pur di rimanere alla Juve ha sicuramente toppato nella seconda avventura "non vissuta" in bianconero.
Non ha vestito i panni del giocatore che faceva la differenza come nel suo primo ciclo a Torino: arrivato a Torino nel 2012 alla corte di Antonio Conte per un quadriennio ha sbalordito tutti attraverso prestazioni super e gol da ricordare negli annali.
Un meraviglioso diciottenne strappato dalle grinfie dello United a parametro zero da parte della dirigenza juventina capeggiata allora da Giuseppe Marotta è entrato nelle grazie del popolo bianconero diventando presto uno dei centrocampisti più forti del pianeta che assieme a Pirlo, Vidal e Marchisio ha finito per comporre uno dei centrocampi più forti della storia della Juventus sotto la guida di Massimiliano Allegri.
Una storia d'amore quella tra Pogba e Juventus che non sarà più come la prima volta. Si dice che i ritorni non sono mai gratificanti e utili alla causa. Per ora anche quello del centrocampista francese è stato così.
Ma se dovesse rimanere? Chissà, forse cambierebbe di nuovo tutto e smentirebbe chi da sempre sostiene che le minestre riscaldate non sono più buone!
Paul Pogba con la maglia della Juventus ha giocato dal 2012 al 2016 vincendo quattro scudetti consecutivi dal 2012 al 2016, tre Supercoppe Italiane, edizioni 2012, 2013, 2015 e due Coppe Italia nelle stagioni 2014/15 e 2015/2016.