Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella serata di ieri - martedì 15 ottobre 2024 - la Manovra 2025. Trenta miliardi molti dei quali serviranno per finanziare le misure del Fisco, quali taglio del cuneo, accorpamento delle aliquote e fringe benefit per i neoassunti che accettano di allontanarsi a più di 100 chilometri dalla residenza. Niente da fare per l'aumento delle pensioni minime su cui aveva insistito Forza Italia, né per l'estensione della flat tax chiesta invece dalla Lega.
Andato a buon fine il 'concordato' con l'ABI, nessuna tassa sugli extraprofitti bensì un contributo di 3,5 miliardi di euro in due anni che saranno utilizzati per finanziare gli interventi sulla sanità pubblica e privata.
Il giorno dopo l'approvazione della nuova Legge di Bilancio si tirano le somme tra gli alleati e il clima è un clima da scontenti a metà. Forza Italia non ha ottenuto l'aumento delle pensioni, ma almeno può rivendicare la vittoria sugli extraprofitti. La parola tassa è scomparsa, sostituita da contribuzione volontaria. Lo stesso può dire la Lega che può vantarsi di aver imposto 'sacrifici' a banche, manager e compagnie assicuratrici.
I margini di trattativa erano esigui, la coperta era corta – come aveva ripetuto fino alla nausea il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti – e alla fine le decisioni sono spettate alla presidente Giorgia Meloni che non ha lasciato agli alleati troppa voce in capitolo.
Una manovra per sostenere la famiglia ha detto la Premier che tra le misure principali prevede l'introduzione della Carta nuovi nati che destina 1000 euro ai genitori con Isee sotto i 40 mila euro. Si conferma e rafforza il bonus asili nido e si rimedia all'errore dello scorso anno escludendo l'assegno unico dal calcolo dell'Isee. La manovra rifinanzia per i prossimi 12 mesi la 'Carta dedicata a te'.
Dopo l'approvazione di ieri in Cdm, adesso la Manovra arriverà alla Camera per l'inizio dell'iter di approvazione in Parlamento.
Oggi, in Consiglio dei Ministri, abbiamo varato la legge di bilancio, un intervento che mette al centro i cittadini, le famiglie e il rilancio della nostra Nazione.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) October 15, 2024
Come avevamo promesso, non ci saranno nuove tasse per i cittadini. Inoltre, rendiamo strutturale il taglio delle… pic.twitter.com/scgmgnzBw9
Moderatamente soddisfatto il partito di Antonio Tajani che ha disinnescato la trappola extraprofitti. Il deputato Alessandro Cattaneo ai microfoni di Tag24.it ha spiegato che non si è trattato di una vittoria di Forza Italia, ma di una vittoria del paese perché il provvedimento avrebbe avuto l'effetto di un aumento a pioggia dei costi da sostenere da parte dei cittadini e degli imprenditori.
Ha dichiarato Cattaneo.
A fare i sacrifici nella Manovra 2025 saranno le banche, ma anche i ministeri poiché dovranno contribuire al finanziamento delle spese dello stato con 3 miliardi di euro. È la spending review che interessera tutti i ministeri alle prese con l'arduo compito di tagliare le spese inutili.
I risparmi andranno dritte nelle casse del Tesoro. Spetterà ai vari ministeri individuare cosa e dove tagliare. "Decidete cosa tagliare, o lo farò io aveva detto il ministro Giorgetti qualche giorno fa.
Il provvedimento dovrebbe circostanziarsi in un taglio lineare del 5% della spesa per tutti i ministeri, eccetto quello della Sanità che invece avrà un incremento dei fondi a propria disposizione.
Si prevede che i ministeri facciano un piano di razionalizzazione di quelle che sono le spese che sono eliminabili. Per ogni ministero stiamo vedendo quali sono i capitoli che si possono prendere in considerazione."
ha spiegato il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.
Intanto questa mattina l'Italia ha consegnato a Bruxelles il Piano Strutturale di Bilancio a medio termine e il Documento programmatico di Bilancio approvato anch'esso nel Consiglio dei Ministri di ieri sera. Il documento registra le previsioni di spesa nei prossimi sette anni finalizzate alla riduzione del debito. La Commissione Ue avrà sei settimana per la valutazione dei due documenti.