Perché impedire per legge a una donna di avere un figlio?
E’ la domanda che si pone Alessandra Mussolini in merito all’approvazione definitiva del Dl Varchi con cui il Parlamento italiano ha messo al bando per legge la ‘gestazione per altri’, rendendo la maternità surrogata un reato universale. L’approvazione definitiva è arrivata mercoledì 16 ottobre 2024 con il via libera dell’aula di Palazzo Madama ed è stata salutata come una vittoria dalla maggioranza di Governo e dalla stessa Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che aveva fatto della battaglia ‘al commercio del corpo della donna e della maternità’ una delle bandiere del suo Governo.
Tra i tanti a non essere d’accordo con questa legge che entra a gamba tesa in un ambito molto privato come quello della famiglia c’è anche l’ex deputata ed europarlamentare di Forza Italia Alessandra Mussolini che, intervistata da Tag24.it, definisce il Ddl Varchi una legge ‘ideologica e restrittiva',
Una legge sbagliata, secondo l’ex parlamentare azzurra, da sempre nota per la franchezza con cui esprime i propri punti di vista anche quando questi possono andare in controtendenza con il sentire comune, o, con la propria appartenenza politica.
Ma quale reato universale? E’ solo un fatto ideologico e restrittivo. Una legge sbagliata nel merito e nel metodo. Nel metodo, soprattutto, perchè non è un reato universale in quanto in altri paesi è consentito, quindi non può essere considerato universale.
Spiega Alessandra Mussolini che racconta come abbia avuto la possibilità di vedere da vicino gli impatti che questa legge avrà nella quotidianità di tante donne, coppie e famiglie italiane a cui verrà negato il diritto – garantito dai progressi della scienza e della medicina – alla maternità e alla paternità.
Le faccio un esempio. C’è una giovane donna che conosco che a causa di un grave problema di salute deve sottoporsi ad una terapia ormonale e si trova nella necessità di dover congelare gli ovociti. Ebbene quando avrà risolto il suo problema potrebbe non essere in grado di portare avanti una gravidanza senza arrivare a rischiare la propria vita o quella del nascituro. Perché una legge deve impedire a questa donna nella fattispecie, ma i tanti altri casi come il suo, di avere un figlio che è suo e di suo marito? Nessuno può arrogarsi il diritto di dire tu sì e tu no.
Afferma Mussolini dando voce a ad una questione che riguarda da vicino tante famiglie italiane. Secondo una ricerca del marzo del 2023, in Italia sarebbero tra le 250 e le 350 le coppie che ricorrerebbero, ogni anno, alla pratica della ‘gestazione per altri’ per poter avere accesso alla maternità. Coppie etero e dello stesso sesso, con una prominenza delle prime che sarebbero circa il 90% del totale.
Un’invasione della sfera personale e familiare che l’esponente azzurra non condivide e che dice essere degna di uno ‘stato etico’ o di uno ‘stato di polizia’.
Penso che le leggi in materia di famiglia, di nascite, di situazioni che sono estremamente delicate, Per quanto riguarda il singolo e la coppia non deve entrare, può lambire ma non deve entrare. Anche perché quando poi arrivano i bambini che sono nati da una maternità surrogata, che è consentita negli altri paesi, che facciamo li mettiamo al bando? Ci mettiamo ad arrestare i neonati?
Il suo giudizio sul Ddl Varchi e sul reato di maternità surrogata è netto.
Questa è una legge da matti. I giuristi sono tutti contrari, perché non regge nei termini, è inapplicabile. È una legge che consentirebbe ai magistrati di arrestare i neonati. Dove siamo in uno stato etico? Di polizia?
Come netto è anche il giudizio sulle dichiarazioni della ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia Eugenia Roccella in merito ad alcune recenti dichiarazioni sull’obbligo dei medici di ‘segnalare’ casi di procreazione tramite gestazione per altri.
No comment. La ministra Roccella purtroppo la conosco da tanto, ho avuto dei contrasti importanti già con la legge sulla procreazione medicalmente assistita, quindi non mi dice niente di nuovo. So già, so tutto. Non è una sorpresa, purtroppo.
Non è una novità, il fatto che certa gente voglia conoscere nel particolare cosa fanno gli italiani nel letto. E ora, per smascherare i figli del nuovo reato universale di maternità surrogata, l'occhio dei guardoni si spingerà ancora più avanti.
— Alessandra Mussolini (@Ale_Mussolini_) October 18, 2024
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Da considerare inoltre, c’è anche la questione di tutte quelle coppie che hanno avviato la procedura di gestazione per altri all’estero, dove tale pratica è consentita - e che in questo momento sono in attesa della conclusione, ovvero, della nascita del proprio bambino e che sono diventati improvvisamente responsabili di un reato che prevede fino a due anni di carcere e una multa fino a un milione di euro.
Il ricorso alla pratica medica della ‘gestazione per altri’, già vietata in Italia in virtù della legge 40/2004, con l’approvazione del Ddl Varchi è diventata reato universale, ovvero, è considerato reato anche avvalersi di tale pratica al di fuori dei confini nazionali, in quegli stati dove tale pratica è legale. Le coppie non possono avere figli che si recano all’estero per ottenerlo tramite la maternità surrogata si macchiano quindi di un crimine che la legge italiana punisce severamente.