Matteo Costanzo, ex concorrente di X Factor nel 2018, è tornato in radio e su tutte le piattaforme digitali lo scorso 4 ottobre con il nuovo singolo dal titolo "Come un’unica voce". Si tratta del secondo brano estratto dall'album omonimo di prossima pubblicazione. Questo lavoro discografico ha ottenuto il massimo dei finanziamenti previsti dal bando SIAE Per chi crea, a testimonianza della qualità e dell'innovazione artistica che lo caratterizzano.
In una intervista esclusiva a Tag24 Matteo Costanzo parla del suo ultimo singolo, ma anche delle numerose collaborazioni nel corso degli anni e della sua esperienza a X Factor.
Come nasce il brano Come un’unica voce?
Alla fine della pandemia, ho partecipato a un concerto organizzato in una villa. Ricordo chiaramente di aver visto tutte le persone riunite a ballare, ognuna persa nel proprio mondo, esorcizzando i loro problemi attraverso la musica e il movimento. È stato un momento potentissimo, e quell’immagine ha acceso in me l’ispirazione per scrivere Come un’unica voce.
A breve uscirà anche il tuo nuovo album: vuoi darci qualche anticipazione in merito ai testi e alle sonorità dei brani che compongono la tracklist?
Ho lavorato molto sui testi affinché fossero sinceri e raccontassero una parte della mia vita, ma allo stesso tempo rispettassero le mie esigenze metriche e melodiche, fortemente ispirate alla musica inglese. Per quanto riguarda le sonorità, mi sono lasciato libero di improvvisare senza schemi. Volevo che ogni canzone avesse il suo sound, così da poter esprimere al meglio le emozioni specifiche che volevo trasmettere in quel momento.
Come produttore e autore hai collaborato con molti artisti del panorama musicale italiano. Ti faccio qualche nome e magari puoi raccontarci un aneddoto su di loro? Partiamo da Ultimo.
Ogni artista ha il suo modo di fare arte, e ognuno di loro mi arricchisce in qualche modo. Con Niccolò (Ultimo) sono rimasto sbalordito da quanto avesse le idee chiare sulla sua musica. Spesso gli artisti arrivano in studio con brani ancora da rifinire, e mi ritrovo a dover dare forma a pezzi scomposti. Lui, invece, mi ha sorpreso per come i suoi brani avessero già un’anima tangibile. Si sentiva che erano vissuti e suonati molto, erano già completi a livello emotivo.
Invece Leo Gassmann?
Con Leo ci siamo presi fin da subito. Ci siamo conosciuti nella casa di X Factor e da allora siamo rimasti legati. Abbiamo condiviso molto, sia umanamente che lavorativamente. Ad esempio, insieme abbiamo vinto Sanremo Giovani, e ho avuto l’onore di dirigere l’orchestra durante quell’esperienza. Lui mi ha insegnato quanto sia importante la spontaneità nella musica. Ha un modo di viverla che coinvolge le persone e trasmette una positività incredibile.
Cosa ci racconti di Ron?
Grazie a Leo, ho avuto l’opportunità di conoscere Ron, che poi mi ha chiesto se volevo produrre un suo brano. È una persona umile e gentile, qualità che spesso vedo nei grandi artisti. Ci ha accolti nella sua casa e da allora siamo rimasti amici. Quello che mi ha colpito di più di lui è il modo in cui registrava la voce. Ogni take era quasi perfetta, e nell’interpretazione sentivi tutta l’esperienza e il vissuto. È stato davvero emozionante lavorare con lui.
C’è un artista con cui ti piacerebbe collaborare, che sia come produttore, autore o magari proprio un duetto?
Ci sono tanti artisti con cui mi piacerebbe collaborare. I primi che mi vengono in mente sono Caparezza, Subsonica, Elisa e Nyte.
Quando hai partecipato a X Factor tu eri nella squadra di Fedez: sei rimasto in contatto con lui?
Ci siamo parlati sì e no tre volte, no non siamo rimasti in contatto.
Quest’anno in giuria ci sono Paola Iezzi, Manuel Agnelli, Jake La Furia e Achille Lauro. Se avessi partecipato al talent con questa giuria, con chi ti sarebbe piaciuto lavorare e perché?
Penso che mi sarebbe piaciuto lavorare con Manuel. Credo che mi avrebbe fatto cantare pezzi divertenti e mi avrebbe messo alla prova in modo interessante.
Dove ti vedremo/ascolteremo nei prossimi mesi?
A novembre uscirà il mio nuovo album, frutto di molto lavoro e impegno. Spero davvero che possa emozionare chi lo ascolterà e che ognuno possa trovare qualcosa di sé nei brani. Sto anche pianificando dei concerti e altre attività promozionali, quindi ci saranno diverse occasioni per vedermi dal vivo nei prossimi mesi.
Matteo Costanzo, classe 1992, è un compositore, cantante e produttore romano. Dopo aver lavorato come assistente dei compositori Paolo Bonvino ed Emanuele Bossi, nel 2013 è il tastierista/chitarrista al tour di Syria e nel 2016 in quello di Briga.
Sempre nello stesso anno prende il via la sua carriera da produttore con la produzione del singolo Killer di Wrongonyou. Successivamente è direttore artistico e produttore dell'album Talento di Briga insieme a Mario Romano.
Nel 2017 e nel 2018 è il produttore degli album Pianeti e Peter Pan di Ultimo (insieme ai Prod by Enemies) e poi è tra i 12 finalisti di X Factor nel team di Fedez. Nel 2020 scrive e produce la canzone Vai bene così con Leo Gassmann che vince il Festival di Sanremo di quell'anno nella sezione Nuove proposte.
Nello stesso anno pubblica il suo primo disco da solista dal titolo Deserto e due anni dopo produce il secondo lavoro discografico di Leo Gassmann. Inoltre produce il singolo di Ron Più di quanto ti ho amato (Rhythmic Version).