Gli Speakeasy dopo X Factor pubblicano il nuovo brano George Best distribuito da ADA Music Italy per DOREMI. La band è arrivata ai Bootcamp dell'edizione 2024 e dopo aver ricevuto una sedia da Jake La Furia, si sono dovuti alzare per lasciare il posto ad un altro gruppo.
Tag24 ha contattato Rocco, il frontman degli Speakeasy, per parlare del nuovo singolo, dell'esperienza a X Factor e dei progetti futuri.
Come nasce il brano George Best?
George Best nasce da una registrazione fatta nel 2020 da Leo che abbiamo ripreso ad aprile 2022: erano delle strummate di chitarra zuppe di delay come quelle che si sentono in apertura del brano. Da lì è venuta fuori questa strumentale dalle sensazioni oniriche e il testo non doveva discostarsi da quelle sensazioni. Il testo della prima strofa l’ho scritta in un pomeriggio, mentre per la seconda ci ho messo più giorni. Ho pagine del quadernetto piene di frasi scritte di getto, alcune cancellate, altre poi rielaborate nella forma finale. Altre erano nelle note del telefono; per esempio, la citazione di Burri me l’ero appuntata mentre visitavo la Galleria d’Arte Moderna a Roma con la mia ragazza. E vedendo lì esposte alcune delle sue opere create tramite la combustione di plastica e/o altri materiali, lei mi spiegò come questo suo atto creativo gli avesse causato delle patologie respiratorie che l’avrebbero poi portato alla morte. E questa idea della creazione artistica per cui diventa necessaria una consumazione materica personale è una realtà in cui mi son personalmente ritrovato.
State lavorando ad un album vero e proprio? Volete darci qualche anticipazioni su tematiche e sonorità dei brani?
Sì, in questo momento siamo in saletta a cercare di tirar fuori più brani possibili. L’idea è quella di non discostarci troppo dal mood e dalle sonorità settate da George Best, ma siamo sempre stati convinti che un buon album debba anche avere una o due voci fuori dal coro che creino discrepanza e lascino delle porte aperte su possibili risvolti futuri.
Siete reduci dall'esperienza a X Factor: com'è andata?
È andata bene dai, soprattutto per Zaino. L’importante era fare il nostro e apparire per quello che siamo. Crediamo di esserci riusciti stando a vedere quanta gente ci ha scritto e iniziato a seguire nonostante l’uscita dal programma. L’unico rimpianto che abbiamo è il fatto che non ci han fatto portare George Best in nessuna delle due occasioni nonostante l’avessimo proposto entrambe le volte…
Siete arrivati ad un passo dagli Home Visit: immaginavate che Jake La Furia vi avrebbe fatto alzare per lasciare il posto ai The Foolz?
Quando abbiamo visto che ci saremmo esibiti noi prima di loro abbiamo iniziato a pensare che ci avrebbero fatti alzare all’ultimo switch. E così è stato. Però a leggere in giro non sembra che molti fossero d’accordo con Jake.
Potete darci allora voi un giudizio su ognuno dei 4 giudici?
Non ce la sentiamo perché non li abbiamo conosciuti così personalmente e autenticamente da poter esprimere un giudizio.
Prima di andare a suonare a Wembley, dove vi ascolteremo / vedremo nei prossimi mesi?
San Siro, Madison Square Garden e a Woodstock ’69 (ride, ndr). Stiamo pianificando anche quello, per rimanere aggiornati seguiteci sulle nostre pagine social.
Gli Speakeasy nascono nel 2018, ma la formazione originaria vera e propria prende vita qualche mese dopo, a gennaio 2019 con Zaino al basso, Leo e Sesa alle chitarre e Sawyer come cantante. Dopo qualche tempo arriva anche il batterista Giacomo, detto Jack.
La band parte con una scrittura in inglese per poi passare all'italiano nel 2022. Nello stesso anno iniziano a produrre le prime canzoni con Matteo Cantaluppi. Ad aprile dell'anno dopo escono i primi singoli Noia, Giro Classico, Che Cosa Ti Spinge a Vivere?, Il Silenzio Che C’è e Niente Panico, che anticiparono la pubblicazione dell'EP Via Briantea nel marzo 2024. Ad aprile dello stesso anno, Sesa lascia il gruppo, due mesi prima della partecipazione a X Factor.
Ph. Davide Belotti (via ufficio stampa)