23 Oct, 2024 - 07:00

Bonifico istantaneo, nuovo regolamento europeo in vigore dal 2025: ecco cosa cambia

Bonifico istantaneo, nuovo regolamento europeo in vigore dal 2025: ecco cosa cambia

La principale caratteristica del bonifico istantaneo è proprio la velocità con cui i soldi vengono accreditati al beneficiario. Molto utilizzati, soprattutto per via della possibilità di eseguirli in qualsiasi momento della giornata, dal 2025, dovranno sottostare a un regolamento europeo. Le nuove norme estendono l’utilizzo del bonifico e vanno a equiparare il suo costo a quello ordinario.

Vediamo subito chi può effettuare e ricevere i bonifici istantanei e quali sono tutte le altre novità che entreranno in vigore dal 2025.

Come cambia il bonifico istantaneo dal 2025

Il bonifico istantaneo si distingue da quello ordinario per via della sua incredibile velocità di accredito. In soli 10 secondi, il beneficiario riceve l’accredito. Inoltre, può essere eseguito in qualsiasi momento della giornata. I tempi dell'accredito di un bonifico ordinario sono ben diversi.

A partire dal 2025, però, entrerà in vigore il Regolamento europeo 886/2024, contenente qualche novità sui bonifici istantanei. Nulla di eclatante, quanto più piccoli cambiamenti, tutti in favore dei cittadini.

I limiti orari per eseguire le operazioni vengono eliminanti, rendendo possibili le operazioni anche nei giorni festivi.

I costi dei bonifici istantanei verranno equiparati a quelli dei bonifici ordinari. In questo modo si eliminano tutte le spese extra, fermo restando il limite di 100.000 euro. Al fine di rendere le operazioni più sicure, inoltre, le banche e gli stessi clienti, avranno la possibilità di scegliere di impostare tetti più bassi.

Nel 2025 ci sono due date da ricordare:

  • 9 gennaio: le banche saranno obbligate a offrire ai clienti la possibilità di ricevere i bonifici istantanei;
  • 9 ottobre: scatterà l’obbligo del servizio di invio e il servizio di verifica del beneficiario.

Le suddette scadenze sono spostate al 2027 per tutti le banche dei Paesi non euro.

Perché l’utilizzo dei bonifici istantanei è in continua crescita

Sempre più cittadini fanno ricorso al bonifico istantaneo, a dispetto di quello ordinario. In Italia, questa operazione rappresenta il 10%. Un dato che è in continua crescita, soprattutto nell’area Sepa dell’Eurozona, dove si è passati dal 12% registrato nel mese di giugno 2022 al 19% di giugno 2024. Se consideriamo lo stesso periodo, in Italia si è passati dal 4% al 10%.

Un caso davvero singolare è stato registrato in Svezia, dopo la percentuale ha sfiorato addirittura il 40%. Si tratta di un dato che fa riflettere. Probabilmente, la percentuale è così alta anche perché questo strumento istantaneo di pagamento è già in vigore dal 2012, con un anticipo di quasi 12 anni rispetto alla nascita dello schema instant nell’area Sepa.

Già da tempo, in Europa si sta lavorando alla creazione di un mercato integrato dei bonifici istantanei in euro. L’operazione è molto più complessa di quanto può sembrare, proprio perché è necessario che le operazioni bancarie rispettino le stesse regole e gli stessi requisiti ovunque. L’obiettivo, in ogni caso, è quello di avere pagamenti istantanei senza l’addebito di costi e spese extra.

Paesi in cui è possibile inviare e ricevere bonifici istantanei

I Paesi che possono effettuare e ricevere i bonifici istantanei sono quelli inseriti nell’Area Sepa-Single Euro Payments Area. A oggi, l’Area comprende 38 Paesi, di cui:

  • 26 Paesi membri dell’Unione Europea, compresi quelli che non hanno adottato l’euro;
  • 3 Paesi che aderiscono allo Spazio Economico Europeo (Islanda, Norvegia e Liechtenstein);
  • 9 Paesi extra UE che effettuano pagamenti in Euro (Regno Unito, Svizzera, Principato di Monaco, San Marino, Guernsey, Jersey, Isola di Man, il Principato di Andorra e la Città del Vaticano).

L’Area Sepa rappresenta il completamento del passaggio alla moneta unica. La guida del progetto Sepa è stato assunto dall’industria bancaria europea: questo è promosso dall’Eurosistema (BCE e banche centrali nazionali), dalla Commissione europea, dai Governi della UE e dalle altre autorità.

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Sara Bellanza
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