La Fiorentina di Raffaele Palladino continua a vincere e convincere. I viola, reduci dalla vittoria al "Via del Mare" contro il Lecce ottenuta con un tennistico 6-0, si confermano una delle formazioni più in forma dell'intero campionato di Serie A. Proprio questo risultato ha consentito al club toscano di raggiungere un record collettivo di squadra: Sono 10, infatti, i marcatori diversi andati in gol in tutte le competizioni dall'inizio della stagione. Un dato che inorgoglirebbe qualsiasi allenatore e che determina la forza del gruppo, in cui il vero asso nella manica non è il cinismo del singolo ma dell'intero collettivo. La squadra di Palladino, in questo modo, eguaglia il Milan di Paulo Fonseca e supera il Napoli di Antonio Conte, fermo a quota 9 marcatori diversi andati a segno.
Dopo un inizio di stagione altalenante che l'ha vista conquistare solo 3 punti in 4 partite, adesso i risultati iniziano finalmente a sorridere alla Fiorentina, che sembra aver trovato la sua dimensione. Il successo ottenuto domenica 20 ottobre contro il Lecce di Luca Gotti ha proiettato il club del presidente Commisso verso una lunga striscia che vede i viola imbattuti da cinque giornate, Conference League compresa. Un risultato che, dunque, ha lanciato la squadra di Palladino al quinto posto in classifica a quota tredici punti, con una sola lunghezza di distanza rispetto alla prestigiosa zona Champions League occupata dal Milan. Grazie alla larga vittoria contro il club salentino, inoltre, la Fiorentina è salita in doppia cifra per quanto riguarda i marcatori andati in gol, stabilendo un nuovo record.
Kean, Adli, Beltran, Biraghi, Gosens, Martinez Quarta, Parisi, Gudmundsson, Cataldi e Colpani. Sono questi i nomi dei 10 marcatori diversi andati in gol dall'inizio della stagione. Con 3 gol totalizzati è Gudmundsson il capocannoniere del club toscano, ma dalla partita contro il Lecce si è potuto vedere come il punto di forza dei viola non sia un singolo ma la coesione del gruppo. Dopo otto giornate la Fiorentina ha totalizzato 15 gol e il merito non è solo dell'attacco, ma anche del centrocampo e, soprattutto, della difesa con i centri di Parisi (al suo primo gol da quando è arrivato a Firenze), Martinez Quarta, Gosens e Biraghi.
La Fiorentina, però, nonostante stia vivendo un periodo di gran lunga positivo, deve fare i conti con la difficile situazione dell’infermeria. I viola, infatti, sono alle prese con una vera e propria emergenza per quanto riguarda il reparto offensivo. Il primo infortunio pesante è sicuramente quello di Gudmundsson, uscito anticipatamente dopo soli 9 minuti di gioco durante la partita contro il Lecce. L'ex Genoa aveva appena iniziato ad ingranare a livello realizzativo, con Palladino che gli aveva affidato le chiavi dell'attacco. La sua situazione preoccupa lo staff medico viola, visto che potrebbe trattarsi di un lesione al flessore. Se questa diagnosi dovesse essere confermata, per l'islandese potrebbe esserci all'orizzonte uno stop abbastanza lungo.
Un 'altra situazione preoccupante è quella di Moise Kean, recuperato in extremis proprio prima della gara con il Lecce. L'ex Juventus è stato costretto come Gudmundsson ad abbandonare anticipatamente la gara contro i salentini. Potrebbe trattarsi di un problema alla caviglia, ma gli esami strumentali dei prossimi giorni sapranno sicuramente fornire qualche certezza in più.