Il Governo accelera sulla riforma della separazione delle carriere in magistratura: obiettivo giungere all' approvazione prima di Natale.
L’esecutivo che vuole chiudere il 2024 con il primo via libera a una delle sue riforme bandiera, ha deciso di non presentare emendamenti al decreto in discussione in Commissione Affari Costituzionali. Decisione rispetta da FI e FdI, ma non dalla Lega che alla fine decide di presentarne due.
Sono 250, invece, gli emendamenti depositati dalle opposizioni che annunciano battaglia contro una riforma, fortemente voluta da Forza Italia, ma osteggiata da un’ampia parte della magistratura.
La maggioranza tira dritto e lancia un nuovo messaggio ai giudici dopo il velenoso scontro degli ultimi giorni tra Governo e magistratura a seguito del caso migranti in Albania.
Oggi – mercoledì 23 ottobre 2024 – scadevano i termini per la presentazione degli emendamenti in Commissione Affari Costituzionali al Ddl sulla separazione delle carriere e il centrodestra ha deciso di non presentare nessun emendamento al fine di evitare rallentamenti all’iter per l’approdo nell’aula di Montecitorio del decreto.
Solo la Lega, in controtendenza con quanto deciso dagli alleati di Forza Italia e Fratelli d’Italia, alla fine ha deciso di presentare due emendamenti, uno dei quali volto ad affermare la predominanza delle leggi italiane su quelle europee, in relazione al recente caso dei trasferimenti dei migranti in Albania.
L’unica richiesta emendativa degli altri due partiti di maggioranza, che sarà demandata al relatore, dovrebbe essere quella volta a evitare il sorteggio dei membri laici del Consiglio superiore della magistratura. Obiettivo della maggioranza è di arrivare al primo via libera alla Camera entro Natale.
Ha dichiarato oggi il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Lucia Ciriani.
Intendono dare, invece, battaglia le opposizioni prima in commissione con la presentazione degli emendamenti e successivamente in Aula. Sono infatti circa 250 gli emendamenti presentati dalle forze di opposizione contro la riforma della magistratura.
Sarebbero circa 52 quelli presentati da Alleanza Verdi e Sinistra, trenta da M5s e addirittura 170 quelli a firma Partito Democratico. Gli emendamenti a firma dem sono tutti soppressivi perchè, fanno sapere:
Nessun emendamento è stato presentato, invece, da Azione di Carlo Calenda.
Duro il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, sul tentativo di accelerazione della maggioranza e sullo scontro in atto con la magistratura. Intervistato dall’inviato di Tag24.it Lorenzo Brancati, l’ex presidente del Consiglio ha dichiarato: