Era arrivato sottotraccia, con poche aspettative e molti punti di domanda. Ad oggi Boulaye Dia è una scommessa vinta e il suo impatto con il mondo Lazio è stato decisamente positivo. L'attaccante senegalese, reduce da una pessima stagione con la Salernitana, ha saputo rilanciarsi conquistando la fiducia dei tifosi e di Baroni. Il tecnico biancoceleste è pronto a schierarlo nuovamente titolare in Europa League con la speranza che il suo numero 19 continui a segnare.
Che Dia fosse un centravanti di ottimo livello era cosa già nota. I dubbi riguardavano soprattutto il suo processo di adattamento e l'atteggiamento in campo ma il classe '96 ha convinto anche i più scettici. I numeri parlano per lui e testimoniano quanto di buono fatto in questo avvio di stagione. L'ex Villarreal è diventato imprescindibile per una squadra che punta in alto in Europa e in campionato.
Dopo l'addio di Immobile la Lazio ha puntato sul duo Castellanos-Dia per rigenerare un attacco privo del suo bomber storico. All'inizio i dubbi riguardavano il ruolo del senegalese nel 4-2-3-1 di Baroni. Nel corso della sua carriera e nella recente avventura a Salerno il 27enne ha sempre giocato da prima punta e la concorrenza di Castellanos faceva presagire una staffetta tra i due. A sorpresa, però, Baroni gli ha ritagliato un nuovo ruolo all'interno del suo scacchiere tattico.
Il tecnico della Lazio ha iniziato a schierare Dia nella posizione di seconda punta ottenendo grandi risultati. L'ex Salernitana, grazie alla sua tecnica di base, ha risposto nel migliore dei modi interagendo alla perfezione con i compagni di reparto. E pensare che nel corso dell'intera carriera aveva giocato da seconda punta in solo quattro occasioni. La svolta tattica ha portato gol e assist, lanciando Dia come uno dei protagonisti della nuova Lazio.
In questo inizio di stagione Dia ha segnato 5 gol in 9 partite tra campionato ed Europa League. Il senegalese viaggia a una media di una rete ogni 60 minuti, cifra da far invidia ai top europei. Nonostante non agisca più da prima punta, perciò, il suo apporto in zona realizzativa non è affatto calato. La sensazione è che se continuerà su questi standard Baroni non ci rinuncerà facilmente.
L'obiettivo resta quello di superare la sua migliore stagione in termini di gol. Il primato appartiene all'annata 2022/2023, quando Dia fece 16 reti in 33 gare di Serie A con la maglia della Salernitana. Il traguardo è ambizioso ma non impossibile: se il 27enne continuerà a giocare con questa intensità potrebbe battere ogni record realizzativo. I tifosi se lo augurano per mettersi alle spalle il capitolo Immobile e ritrovare un attaccante decisivo.
Avere un giocatore come Dia consente a Baroni di poter variare la disposizione in campo a seconda delle esigenze. Non è escluso che il senegalese possa tornare nel ruolo di prima punta, come avvenuto contro la Dinamo Kiev in Europa League, per far rifiatare Castellanos e concedergli un po' di riposo. In quel caso potrebbe essere supportato da uno tra Noslin, Tchaouna e Dele-Bashiru, tutti giocatori che sanno agire al meglio dietro l'unica punta.
All'occorrenza Dia potrebbe spostarsi sulla fascia anche se le sue caratteristiche fisiche non sono ideali per questo ruolo. Tuttavia, durante la sua esperienza francese al Reims, il classe '96 ha giocato 7 volte da ala destra con buoni risultati. La duttilità dell'ex Villarreal potrebbe tornare utile a una Lazio in continua evoluzione e pronta a sperimentare. In ogni caso, a poco più di due mesi dal suo approdo nella capitale, quello di Dia sembra essere un acquisto più che riuscito.