L'eliminazione ai gironi dei mondiali oltreoceano di un anno fa ci aveva lasciato l'amaro in bocca, ancora di più quando si è palesata la spaccatura tra staff tecnico e parco giocatrici: l'Italia femminile però con Andre Soncin ha pian piano ritrovato l'unità d'intenti di uno spogliatoio che si era smarrito e ha cominciato a fare le cose per bene.
La qualificazione alla fase finale degli Europei di calcio che si terranno l'estate prossima, a giugno, in Svizzera ottenuta con il primato nel gruppo A è la dimostrazione che ha svolto un lavoro certosino all'interno di un gruppo con il quale si può ancora lavorare.
Entusiasmare il pubblico dovrebbe importare poco ad un selezionatore che avrebbe tutto il sacro santo diritto di pensare in primis al risultato, soprattutto nel calcio di oggi dove si pretende tutto e subito.
E invece l'ex allenatore del Venezia primavera fino a questo momento è riuscito nell'impresa di dare sì gioie sotto il punto di vista del gioco e nel contempo quei risultati che si sperava riuscisse ad ottenere.
Bravo nella gestione delle ragazze, ha restituito con un pizzico di saggezza fiducia a delle giocatrici che ormai sembravano essere state fatte fuori dal giro della nazionale.
A parte Sara Gama che ha definitivamente detto addio alla maglia azzurra, Girelli, Bonansea e Bartoli relegate dal precedente CT Bertolini (polemica dopo l'annuncio di Soncin CT) ai margini del gruppo azzurro col ruolo di panchinare e portatrici di esperienza (aggregate alla nazionale solo forse per giusto riconoscimento alla loro carriera?) con lui sono tornate protagoniste a pieno titolo dimostrando che per loro non è ancora arrivato il momento di abbandonare la causa dell'Italia Femminile. Come anche Bergamaschi e Piemonte addirittura estromesse dall'avventura mondiale sono rientrate alla grande.
Nell'allestire una squadra composta dal mix giovanissime ed esperte Soncin ha saputo dare il suo giusto contributo agli obiettivi raggiunti e dato modo di avviare un nuovo modo di pensare sul calcio femminile italiano ovvero che si può vincere giocando bene anche qui da noi.
A testimonianza di ciò tutte le prestazioni post mondiale, su tutte le affermazioni con Svezia e Spagna rispettivamente nazionale ex numero uno del Ranking Fifa e nazionale campione del mondo in carica nella Women's Nations League.
Che si raggiunga la vittoria, un pareggio o una sconfitta, l'Italia femminile da quando è guidata dal commissario tecnico di Vigevano riesce imporre il proprio gioco alle avversarie e laddove non ci riesce totalmente (spesso va dato merito anche alle avversarie per le difficoltà che si attraversano) quanto meno tenta di affermarlo.
Vincere e giocare bene ha portato l'Italia di Andrea Soncin a disputare i giorni di qualificazione con l'autorevolezza di una grande. Il cammino che ha regalato il pass per la Svizzera costellato da 2 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta l'ha posta in vetta a pari merito con l'Olanda e premiata come prima in virtù dello scontro diretto di Cosenza del 5 aprile scorso vinto per 2 reti a 0.
LE PARTITE
CLASSIFICA
Team | Part. | V | P | S | G.F. | G.S | D.R | P.ti |
Italia | 6 | 2 | 3 | 1 | 8 | 3 | 5 | 9 |
Olanda | 6 | 2 | 3 | 1 | 4 | 4 | 0 | 9 |
Norvegia | 6 | 1 | 4 | 1 | 7 | 4 | 3 | 7 |
Finlandia | 6 | 1 | 2 | 3 | 4 | 12 | -8 | 5 |
La nazionale italiana per dare continuità al lavoro svolto in questi ultimi mesi nell'attesa di conoscere le prossime avversarie agli europei di giugno e in quale girone verrà sorteggiata scenderà in campo in questo 2024 con delle partite amichevoli.
Sfiderà prima Malta il 25 ottobre a Roma al Tre Fontane, poi la Spagna quattro giorni dopo ovvero il 29 ottobre a Vicenza al Romeo Menti e infine la Germania il 2 dicembre in trasferta a Bochum al Vonovia Ruhrstadion.