Disertare la cerimonia del Pallone d'Oro 2024 può essere una scelta lecita ma allo stesso tempo può comportare una grossa caduta di stile. Il Theatre du Chatelet di Parigi è stato il centro del mondo del calcio per una notte, una delle più attese per i calciofili di tutto il pianeta. Ma all'appello, tra quelle elegantissime poltrone parigine, mancavano i rappresentanti del Real Madrid.
Nessun calciatore, allenatore o dirigente dei blancos ha prenotato un volo per Parigi. Il diktat è arrivato dopo una serie di rivelazioni giornalistiche fornite dai media spagnoli, che (forse) hanno condizionato in maniera decisiva il viaggio dei vertici del Real. Il club, venuto al corrente del fatto che Vinicius Jr non avrebbe vinto il Pallone d'Oro, ha scelto di non presenziare alla cerimonia in segno di protesta.
Dai canali ufficiali del club tutto tace. Nessuna foto, nessun video né uno scritto. A farne le spese il primo luogo è stato Carlo Ancelotti, premiato come miglior allenatore dell'anno. Il nome del tecnico di Reggiolo è riecheggiato nel teatro allestito a festa ma nessuno, neanche lui in persona, è potuto salire sul palco per raccogliere il premio dedicato alla memoria di Johan Cruijff.
E Ancelotti non è stato minimamente celebrato al termine della serata parigina, qualcosa che potrebbe far storcere il naso ai di Carletto ma anche del Real. Non c'è bisogno di un'altra certificazione che dica che Ancelotti sia uno dei migliori allenatori della storia, ma quantomeno un segnale da parte del club avrebbe affievolito la cosa.
Il problema forse sta nel fatto che i blancos hanno cercato di ingigantire la cosa e ci sono riusciti, dimostrando la propria forza anche in questo. Non a caso il Real è stato insignito anche del premio di miglior club dell'anno, che non ha voluto nemmeno rivendicare sui propri profili social. La vittoria di Rodri alla fine è stata vista anche come uno sgarbo allo stesso Real Madrid, che ha portato ben tre dei suoi giocatori nelle prime cinque posizioni.
Nessuno però ha raggiunto il premio più ambito, neanche quel Vinicius Jr che ha trascinato i blancos sia in Spagna sia in Europa ma si è accontentato del secondo posto. La vittoria della Liga, della Champions League, della Supercoppa Europea e della Supercoppa di Spagna non gli sono bastate.
Alle sue spalle l'inglese Jude Bellingham, seguito dall'eterno Carvajal che ha chiuso la rassegna al quarto posto. Rodri è stato giustamente premiato per un 2024 stratosferico, culminato nella vittoria dell'Europeo con la Spagna. Non è un'esagerazione dire che il classe '96 sia la faccia del calcio moderno, quel mediano di palleggio che ha innalzato il livello di un gioco già affermato come quello del Manchester City di Guardiola.
Non è un mistero dire che Rodri sia il miglior centrocampista in circolazione sul pianeta, che si è preso la scena in un'estate da sogno per gli spagnoli ma che è partito da lontano. Quel centrocampista con la marcia in più era già visto ai tempi dell'Atlético Madrid, che nell'estate 2019 ha incassato non per caso 70 milioni di euro cedendolo ai Citizens.
Rodri, salito sul palco con le stampelle dopo il grave infortunio subito un mese fa, ha dedicato la vittoria agli spagnoli che nel corso degli anni non sono riusciti a mettere le mani sul Pallone d'Oro. Nelle sue parole sono tornati Xavi, Casillas e soprattutto Andrés Iniesta, che nel 2010 avrebbe certamente meritato qualcosa in più rispetto al secondo posto.
Ma nessuno di questi grandi campioni ha mai alzato un dito contro queste scelte, applaudendo e sorridendo al fianco di chi li ha superati. Rodri ha fatto un regalo a tutta la Spagna, che non vedeva un proprio calciatore vincere da ben 64 anni. L'ultimo a trionfare prima del centrocampista era stato Luis Suarez, stella di Barcellona e Inter che vinse il trofeo nel lontano 1960.
Il Real Madrid invece stavolta non c'è stato ma è inciampato su sé stesso, a prescindere dalle proprie ragioni. Ma c'è anche un pizzico di rivalità anche nei confronti di Rodri, uno venuto su nelle giovanili dell'Atlético Madrid che non è facile da applaudire se tifi Real.
Vinicius invece sui propri profili social ha lanciato una provocazione, gridando vendetta come se questo Pallone d'Oro 2024 gli appartenesse di diritto. Il brasiliano probabilmente ha pagato un eccesso di delusione come tutto il Real ma avrà tempo di rifarsi già dal prossimo anno. A differenza di Rodri che forse, se non avesse preso questo treno, non avrebbe mai vinto.