Una volta emessa una fattura elettronica è possibile annullarla o modificarla: ecco come fare.
Tutti i professionisti che sono obbligati a procedere con il sistema di fatturazione digitale entrato in vigore a partire dal primo gennaio 2024 devono essere in grado di annullare o di correggere il documento fiscale. La corretta compilazione di una fattura elettronica richiede la giusta trascrizione dei dati anagrafici e contabili del soggetto emittente e del cliente, oltre alle informazioni tecniche e di computo. Nonostante i sistemi a disposizione siano semplificati, è possibile commettere errori nella compilazione. Quando ci si accorge di aver commesso qualche errore è possibile procedere con l’annullamento o con la modifica della fattura elettronica.
Nel caso in cui vengano commessi errori nella compilazione della fattura elettronica, il titolare di Partita IVA ha la possibilità di annullare il documento fiscale o di correggerlo. Tuttavia, a volte il sistema non permette di rettificare i dati errati e, nel caso in cui non si conoscano le regole, si rischia di vedersi irrogate determinate sanzioni.
Dal momento che un lavoratore autonomo ha la possibilità di compiere quattro tipologie differenti di errore, per ognuna è possibile seguire uno specifico iter procedurale per modificare o per annullare la fattura elettronica. Scopriamo cosa è possibile fare e come correggere l’errore commesso caso per caso.
Ammettiamo che si abbia commesso un errore prima dell’invio della fattura elettronica, in questo caso la correzione sarà molto semplice. Il sistema permette di apportare la modifica del campo errato proprio in quanto la fatturazione elettronica non è stata ancora inoltrata al Sistema di Interscambio e il documento fiscale non risulta essere ancora registrato.
Non è necessario annullare il documento fiscale, ma il dato deve essere scritto in modo corretto. Una volta eseguita questa semplice operazione si può inviare la fattura elettronica preservando lo stesso numero.
Una volta inviata dal soggetto emittente il Sistema di Interscambio riceve la fattura elettronica e verifica la correttezza della stessa. Nel caso in cui la fattura presenti errori tecnici e sia stata compilata in modo sbagliato, è il Sistema di Interscambio a comunicare l’errore. Le ragioni di tale rifiuto sono differenti e riguardano determinati errori di compilazione: errato inserimento dell’id fiscale IVA del committente, errato inserimento del codice destinatario, errato computo imponibile IVA e errato inserimento del numero del documento fiscale.
Sdl inoltra una notifica o ricevuta di scarto nella quale è spiegato l’errore che deve essere corretto. Il documento fiscale è oggetto a rettifica poiché non è ancora registrata, ma viene bloccata dal sistema stesso. Il soggetto emittente ha a disposizione cinque giorni lavorativi per correggere la fattura.
Altra casistica riguarda una fattura elettronica priva di errori formali, compilata ed inviata dal cliente. Nel caso in cui ci si accorga di un errore di compilazione in questa situazione, la prima cosa è che ci si trova di fronte ad una fattura non rettificabile. In questo caso non è possibile annullare la fattura elettronica. La soluzione è quella di inoltrare una nota di variazione, che va a correggere l’errore.
La nota di variazione deve contenere la causale dell’errore commesso ed il numero che identifica la fattura sbagliata. Una volta compilato il documento viene inoltrato al Sistema di Interscambio che lo recapita al destinatario. Si può procedere con la compilazione della nuova fattura, che deve contenere il dato corretto.
Nel caso in cui l’SdL accetti la fattura elettronica e arrivi a destinazione, la Pubblica Amministrazione può rigettarla. La fattura può essere modificata ed inoltrata corretta con il medesimo numero. Nel caso in cui l’ufficio della PA accetti la fattura e solo dopo si accorge dell’errore, il documento fiscale sarà annullato con nota di credito.