Ancora una volta gli americani hanno salvato la Juventus. Nonostante la squadra di Thiago Motta debba fare i conti con diversi problemi può parzialmente sorridere per il rendimento dei suoi giocatori a stelle e strisce. McKennie e Weah stanno diventando un fattore all'interno dell'undici bianconero e in pochi immaginavano che potessero ritagliarsi uno spazio del genere. Entrambi hanno lavorato a testa bassa e, come veri e propri outsider, sono riusciti a conquistare la fiducia del mister.
Attualmente la Juventus non può fare a meno di loro. Il contributo in zona gol sta diventando sempre più significativo permettendo ai bianconeri di tenersi a galla nonostante il momento da incubo. La squadra di Motta è reduce da una sconfitta e due pareggi ma, senza McKennie e Weah, i ko sarebbero diventati tre. Non stiamo certo parlando di due fenomeni ma semplicemente di due calciatori esemplari che stanno raccogliendo i frutti del loro impegno.
Dopo dieci giornate di campionato e tre di Champions i numeri della coppia americana iniziano a pesare. McKennie ha già segnato una rete in Serie A e una in Europa, mentre il connazionale è a quota 3 gol in 6 partite di campionato. Anche ieri sera sono riusciti a evitare una sconfitta che avrebbe potuto incidere pesantemente sul cammino della Juve. Il momento di forma è eccezionale: prima del gol al Parma McKennie era reduce dall'assist per il pareggio di Vlahovic a Milano. Stesso discorso per Weah, autore del momentaneo 1-2 bianconero contro l'Inter.
I centrocampisti della Vecchia Signora potrebbero riscrivere ogni record. Con la rete messa a segno contro il Parma McKennie è diventato il secondo miglior marcatore americano della storia della Serie A (10 gol). Il primato spetta a un altro giocatore in forma smagliante: Pulisic con 17 reti all'attivo. Weah si piazza al terzo posto a pari merito con l'ex Roma Bradley: niente male per un giocatore che è arrivato in Italia da poco più di un anno.
A poche settimane dall'inizio della Serie A Weah e McKennie sembravano fuori dal progetto di Thiago Motta. L'ex Schalke 04 era stato inserito nello scambio che avrebbe portato Douglas Luiz in bianconero. Il suo no, però, ha rivoluzionato i piani della dirigenza costretta a inserire come contropartite tecniche Iling Junior e Barrenechea. Un vero e proprio paradosso se si pensa che, a pochi mesi di distanza, McKennie è una certezza mentre Douglas Luiz ancora un punto di domanda.
Discorso simile anche per Weah. Il figlio d'arte sembra destinato alla partenza e la Juventus stava già sondando i possibili sostituti. La cessione del classe 2000 avrebbe potuto portare un tesoretto da reinvestire sulle fasce o in altre zone del campo. I tanti infortuni di inizio stagione hanno cambiato i piani della società e dato una chance all'americano. Weah è stato bravo a sfruttare il minutaggio a disposizione per convincere Motta a tenerlo in rosa.
Arrivati a questo punto della stagione è quasi impossibile non interrogarsi sul futuro di McKennie e Weah alla Juventus. La coppia a stelle e strisce è un punto fermo della rosa bianconera ma, con il progressivo rientro degli infortunati, le cose potrebbero cambiare. Koopmeiners è già tornato in campo mentre Nico Gonzalez sta accelerando per smaltire completamente il problema muscolare.
Koopmeiners è la stella del calciomercato estivo della Juventus e appare improbabile che non giochi titolare. Il minutaggio di McKennie potrebbe risentirne anche se il texano ha dimostrato di sapersi adattare in più ruoli. Weah è invece diventato il titolare sulla fascia sinistra ma alla lunga Yildiz potrebbe soffiargli il posto. In ogni caso i due statunitensi restano una risorsa imprescindibile per Motta, che difficilmente i rinuncerà da ora in avanti.