Trentaquattro audizioni nel giro di tre giorni. Inizia una fase decisiva per la manovra di bilancio in Commissione bilancio della Camera dove il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti incontrerà i rappresentanti delle parti sociali. Le audizioni si terranno per ben dodici ore e vedranno l'interventi da parte di esponenti di sindacati, associazioni ed enti.
Finora la maggior parte delle realtà che dovranno confrontarsi con il titolare del dicastero hanno espresso le proprie perplessità sul testo della manovra in particolare su diversi temi riguardanti pensioni, sanità. istruzione e lotta alle diseguaglianze. Le audizioni dureranno da lunedì 4 novembre fino a mercoledì 6 ed il giorno successivo, giovedì 7 novembre, si terrà l'audizione da parte del ministro Giorgetti.
Da cerchiare in rosso la data del 4 novembre quando Giorgetti dovrà confrontarsi con le principali sigle sindacali. Cgil e Uil sono sul piede di guerra ed hanno indetto per il prossimo 29 novembre uno sciopero nazionale contro il ddl Bilancio 2025 a causa dei troppi tagli in settori fondamentali della produzione italiana e alla spesa sociale.
Il lungo ciclo di confronti con le parti sociali inizia lunedì. Dalle 18:10 il ministro Giorgetti dovrà incontrare Cgil, Uil, Cisl, Ugl Cisal e Confsal. Nel pomeriggio sono anche previsti incontri con Confcommercio, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Ance e Confedilizia. Alle 19 si terrà l'audizione con Confindustria. Una prima giornata molto complessa dato che i sindacati sono quelli meno convinti del disegno di legge. Gli incontri inizieranno nella mattinata del 4 e del 5 novembre e proseguiranno fino alla sera, l'ultimo giorno invece si terranno solo nel pomeriggio a partire dalle 14:30.
Negli scorsi giorni si sono tenute diverse proteste da parte di sigle legate a Cgil e Uil: prima i pensionati, poi il settore dell'automotive non meccanico ed infine nella giornata di ieri 31 ottobre 2024 c'è stata una proteste per i tagli all'istruzione previsti dalla manovra. Tutto questo in attesa dello sciopero generale che si terrà alla fine del mese di novembre proclamato due giorni da da parte delle sigle sindacali.
Molto più moderata al posizione del segretario generale della Cisl Luigi Sbarra che ha promosso la manovra studiata dal governo Meloni.
Martedì 5 novembre le audizioni inizieranno alle 8:30 del mattino e vedranno protagonisti alcuni degli enti . Il ministro terrà la prima audizione con l'Inps, mezz'ora dopo incontrerà l'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e alle 10 sarà la volta del Cnel. Dalle 11 ci saranno le audizioni con la Corte dei Conti, la Banca d'Italia e la Upb (Ufficio Parlamentare Bilancio).
Una giornata dunque dedicata alle istituzioni per confrontarsi sulla materia economica e sociale, in particolare sul tema pensioni - considerato uno degli argomenti più scottanti nel testo della manovra.
Il terzo giorno si terranno le audizioni con l'Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) alle 14:30, sarà poi a volta dell'istituto bancario Mediocredito Centrale ed infine la Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) alle 15:20. Il giorno dopo ci sarà l'audizione del ministro delle Finanze di fronte alle Commissioni riunite.
Sembra impossibile che dopo il confronto con le sigle sindacali venga revocato lo sciopero che si terrà il 29 novembre. Nel corso dell'incontro più importante, quello del 4 novembre, i sindacati hanno già anticipato che presenteranno una serie di suggerimenti di modifica al testo della manovra soprattutto per quanto riguarda le voci in merito al settore dell'automotive e il sociale - in particolare pensioni e sanità. Difficile che il ministro accolga tutte le modifiche che i leader delle due sigle sindacali hanno chiesto negli scorsi giorni.