La maglia viola ha segnato la sua rinascita e ora Moise Kean non vuole più fermarsi. La rete segnata contro il Torino avvicina l'attaccante azzurro al record personale di gol in Serie A. Un traguardo ambizioso dopo sole 11 giornate, che testimonia quanto di buono fatto dal classe 2000. Quello dell'ex Juventus è stato un percorso a ostacoli pieno di difficoltà e delusioni ma ora, dopo le critiche ricevute in bianconero, Kean ha iniziato una nuova vita calcistica.
La raffica di gol rappresenta un paradosso per un attaccante che è stato a lungo senza segnare. La cura Palladino gli ha restituito serenità e fiducia, trasformandolo in un pericolo costante per le difese avversarie. Attualmente Kean è uno degli attaccanti più in forma della Serie A e la sensazione è che possa migliorare ulteriormente. I mezzi fisici non sono mai stati in discussione ma per troppo tempo il 24enne è rimasto in ombra con numeri da incubo. Il peggio, però, sembra ormai essere alle spalle.
Kean ha segnato la sua quinta rete in Serie A regalando il vantaggio alla Fiorentina in casa del Torino. Un gol importante non solo per la squadra di Palladino ma anche ai fini personali. Il bomber azzurro è a un passo dal suo record in Serie A: 6 gol nella stagione 2022/2023 con la maglia della Juventus. In realtà anche nel 2018, di ritorno dal prestito al Verona, il classe 2000 era riuscito a timbrare il cartellino in sei occasioni. Ora, a meno di un terzo di campionato giocato, rischia di riscrivere parte della sua carriera.
Il rendimento del centravanti è sempre stato altalenante. Kean non ha mia trovato la costanza che sta avendo sotto la gestione Palladino fatta eccezione per la stagione al PSG. In Francia il classe 2000 riuscì a segnare 13 gol in 26 partite superando di gran lunga i numeri del nostro italiano. La rinascita viola, però, potrebbe permettergli di raggiungere un rendimento offensivo ancora più importante. Tutto dipenderà da lui ma Kean rischia seriamente di vivere la migliore stagione della sua carriera.
Fino a pochi mesi fa il nome di Kean era legato a primati di tutt'altro genere. Nel corso dell'ultimo anno alla Juventus il classe 2000 ha eguagliato il record di Zalayeta, diventando l'attaccante bianconero con la striscia più lunga di partite senza gol. Ben 19 gare a secco, dato ancora più impressionante se paragonato ai numeri di quest'anno. L'azzurro ha chiuso l'annata con 20 presenze e zero reti, spingendo la dirigenza a cederlo alla Fiorentina. Una svolta inaspettata che ha cambiato il corso dalla sua vita professionale.
La domanda sorge spontanea: cosa ha determinato la svolta di Kean? Dietro il cambiamento si nasconde senza dubbio un fattore motivazionale. Dopo anni da comprimario il centravanti si è sentito indispensabile e centrale all'interno del progetto viola. Palladino gli ha dato la giusta fiducia, adattando la manovra offensiva alle caratteristiche di Kean. Tutto questo ha permesso all'ex Juve di trovarsi a proprio agio e sfruttare le sue armi migliori, come l'attacco alla profondità e la libertà di movimento.
Prima Moise Kean, poi gli altri dieci. L'attaccante viola si sta confermando l'uomo in più della Fiorentina e difficilmente Palladino ci rinuncerà. L'azzurro ha avuto un ottimo impatto anche in Europa, con tre gol in tre partite tra preliminari e prima fase di Conference League. La poca concorrenza in attacco lo costringerà a giocare la quasi totalità delle gare anche se Kean potrebbe avere bisogno di riposare più avanti. Per adesso i tifosi si godono il loro bomber dopo anni di attaccanti inconcludenti che non hanno mai mantenuto le promesse.