Un voto che segna una frattura importante tra il Partito Democratico campano e la direzione nazionale. Il Consiglio regionale della Campania ha votato sì al terzo mandato del governatore Vincenzo De Luca, tempestiva la reazione da parte del Nazareno dopo quanto accaduto nella giornata di oggi 5 novembre 2024 a Napoli: De Luca correrà senza l'appoggio del Pd nazionale.
Negli scorsi giorni la segretaria dem Elly Schlein ha più volte avvisato il governatore di non tentare la strada del terzo mandato al quale il suo partito si è opposto in tante occasioni. La proposta di legge è stata approvata oggi con 34 voti favorevoli e 16 contrasti - dal centrodestra e dal M5s. Le elezioni in Campania dovrebbero svolgersi nel 2025 e nel giro dei prossimi mesi potrebbero anche cambiare le carte in tavola ma l'intenzione di De Luca è quella di vincere e mantenere il suo ruolo fino al 2030.
Il presidente della Regione riveste questo ruolo dalle elezioni del 2015 quindi da nove anni. La prima volta è stata confermato con il 41% dei voti battendo il candidato di centrodestra ed ex presidente di Regione Stefano Caldoro. Nel 2020 De Luca è stato riconfermato con quasi il 70% dei voti. Il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Gennaro Saiello ha parlato a Tag24 di cosa potrebbe succedere ora.
Le polemiche in Campania non sembrano placarsi. Le elezioni regionali sono lontane ma è già chiaro che il presidente De Luca non correrà con il Partito Democratico. Negli scorsi giorni, ospite da Fabio Fazio alla trasmissione 'Che Tempo Che Fa' su Nove, la segretaria dei dem Elly Schlein ha invitato il presidente della Regione a non tentare la strada del terzo mandato.
E ora? La spaccatura tra il nucleo storico del Pd campano e la direzione nazionale è evidente. Il presidente De Luca non ha voluto commentare con i giornalisti il voto di oggi, probabilmente per evitare ulteriori polemiche. Non si esclude che nei prossimi giorni il presidente della Regione possa tornare sul tema.
Una mossa, quella di De Luca, che potrebbe esporre la regione Campania a un'impugnativa del governo centrale. A denunciarlo è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello che ha spiegato a Tag24 come il suo partito abbia espresso un parere contrario al terzo mandato in maniera ferma e convinta: "Non facciamo una bella figura in un momento storico in cui il centrosinistra dovrebbe dedicarsi maggiormente ai temi, alle progettualità e a fare in modo che in Campania si risolvano problematiche che affliggono la popolazione" spiega Saiello in esclusiva a Tag24.
Il governo centrale negli ultimi due anni ha eliminato il reddito di cittadinanza e favorito l'autonomia differenziata. Si tratta, a detta dell'esponente del M5s, di misure che colpiscono in maniera diretta la Campania. "Questo momento storico è complesso e il centrosinistra ha una forte responsabilità cioé evitare che il centrodestra vinca in Campania" racconta il consigliere regionale "lo si può fare solo occupandosi dei problemi della gente, noi lavoriamo da sempre su questo".
Quanto accaduto oggi nel Consiglio regionale non sarà motivo di frattura con il Partito Democratico nazionale per i Cinque Stelle. "Il dialogo con il Pd e con il centrosinistra è aperto a Roma e tante sedi locali, è ovvio che faremo delle valutazioni: le alleanze si costruiscono sui programmi non sulle persone" spiega Saiello a Tag24.
Il 23 e il 24 novembre ci sarà il nome di un esponente campano del Movimento Cinque Stelle al centro della Costituente voluta dal presidente Giuseppe Conte: Roberto Fico. Si parla di un ruolo da garante ma anche della possibile candidatura alla Regione Campania: "Sicuramente è un profilo di alto valore, non è ancora il momento di parlare di persone però! Fico è un amico ed è una persona stimata ma ne discuteremo in futuro: bisogna capire qual è il telaio di questo campo...manca ancora un anno o forse più alle elezioni: è tutto prematuro".
Il capogruppo di Azione al Consiglio Regionale della Campania Pasquale Di Fenza ha ribadito invece l'importanza del voto per consentire al presidente De Luca di correre per il terzo mandato. I consiglieri favorevoli sono usciti compatti dall'Aula ma già in Commissione, spiega Di Fenza, l'intera maggioranza era favorevole al voto sul terzo mandato del presidente.
Il consigliere regionale spiega che, negli anni di governo di De Luca, la Campania ha compiuto importanti passi in avanti. Progressi, spiega di Fenza, che meritano un seguito e i cittadini nel 2025 avranno la possibilità ancora una volta se scegliere o meno il presidente della Regione alle urne.
"Per noi bisogna dare continuità al lavoro di questi dieci anni, è necessario rimetterlo però a livello regionale ai cittadini: è democratico dare possibilità al presidente di ricandidarsi" spiega Di Fenza a Tag24.
Spazio anche a un commento sul diktat di Schlein a De Luca espresso più volte negli scorsi giorni: "Quello che emerge dai salotti romani del Pd è fuori da ogni logica" spiega il capogruppo di Azione al Consiglio Regionale "non far candidare una persona che ha permesso di fare la differenza a livello nazionale e regionale è davvero un paradosso".
La presenza di De Luca alle elezioni del 2025 sembra scontata. Di Fenza spiega a Tag24: "Noi saremo a fianco del presidente e se ci sarà un'ampia coalizione potrà uscire ancora una volta vittorioso ma con numeri importanti". Secondo Di Fenza i quasi dieci anni di De Luca hanno portato grandi risultati per la Campania e dovrebbero trovare seguito: "La situazione è positiva così come il lavoro di De Luca e di consiglieri ed assessori".
In un contesto del genere, con lo spettro del dl Calderoli autonomia differenziata voluta dal governo Meloni, non possono esserci spaccature. "Rispetto al passato quando la regione Campania doveva far fronte a debiti, la situazione è migliorata: si lavora a sanità ed occupazione adesso, il presidente si è preso pubblicamente questi impegni" spiega il capogruppo di Azione.
"Anche la battaglia sui fondi è stata vinta" racconta Di Fenza a Tag24 ricordando la diatriba tra Roma e Napoli per i fondi dell'Accordo di Coesione che ha animato i primi due anni del governo Meloni. "La Regione Campania oggi esce con un risultato importante" conclude Di Fenza.