I contribuenti titolari di Partita IVA che hanno aderito al concordato preventivo biennale, entro il 31 marzo 2025, possono esercitare l’opzione del ravvedimento.
Si tratta di una delle disposizioni contenute nel provvedimento dell’Agenzia delle entrate, pubblicato in data 4 novembre 2024. Nel provvedimento sono fissati i termini e le stesse modalità per effettuare la comunicazione dell’opzione del ravvedimento speciale.
Spieghiamo come.
Il 31 ottobre 2024, si sono chiusi i termini per l’adesione al concordato preventivo biennale. A prescindere dal risultato portato a casa e dalle prospettive di una nuova apertura dei termini del concordato preventivo, è arrivato il tempo di concentrare l’attenzione sulla seconda fase del patto con il Fisco, nella quale rientra la possibilità per gli aderenti di optare per il ravvedimento speciale.
Chi ha deciso di aderire al patto con il Fisco, entro il 31 marzo 2025, può decidere di esercitare l’opzione del ravvedimento speciale mediante la presentazione del Modello di pagamento unificato F24.
Per fornire maggiori informazioni e spiegazioni, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato il Provvedimento n 403886, il 4 novembre 2024, chiarendo quali sono le modalità e i termini delle opzioni per l’applicazione dell’imposta sostitutiva per le annualità ancora accertabili per i soggetti aderenti.
Il regime del ravvedimento speciale è riferito agli anni 2018-22 e consente ai contribuenti che hanno applicato gli ISA e che hanno aderito al concordato di regolarizzare le loro posizioni fiscali.
Si tratta di un piccolo regalo offerto a chi ha aderito al concordato preventivo: gli interessati possono adottare il ravvedimento speciale pagando le imposte sostitutive alle relative imposte sui redditi e addizionali, finanche l’IRAP.
Il ravvedimento speciale, come già detto, è rivolto alle Partite IVA che hanno aderito al concordato preventivo biennale.
Dal periodo d’imposta 2018 al 2022 devono aver, in alternativa:
Per calcolare la base imponibile dell’imposta sostitutiva sui redditi e dell’IRAP si considerano i dati indicati nelle dichiarazioni già presentate, anche ai fini dell’applicazione ISA.
I quadri principali utilizzati nelle dichiarazioni fiscali sono:
L’opzione del ravvedimento speciale viene esercitata presentando il Modello F24, corrispondente al pagamento della prima o unica rata. È opportuno indicare la relativa annualità nel campo Anno di riferimento e, tramite i codici tributo, si deve indicare, altresì, il numero complessivo delle rate.
Nel caso delle società e delle associazioni, l’opzione si esercita presentando i Modelli F24 di versamento dell’unica imposta sostitutiva sulle attività produttive e delle imposte sostitutive delle addizionali.
Chi opta per il pagamento rateale e corrisponde tardivamente una delle rate, non decade dal beneficio.
Il pagamento deve essere effettuato utilizzando il Modello F24, relativo al versamento in un’unica soluzione oppure per la prima rata. Il termine è fissato al 31 marzo 2025.
Se si opta per la rateizzazione, è prevista la possibilità di concordare fino a 24 rate mensili di pari importo. Per chi sceglie il pagamento a rate, però, si applicheranno interessi calcolati al tasso legale, sempre con decorrenza dal 31 marzo 2025.
Gli aderenti al concordato preventivo possono optare per il ravvedimento speciale entro il 31 marzo 2025. Ecco un riassunto dei punti principali da tenere bene a mente: