Feysal "Feisal" Bonciani potrebbe presto diventare un'altra stella nel firmamento dei nomi dello spettacolo italiano. A dirlo la dedizione e la bravura dimostrate in queste prime sette puntate di Tale e Quale Show, il programma di Rai1 condotto da Carlo Conti.
Il 34enne, infatti, ha fatto innamorare il grande pubblico a casa con le sue imitazioni di Lionel Richie, Rocky Roberts e James Brown. Pioggia di commenti positivi sotto i post sul suo profilo ufficiale di Instagram, ricambiati dal giovane cantante, che non ha perso occasione di ringraziare i fan per il supposto.
Feysal Bonciani, però, nasconde molti più assi nella manica e non smetterà di sorprendere i telespettatori con la sua voce. Conosciamolo meglio.
Dalla Toscana con furore: Feysal Bonciani è nato e cresciuto in un piccolo paesino alle porte di Firenze, Grassina. La piccola frazione di Bagno a Ripoli ha dato il benvenuto al piccolo Capricorno il 14 gennaio 1990.
Fin da piccolissimo, Bonciani ha manifestato uno spropositato amore per la musica e il canto, inseguendo la sua passione ovunque lo conducesse. Per questo si è trasferito anche a Milano e a Torino, dove ha preso lezioni di canto, rispettivamente alla Gypsy Musical Academy e alla M.D.M. Academy.
Poi, Roma. Qui, il giovane si è lanciato nel mondo del teatro, ballando e cantando al Teatro Sistina, dove per niente po' po' di meno che Tim Rice gli ha affidato il ruolo di Giuda nel musical "Jesus Christ Superstar", nel 2014. Da lì la sua carriera esplode all'estero. Il suo nome è rimbalzato di testata in testata e ha vinto persino l'Oscar del Musical Italiano come Miglior attore non protagonista, oltre che il Premio Ennio Flaiano nel 2017.
Diviso fra l'amore per il pallone e la musica, Feysal Bonciani è riuscito a mescolare le due cose in un mix davvero esplosivo: le esibizioni canore pre-partita a Wembley e, poi, nello stadio del Tottenham. Anche se la sua squadra del cuore rimane pur sempre la Fiorentina.
Accento toscano mescolato a un po' di british slang e voce rock, in un solo nome: Feysal Bonciani. Artista a 360 gradi, determinato e appassionato, il 34enne ha origini somale, ma è cresciuto nella frazione toscana insieme ai suoi due fratelli e ai genitori.
Dei suoi genitori, invece, si conosce molto poco. Papà Alessandro Bonciani è un architetto, mentre mamma Laura Ferri è professoressa di Lettere. Oltre a un'eterna riconoscenza per avergli permesso di avere un'infanzia serena, infatti, il ragazzo non si è sbottonato ulteriormente, scegliendo di far rimanere nell'ombra la sua vita privata. Tanto che non è mai stato paparazzato con una ragazza, né se, al momento, sia legato sentimentalmente a qualcuno. Ma un dettaglio riguardo la sua famiglia ha attirato la curiosità dei suoi ammiratori:
Molti si chiedono se Feysal Bonciani sia stato adottato e i pochi dettagli al riguardo sono arrivati dallo stesso ragazzo, che durante una puntata di "Tale e Quale Show" si è aperto con la testata Leggo, alla quale ha raccontato:
Un inizio non facile, che, però, ha fatto crescere in lui la convinzione che: "Un giorno migliore arriva sempre".
Messaggio di speranza e di fiducia in sé stessi che gli hanno permesso di approdare in prima serata su Rai1 a "Tale e Quale Show". Il programma condotto in questo autunno 2024 da Carlo Conti, vede sfidarsi a suon di imitazioni i concorrenti davanti a una giuria di tutto punto: Giorgio Panariello, Cristiano Malgioglio e Alessia Marcuzzi, ma arricchitasi di un quarto giudice per la semifinale, Massimo Lopez.
Nel corso delle sette puntate, Feysal Bonciani si è posizionato al primo posto con un accattivante Bruno Mars, nella prima puntata. Mentre, si è esibito vestendo i panni di Prince e ottenendo 45 punti nella seconda puntata dello show (sesto posto).
Nella terza serata, invece, è stato il grande Lionel Richie, qualificandosi al secondo posto in classifica con 79 punti. Rocky Roberts è stato il riferimento per Feysal Bonciani nel quarto episodio (quinto posto, 50 punti), per poi cimentarsi nell'"happy" Pharrell Williams (sesto posto, 49 punti) nella quinta puntata.
A chiudere con la sesta interpretazione e, dopo, la semifinale, rispettivamente il ricordo di James Brown - posizionatosi secondo con 59 punti - e Michael Jackson (nono posto) con soli 38 punti.