Una lunga discussione sul caso Stellantis e una breve parentesi sul dossier riguardante l'Ex Ilva di Taranto. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha parlato alla stampa delle azioni messe in campo dal governo Meloni per salvare il settore dell'automotive in un momento di crisi generale del settore in tutta Europa. Nonostante la chiusura degli stabilimenti a livello continentale, si lavora per evitare ulteriori danni.
Il titolare del dicastero non perde l'ottimismo nonostante quello dell'automotive sia un settore ormai in crisi. Non si esclude che il proprietario di Tesla Elon Musk possa avere un ruolo nel futuro europeo in questo senso? "Magari viene dallo spazio" scherza rispondendo alla domanda dell'inviato di Tag24 Michele Lilla che gli chiede se l'eccentrico imprenditore che ha giocato un ruolo nella vittoria di Trump alle elezioni statunitensi arriverà in Italia.
Segue infine un commento sul futuro dello stabilimento tarantino dell'Ex Ilva. Il ministro ribadisce che il governo negli ultimi due anni ha sempre salvaguardato la fabbrica e chi lavora al suo interno ribadendo che ci sono diversi player industriali interessati a giocare un ruolo nel suo futuro. Urso tira così le somme: l'Italia è sulla strada giusta, nonostante la difficile situazione economica in Europa.
Il prossimo passo del governo Meloni, in tema di automotive, è presentare un piano nelle istituzioni europee per cambiare la politica industriale nel settore dell'auto ed evitare il collasso dell'industria automobilistica europea e non solo italiana.
Questo è quanto affermato nella giornata di oggi dal ministro del Made in Italy Urso che spiega quali sono le prossime mosse da prendere in considerazione per il futuro del settore automobilistico europeo che sta affrontando un importante crisi e nel frattempo deve trovarsi a far fronte alle politiche green in vista del 2035, anno in cui si dovrebbe raggiungere l'obiettivo delle emissioni zero.
Il ministro già in passato ha parlato delle difficoltà del settore automotive nel nostro Paese e in Europa, a margine dell'assemblea di AssoVetro dello scorso 25 ottobre esprimendo comunque ottimismo sulle prospettive della politica industriale in Europa e in Italia.
Si lavora anche al dossier Ex Ilva. Il governo mantiene alta la guardia sul futuro dello stabilimento siderurgico, da anni oggetto di grande attenzione a causa dei problemi per la salute che ha generato e per il rischio di licenziamento di tanti operai in caso di chiusura. Qualche giorno fa, il 21 ottobre, il ministro del Lavoro Marina Calderone si è recata nello stabilimento siderurgico ed ha ricevuto un dossier da parte dei sindacati sul dumping e sulla corretta applicazione del contratto nazionale.
Lo scorso 20 febbraio il governo ha annunciato il Commissariamento dello stabilimento siderurgico ma ora le cose potrebbero cambiare. Il ministro Urso ha parlato in questi termini dell'Ilva di Taranto e del suo futuro:
Secondo il ministro del Made in Italy, l'azione del governo non solo è riuscita a salvaguardare il futuro dell'Ex Ilva ma anche a evitare licenziamenti, riducendo così i tavoli di crisi nel ministero. Urso ribadisce che in un momento di crisi in tutta Europa, aver conseguito risultati del genere a livello nazionale non è per nulla scontato:
In tal senso arriva un chiaro messaggio dagli Stati Uniti, una "sveglia" la definisce Urso, con la vittoria del presidente repubblicano Donald Trump. Il secondo mandato di Trump va accolto in modo positivo: