10 Nov, 2024 - 18:38

Luigi Belvedere, 68enne scomparso da Frigento: l'appello dei familiari a cinque anni dalla sparizione

Luigi Belvedere, 68enne scomparso da Frigento: l'appello dei familiari a cinque anni dalla sparizione

Alto un metro e 70, capelli brizzolati, occhi castani e corporatura media. Chi è Luigi Belvedere, scomparso da Frigento, paese di circa tremila abitanti in provincia di Avellino, il 7 novembre 2019.

Ex dipendente dell'ospedale Gabriele Criscuoli di Sant'Angelo dei Lombardi, sempre in Irpinia, l'uomo era benvoluto dalla comunità locale e perfettamente integrato.

All'epoca dei fatti aveva sessantotto anni, a cinque anni di distanza, oggi ne avrebbe settantatré e nonostante il tempo scorra inesorabilmente, i familiari non si arrendono e proseguono le ricerche dell'anziano.

"Dov'è oggi Luigi? Si è allontanato volontariamente o è successo qualcosa? Forse ha avuto un malore?".

È quello che si chiedono non solo i parenti, ma tante altre persone in tutta Italia, in molteplici gruppi sui social network.

Luigi Belvedere, 68enne scomparso: era uscito di casa per una passeggiata

Può una persona volatilizzarsi nel nulla dal giorno alla notte, dopo una semplice passeggiata? È quello che è accaduto a Luigi Belvedere quello sfortunato 7 novembre 2019, uscito per un giro come di routine e mai più ritornato.

Al momento della scomparsa, l'uomo era vestito con zuccotto bianco e nero, nello specifico un cappello della Juventus, jeans larghi e giubbotto nero.

Potrebbe aver perso l'orientamento a causa di un potenziale stato confusionale. Inoltre, non ha più assunto le sue medicine, utili a tamponare i suoi problemi di salute dovuti all'età.

Le ricerche estese tra Frigento e le zone limitrofe dell'Alta Irpinia

Le ricerche, si sono estese a Frigento e nelle zone limitrofe, in particolare a frazione Pagliara, dove era ivi residente. Potrebbe aver chiesto un passaggio per spostarsi più facilmente in un paese o luogo di suo piacimento.

L'Alta e verde Irpinia, distretto storico-geografico dell'Italia Meridionale è ricco di campagne, piantagioni, montagne e di potenziali pericoli quali dirupi, o nel peggiore dei casi la Mefite.

Soprannominata "La porta dell'Inferno", è situata nella Valle D'Ansanto, ed è un fenomeno naturale di origine sulfurea da cui fuoriescono gas tossici.

Spesso in passato, cani e gatti randagi, sono stati vittima di esalazioni o incidenti di causa maggiore, come le sabbie mobili: è pressoché impossibile ritrovare un cadavere, dopo una potenziale caduta.

Ci si auspica naturalmente che Belvedere non si trovasse assolutamente in quel territorio al momento dell'allontanamento.

L'importanza dello smartphone nei casi di scomparsa e degli effetti personali

Come tanti altri anziani impegnati nelle loro camminate quotidiane, specialmente in paesi o realtà molto piccole, accade di non portare i propri effetti personali con sé. Tra i più importanti documenti d'identità, carte di credito, denaro contante, farmaci o il proprio smartphone.

Quest'ultimo, mediante le recenti innovazioni tecnologiche, avrebbe potuto favorire più facilmente il ritrovamento del 68enne e tracciare l'ultima cella telefonica disponibile. Una patente, ad esempio, nel peggiore dei casi, aiuterebbe nell'identificazione di un potenziale cadavere.

In caso di avvistamento o chiunque avesse informazioni riguardo Luigi Belvedere, è tenuto a contattare il servizio d'emergenza al 112: ogni testimonianza più contribuire al suo ritorno a casa, qualsivoglia sia la modalità.

Nessuna persona merita di essere dimenticata, anche a distanza di molti anni e specialmente, se con problemi di salute mentale e fisici pregressi.

Montagne, campagne, boschi: il caso analogo di Franco Vettese

Una situazione similare è quella di Franco Vettese, scomparso da Cassino il 7 ottobre 2024. Affetto da una lieve forma di alzheimer, era uscito di casa per incontrare la sorella, come raccontato dalla figlia in esclusiva a Tag24 ma lì, non c'è mai arrivato.

Il 77enne munito di cellulare, era riuscito a mettersi in contatto con i soccorsi, mentre si trovava sul Montecassino, rilievo di circa 516 metri di altitudine.

Era presumibilmente ritornato, autonomamente, il giorno seguente in città. Ha chiamato il cognato in cerca di aiuto, spiegandogli di trovarsi al centro, ma una volta arrivati sul posto, nessuna traccia dell'uomo.

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Antonio Preziosi
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