Quella che si è appena aperta sarà una settimana decisiva per la Manovra di Bilancio 2025 poiché alle 16 di oggi - lunedì 11 novembre - scadranno i termini per la presentazione degli emendamenti in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.
La Legge di Bilancio è arrivata praticamente blindata alla Camera, ma il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha, comunque, lasciato spazio per eventuali modifiche che, però, non interesseranno l'impianto centrale del testo, ovvero le misure fiscali e quelle a sostegno delle famiglie.
L'opposizione come da copione si prepara a dare battaglia con la presentazione di un corposo numero di proposte emendative e che parla di una manovra irricevibile.
Qualche emendamento arriverà anche dai partiti di Governo e principalmente da Forza Italia e Lega che, in fase di stesura, hanno dovuto buttare giù parecchi bocconi amari in ossequio dei limiti imposti dalla Legge di Stabilità europea.
Come ogni anno, la Commissione Bilancio della Camera si prepara a lunghe maratone notturne per la discussione degli emendamenti presentati dai partiti. Oggi alle 16 scade il termine per il deposito e sapremo in totale quante richieste di modifica saranno state presentate e saranno oggetto di dibattito in Commissione.
Con la presentazione degli emendamenti i partiti puntano a modificare determinate parti della Manovra.
In base a quanto finora trapelato le principali modifiche potrebbero riguardare le norme relative a:
Per quanto concerne, invece, le modifiche che potrebbero impattare nell'immediato sulla quotidianità degli italiani, Forza Italia starebbe valutando di proporre l'innalzamento delle pensioni minime a 620 euro (nella manovra è stato deciso un aumento di tre euro al mese portandole a 618 euro).
La Lega invece avrebbe già presentato una proposta per la proroga della riduzione del canone Rai fino al 2025. Una proposta che non è vista di buon occhio da Forza Italia.
Lo scontro sotterraneo tra i due alleati di Governo, Lega e Forza Italia, rischia di riflettersi anche nella discussione in Commissione evidenziando ancora una volta le diverse priorità all'interno della coalizione di maggioranza.
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha cautamente aperto alla possibilità di leggere modifiche alla Manovra ponendo però dei rigidi paletti da rispettare, ovvero, il mantenimento della parsimonia nell'utilizzo dei finanziamenti pubblici e una maggiore tassazione sugli investimenti speculativi.
Un chiaro messaggio agli alleati di Governo a non presentare emendamenti in conflitto con le disposizioni del Mef.
Sul piede di guerra invece le opposizioni decise a dare battaglia in commissione con una pioggia di emendamenti a una manovra definita irricevibile in quanto apporterebbe – secondo i partiti di centrosinistra – tagli ai servizi sociali e al welfare per aumentare gli stanziamenti alla difesa.
In fase di audizione in Commissione Bilancio, lo Svimez inoltre ha sottolineato la preoccupazione per un significativo taglio delle risorse per il Mezzogiorno nel triennio 2025-27.
Cgil e Uil inoltre hanno già proclamato per il 29 novembre uno sciopero generale contro la manovra.
Le prossime scadenze, infine, sono fissate al 15 novembre per la presentazione degli emendamenti ammessi e il 18 novembre per quelli segnalati. Dall'esito della discussione in Commissione uscirà la nuova manovra di Bilancio.
La settimana che si apre oggi sarà cruciale per la Manovra di Bilancio 2025, con la scadenza per la presentazione degli emendamenti fissata alle 16. Il governo, pur mantenendo l'impianto centrale ha aperto a possibili modifiche.
Tra le proposte in discussione ci sono l'aumento della tassazione sugli extra profitti delle criptovalute, la presenza di funzionari del MEF nelle aziende con contributi pubblici, e modifiche alla web tax.
Forza Italia intende aumentare le pensioni minime a 620 euro, mentre la Lega propone di prorogare la riduzione del canone Rai fino al 2025.
Le opposizioni si preparano a presentare numerosi emendamenti, definendo la manovra "irricevibile". Cgil e Uil hanno già proclamato uno sciopero generale per il 29 novembre.