Lo 0-0 di San Siro ha confermato il trend della Juventus nelle gare clou. Ancora una volta la formazione di Thiago Motta ha giocato una partita attenta, preoccupandosi di tenere la palla per evitare di subire contropiedi e mettere a repentaglio la porta di De Gregorio. Alla fine il mister bianconero può vedere il bicchiere mezzo, anche se rimane l'amaro in bocca per i due punti lasciati per strada. Le tante assenze hanno condizionato la gara ma, nonostante ciò, i bianconeri sono sembrati più propositivi del Milan.
Le condizioni della vigilia non permettevano di sognare più di tanto. Tutti si aspettavano che sarebbero stati i padroni di casa a fare la partita ma il gioco compassato del Milan ha favorito un match lento e noioso. La Juventus, dal canto suo, torna a Torino con un punto prezioso che gli permette di rimanere imbattuta nei big match di questa stagione. Una gioia a metà, smorzata dai troppi pareggi degli ultimi mesi che stanno incidendo sulla classifica.
Poco spettacolo e gol con il contagocce. I big match della Juventus in questa stagione hanno seguito sempre lo stesso filo logico fatta eccezione per il 4-4 contro l'Inter. In totale fanno quattro pareggi contro Roma, Milan, Napoli e Inter a fronte della sola vittoria con la Lazio. Le prime tre sfide sono finite a reti inviolate e hanno regalato rare emozioni. Una costante che sembra essere il vero marchio di fabbrica della gestione Motta.
I tifosi bianconeri si aspettavano che, con l'arrivo del nuovo mister, la Juventus avrebbe giocato un calcio più divertente. Le cose sono andate in maniera diversa nonostante Motta abbia portato concetti di gioco differenti. La Juve di oggi è una squadra che ama tenere il possesso di palla ma spesso non lo tramuta in occasioni da gol. Negli scontri diretti c'è stata più attenzione alla fase difensiva e le gare hanno faticato a decollare. Il rocambolesco pareggio con l'Inter ha rappresentato una straordinaria eccezione favorita dagli episodi capaci di rompere l'equilibrio.
La cosiddetta "pareggite" non ha riguardato solamente i big match. I pareggi da inizio 2024 sono ben 17, un vero e proprio record nella storia della Juventus: era dal 1956 che i bianconeri non collezionavano cosi tanti "X" in un anno solare. Troppo spesso la squadra di Motta ha lasciato per strada punti preziosi che la Vecchia Signora rischia di pagare a caro prezzo. Il recente 2-2 con il Parma si unisce all'1-1 contro il Cagliari e allo 0-0 di Empoli, tutte gare che la Juventus avrebbe dovuto vincere.
La sensazione è che serva una svolta anche dal punto di vista mentale. La Juventus è una squadra molto giovane priva di un vero e proprio leader motivazionale. Questo non può che non incidere nelle situazioni di difficoltà, quando servirebbe più grinta per tentare di rompere l'equilibrio. Se i bianconeri vorranno lottare per il titolo fino alla fine dovranno crescere sotto questo aspetto e provare a essere maggiormente incisivi.
In Europa lo scenario cambia notevolmente. Nelle quattro gare disputate finora la Juventus ha ottenuto un solo pareggio contro il Lille, mentre nei match restanti sono arrivate due vittorie e una sconfitta. La sensazione è che i bianconeri siano più spregiudicati in Champions League e i risultato lo testimoniano a pieno. La formazione di Motta ha alternato prestazioni convincenti ad altre decisamente meno entusiasmanti ma la voglia di attaccare e creare pericoli non è mai venuta meno. Il test contro il Manchester City ci dirà meglio a che punto è il nuovo ciclo bianconero e quanta strada c'è ancora da fare.