Banchi vuoti e tanta ironia da parte dell’opposizione. Oggi, 17 dicembre 2024, i deputati della Lega hanno disertato la Camera dei deputati durante un discorso della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Solo tre esponenti del Carroccio erano presenti tra le fila vuote di Montecitorio. La premier ha iniziato a parlare alle 10 del mattino delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 19 dicembre.
Il motivo dell’assenza? Non è ancora chiaro, alcuni dei deputati hanno preferito riposarsi in vista della settimana che sarà dedicata all'approvazione della finanziaria. Sembra però che quella di oggi voglia essere una sfida alla premier da parte del Carroccio. Alla stragrande maggioranza dei deputati della Lega non piace la direzione che sta prendendo il governo Meloni: a partire dalla Legge di Bilancio, passando per le modifiche al ddl Sicurezza fino al sostegno a Kiev.
Pieni i banchi di Fratelli d’Italia e Forza Italia, un immagine che consegna agli occhi di tutti una coalizione di governo spaccata - come del resto era intuibile soprattutto dopo le tensioni tra Salvini e Tajani degli scorsi mesi. I leghisti, assentandosi, hanno fornito un assist per battute facili all’opposizione: c’è chi come l’esponente di Avs Angelo Bonelli ha ironizzato dicendo che è colpa dei treni. Un chiaro riferimento ai disagi di qualche mese fa in tutta Italia causati da un chiodo sui binari.
Succede tutto nel giro di poche ore. Meloni si era recata alla Camera per un discorso che è passato in secondo piano a causa dell’assenza dei deputati della Lega, una situazione che desta scalpore e polemiche e che viene interpretata come un sabotaggio nei confronti della premier lasciando intendere che ormai la maggioranza di governo è spaccata. Arriva poi un messaggio nella chat dei deputati del Carroccio: Andate tutti in Aula, tra circa venti minuti ci sarà la replica della premier.
Una comunicazione arrivata poco dopo una nota di Salvini dove si spiegava che la Lega avrebbe votato in maniera compatta la risoluzione del centrodestra per confermare la fiducia a Meloni in vista del Consiglio europeo. Eppure in Aula di deputati leghisti dopo il messaggio se ne contano solo 18.
Il rapporto tra la Lega e la maggioranza del governo è ai minimi storici probabilmente. Troppi i dissidi tra il partito di Salvini e Forza Italia su diversi temi. Fratelli d'Italia sembra seguire la linea del partito di Tajani e questo provoca non poca frustrazione tra le fila del Carroccio. A destare maggiore preoccupazione è il ritardo sulla manovra per colpa anche del voto contrario da parte di Forza Italia sulla riduzione del canone Rai.
Oltre ai problemi relativi alla manovra di bilancio, gli esponenti della Lega non hanno apprezzato il ritardo sull'approvazione del ddl Sicurezza, il cui testo è sottoposto a revisioni, e l'appoggio da parte del governo Meloni all'Ucraina.
Diversi deputati del centrosinistra hanno fatto notare l'assenza dei deputati leghisti con battute all'indirizzo di Giorgia Meloni. Il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli ha detto che la colpa è dei treni in riferimento all'episodio dello scorso ottobre quando a causa di un chiodo sui binari nei pressi della stazione Termini, a Roma, c'è stato un blocco dei treni a livello nazionale. Il deputato di Alleanza Verdi Sinistra ha spiegato fuori da Montecitorio:
Ho espresso solidarietà a Meloni perché la situazione di oggi era davvero imbarazzante, ho scherzato dicendo che i treni erano in ritardo. Per quanto riguarda la manovra, questa notte è stata vergognosa...
Il segretario +Europa Riccardo Magi invece ha spiegato:
C'è divisione nella maggioranza e con oggi è venuta fuori la visione di Meloni rispetto all'Europa