Lo scorso 4 dicembre, Luigi Mangione, un 26enne di origini italiane residente a Baltimora, ha ucciso in strada a Manhattan Brian Thompson, amministratore delegato della multinazionale assicurativa UnitedHealth Group. Tra le sue letture, figura anche il Manifesto di Theodore Kaczynski, noto come Unabomber. Ma chi era davvero Kaczynski e cosa ha fatto? Ecco la sua storia.
Theodore Kaczynski nasce il 22 maggio 1942 da Theodore Richard Kaczynski e Wanda Dombek, entrambi figli di immigrati polacchi. Cresce a Chicago, dove frequenta prima la Sherman Elementary School e poi la Evergreen Park Central.
Fin da giovane, mostra un’intelligenza straordinaria: a 11 anni, il suo quoziente intellettivo è di circa 165-170, motivo per cui gli viene concesso di saltare un anno di scuola. Evento che, più avanti, avrebbe definito decisivo per la sua vita, per via dei continui attacchi di bullismo subiti dai compagni più grandi.
Frequenta le scuole superiori all'Evergreen Park Community High School, completando gli studi con ben due anni di anticipo. I suoi insegnanti lo incoraggiano, a quel punto, ad iscriversi ad Harvard, una delle università più prestigiose degli Stati Uniti. Così, nel 1958, a soli 16 anni, Kaczynski si immatricola.
Come studente universitario, Kaczynski partecipa, su consiglio di un luminare di psicologia, a uno studio sulla personalità sponsorizzato dalla Cia, noto come MK Ultra. Per due anni viene sottoposto a pesanti attacchi psicologici durante sessioni di ipnosi, LSD ed elettroshock, mentre è collegato a elettrodi che ne monitorano le reazioni fisiologiche.
Si tratta di un’esperienza dura, che lo prova, non impedendogli, comunque, di laurearsi nel 1962. Poco dopo, si iscrive all’università del Michigan, dove ottiene un master e un dottorato in matematica, specializzandosi nella teoria geometrica delle funzioni.
Nel 1969, diventa assistant professor all’Università della California, Berkeley, ma nel 1971 decide di abbandonare la carriera accademica. E si trasferisce in una baracca di appena 11 Mq nel Montana, dove vive in completa solitudine, senza acqua né elettricità, nutrendosi di ciò che caccia.
Nel 1995, il New York Times e il Washington Post pubblicano un saggio intitolato La società industriale e il suo futuro, inviato loro da Unabomber , come le autorità avevano ribattezzato l’autore di una lunga serie di attentati in America. Il fratello di Kaczynski vi riconosce le sue idee contro la tecnologia e la società moderna e lo denuncia alle forze dell’ordine.
Dopo una serie di indagini, Kaczynski viene arrestato per ben 10 reati. Si scopre che a partire dal 1978, per i successivi 18 anni, aveva seminato il panico, inviando ad università, aeroporti e altre istituzioni (da qui il soprannome di University and Airline Bomber) pacchi contenenti esplosivi che lui stesso fabbricava, uccidendo tre persone e ferendone a decine.
Nel corso del processo, la difesa tenta di dimostrare che Kaczynski fosse incapace di intendere e di volere. Un esperto psichiatra, nominato dalla Corte, gli diagnostica una schizofrenia paranoide, ma stabilisce che è comunque idoneo al processo.
La condanna è severa: ergastolo senza possibilità di libertà condizionata. Dopo tanti anni trascorsi in carcere, nel giugno 2023, Kaczynski muore suicida nella sua cella.
Il sospetto è che Luigi Mangione – che negli scorsi giorni si è dichiarato non colpevole per l'accusa che gli viene mossa – possa esserne stato in qualche modo influenzato nel suo tentativo di vendicare le vittime del sistema assicurativo americano e porre fine alle disuguaglianze.