13 Jan, 2025 - 16:20

Minacce a Clara Abatangelo, la libraia anti Vannacci: "Polizza antincendio necessaria"

Minacce a Clara Abatangelo, la libraia anti Vannacci: "Polizza antincendio necessaria"

Non è la prima volta che riceve minacce e insulti. Ma ora Clara Abatangelo dice basta e decide di denunciare. La titolare della libreria Ubik di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, è finita al centro di delle polemiche dopo essersi rifiutata di vendere il libro di Roberto Vannacci, "Il mondo al contrario". Ad agosto 2023, esausta delle continue richieste da parte dei clienti, la libraia aveva affisso un cartello sulla vetrina del negozio: "Si invita la gentile clientela a non chiederci il libro di Vannacci".

Apriti cielo! Sono cominciati a piovere, di persona e sui social, insulti e addirittura minacce di morte. Sul suo profilo social Clara Abatangelo pubblica la lettera minatoria e scrive di aver provveduto a segnalare il fatto ai carabinieri. E' stata recapitata direttamente in libreria due giorni dopo la partecipazione del generale dell'Esercito e europarlamentare della Lega al programma di La7 "DiMartedì" condotto da Giovanni Floris, avvenuta il 7 gennaio 2025. Vannacci durante la puntata ha tirato nuovamente in ballo Clara Abatangelo e la sua decisione di vietare il suo libro.

Clara Abatangelo, la libraria anti Vannacci minacciata 

Da quel cartello anti Vannacci è stato un susseguirsi di offese e attacchi. "Le persone mi entrano in libreria e insultano pesantemente me e i miei dipendenti. Urlano cose irripetibili", ha detto in più occasioni Clara Abatangelo. L'hanno anche minacciata di morte.

L'intento della lettera ricevuta in negozio è quello di spaventarla, il passaggio che preoccupa la libraria, definita "piccola zarina stalinista" recita così: "Mi dispiace molto per le minacce che hai ricevuto e ti avranno costretta a stipulare una buona polizza antincendio".

 

Clara Abatangelo non si è persa d'animo e ha pubblicato la lettera minatoria sui social, correlando il post con questo pensiero:

"Il problema di una certa destra, invece, è l'efficacia marziale di un eloquio talmente avveduto che tanto poi il lavoro sporco mica deve farlo lei.
Nelle trincee, ci sarà sempre un esegeta scrupoloso che coglierà sottilissimi riferimenti, si documenterà, si sporcherà le mani, leccherà francobolli e farà delle cose, immediatamente.
Chissà se a lei quando non vendo i suoi libri arrivano palate di melma come qui. A lei che continua a piagnucolare in prima serata che le limitiamo la libertà di far circolare idee così illuminate.
A lei che ci protegge dai guardiani della morale ma non ci difende dagli interpreti più zelanti del suo pensiero". 
 
Il riferimento è a uno degli interventi di Roberto Vannacci avvenuto durante l'utlima puntata di "DiMartedì" nel quale ha inviato una stoccata, non proprio velata, a Clara Abatangelo. 

Vannacci-Abatangelo, gli scontri a distanza

Il nome della libraria di Castelfranco Veneto viene chiamato in causa durante il confronto/scontro televisivo tra Roberto Vannacci e Elisabetta Piccolotti, deputata di Avs, interpellati per commentare diversi temi, tra cui la sicurezza, le quote rosa e alcune manifestazioni inneggianti al fascismo avvenute negli ultimi giorni.

I casi sono quelli del rito e dei saluti romani ripetuti durante la commemorazione di Acca Larentia per ricordare la strage (il 7 gennaio 1978 estremisti di sinistra uccisero tre militanti del Fronte della Gioventù: Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e qualche ora più tardi Stefano Recchionie) e della canzone "faccetta nera" fatta risuonare a tutto volume nella piazza di Lauria, in provincia di Potenza, durante la Viglia di Natale.

Elisabetta Picolitti ha definito i fatti vergognosi, ha bollato il fascismo come "schifezza" e si è detta pronta a difendere i diritti di chiunque. La replica di Vannacci: "Gli unici che limitano la libertà siete voi di sinistra con la censura, con la volontà di impedire le manifestazioni di chi non la pensa come voi. Sono le libraie di Castelfranco che non vogliono vendere il mio libro".

Il passaggio che non è passato inosservato, Clara Abatangelo in un post su Facebook ha risposto all'eurodeputato della Lega: "Ciao, sono Clara e tolgo il diritto di parola a Roberto Vannacci al punto che può lagnarsene in prima serata a Di martedì. Scusatemi".

 

 

 

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Emanuela Valente
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