Nessuna spaccatura tra la Lega di Salvini e la Liga Veneta. Il segretario federale ha ribadito, oggi 16 gennaio 2025, il suo sostegno alla ricandidatura del presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Una mossa inaspettata che mette a tacere tante speculazioni sul rischio di una spaccatura nel partito dopo le recenti polemiche interne per la linea politica di Matteo Salvini. L'appoggio del leader è arrivato mentre era in corso il consiglio federale della Lega a Montecitorio, in sala Salvadori.
All'ordine del giorno c'è stato anche un confronto tra i vertici del Carroccio in vista delle prossime elezioni regionali in Marche, Campania, Toscana, Puglia, Valle d'Aosta e Veneto. Gli esponenti della Lega sono tutti d'accordo sulla candidatura di Zaia, nonostante il governo si sia espresso contro il terzo mandato.
Tanti i messaggi di sostegno, ma nessuna informazione su come si giocherà la partita per Palazzo Balbi. La sezione veneta di Fratelli d'Italia ha ribadito negli scorsi giorni di voler candidare un proprio esponente visto che quello di Meloni alle ultime elezioni europee si è confermato il partito più votato nella regione. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e il segretario della Lega Lombarda Massimiliano Romeo non si sono voluti esprimere a riguardo, limitandosi a esprimere il proprio sostegno a Zaia.
"Squadra che vince non cambia" questo è possibile leggere in una breve nota di partito condivisa dalla Lega nelle scorse ore, mentre era ancora in corso il consiglio federale del partito a Roma. C'è totale sintonia tra il segretario della Lega Matteo Salvini e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, inoltre lo stesso vicepremier e il consiglio federale riconoscono che il lavoro portato avanti dal governatore è molto positivo.
Il candidato alle prossime regionali in Veneto potrebbe essere ancora Luca Zaia. Il governatore va verso la quarta candidatura dal 2010 a oggi, decisione sul terzo mandato da parte del governo permettendo. La recente scelta della Lega di appoggiare il governatore o, eventualmente, un candidato da lui sostenuto potrebbe provocare una spaccatura nel governo e nell'alleanza di centrodestra regionale.
????️Il segretario della #Lega lombarda #Romeo sta con #Zaia in vista delle elezioni in #Veneto: "La Lega vuole tenere il governo del territorio. Zaia correrà da solo? Quello che devo dire ve l'ho detto..." pic.twitter.com/lkuPnW8kGV
— Tag24 (@Tag24news) January 16, 2025
Da parte dei piani alti della Lega viene ribadito come Zaia sia stato capace di guidare la regione Veneto ma nessuno si sbilancia sul terzo mandato o sulla possibile corsa solitaria del governatore quando si terranno le elezioni. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti evita domande da parte dei giornalisti ma promette mentre sale in auto che una soluzione con Fratelli d'Italia si troverà. Stesso atteggiamento del segretario della Lega Lombarda Massimiliano Romeo che preferisce non parlare delle elezioni in Veneto.
????#Giorgetti dalla parte di #Zaia per le regionali in #Veneto
— Tag24 (@Tag24news) January 16, 2025
????️ "L'accordo si trova..." pic.twitter.com/gGZBhtKuXt
Spaccature in vista nella maggioranza di governo, a livello sia locale che nazionale. Il centrodestra discute ormai da giorni su chi debba essere il candidato per Palazzo Balbi senza arrivare a un'intesa. Fratelli d'Italia insiste che il nome debba provenire dalle fila del partito che registrato più voti alle ultime elezioni europee, tenutesi la scorsa estate.
Il partito di Giorgia Meloni ha ottenuto più del 37% dei voti e ritiene di poter scegliere il candidato che guiderà il centrodestra. Non è d'accordo la Lega, movimento storicamente legato al Veneto, che insiste sul nome di Luca Zaia o di un suo altro esponente vicino alla linea del governatore. Forza Italia, dal canto suo, sarebbe pronta a proporre l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi che nella giornata di ieri, 15 gennaio 2025, ha parlato delle prossime elezioni.
Di recente il terzo mandato è stato impugnato dal governo Meloni dopo la legge fatta dal consiglio regionale della Campania per la ricandidatura del presidente Vincenzo De Luca. La Lega vorrebbe che si trovasse una soluzione capace di soddisfare gli alleati e, in tal senso, Zaia trova il sostegno anche da parte di un alleato improbabile: il sindaco di Milano Giuseppe Sala, esponente del Pd. Il primo cittadino meneghino, che vorrebbe ricandidarsi per la terza volta come sindaco, ha infatti ribadito in un'intervista all'emittente radiofonica Rtl:
Nella giornata di oggi hanno parlato alla stampa anche il senatore Lucio Malan e il coordinatore di FdI Veneto - nonchè potenziale candidato - Luca De Carlo. Parallelamente al consiglio federale della Lega, che lasciava intuire che le elezioni regionali sarebbero state un argomento centrale, gli esponenti del partito di Giorgia Meloni invitato i propri alleati all'unità. De Carlo ha infatti detto:
Il governo potrebbe anche accettare di chiudere un occhio sul terzo mandato e sulle elezioni in Veneto per una ricandidatura di Zaia ma cosa potrebbe dare in cambio la Lega? Per ora si tratta di ipotesi ma la questione Veneto sarà sicuramente al centro di diverse discussioni tra Meloni e Salvini: in ballo c'è la stabilità del governo e la vittoria in una regione che da sempre è un fortino del centrodestra.
Appoggio di Salvini a Zaia: Matteo Salvini ha ribadito il sostegno alla ricandidatura di Luca Zaia come presidente della Regione Veneto, in risposta alle voci di una possibile spaccatura nella Lega. Nonostante il governo si opponga al terzo mandato, la Lega continua a sostenere Zaia, riconoscendone il buon operato.
Tensioni con Fratelli d’Italia: Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, ha rivendicato la scelta del candidato per il Veneto, sostenendo che dovrebbe essere un loro esponente, dato il forte risultato alle elezioni europee. La Lega insiste invece su Zaia, causando potenziali frizioni all’interno del centrodestra e del governo.
Possibile compromesso per Zaia: Nonostante le divergenze, si ipotizza che il governo possa accettare una deroga al limite del terzo mandato per permettere la ricandidatura di Zaia, per mantenere l’unità del centrodestra e garantire la stabilità del governo, ma le trattative sono ancora in corso.