17 Jan, 2025 - 10:19

Clima fuori controllo: il 2024 segna il sorpasso del limite di 1.5°C"

Clima fuori controllo: il 2024 segna il sorpasso del limite di 1.5°C"

Il 2024 è stato l'anno più caldo mai registrato dal 1850. Sì, esattamente, le temperature raggiunte nel 2024 sono state più alte anche delle temperature registrate nel pieno della seconda rivoluzione industriale. Il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service) ha prodotto un report sulle condizioni climatiche relative al 2024 in cui conferma che l’anno appena concluso è stato il primo in cui la temperatura media globale ha superato di 1.5°C il livello preindustriale.

L'Accordo di Parigi e il limite di 1.5°C

Il valore di 1.5° non è un valore casuale, al contrario è stato definito dall’Accordo di Parigi come la soglia di riscaldamento medio globale da non superare. Nel corso della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si è svolta a Parigi nel 2015 (COP21), 195 nazioni hanno firmato l’Accordo di Parigi il cui obiettivo generale è quello di fermare “l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 °C in più rispetto ai livelli preindustriali”.

È evidente quindi che l’anno passato l’obiettivo non solo non è stato raggiunto, ma se possibile gli equilibri climatici sono addirittura peggiorati. In realtà secondo i rilevamenti di Copernicus, ognuno degli ultimi 10 anni, dal 2015 al 2024, è stato uno dei 10 anni più caldi mai registrati. Il trend è preoccupante soprattutto se si pensa al fatto che, a minare la stabilità del clima oltre al fattore umano ci sono anche fenomeni climatici periodici come El Niño.

El Niño e l'intensificarsi degli eventi climatici estremi

El Niño-Oscillazione Meridionale, conosciuto anche con la sigla ENSO, è un evento climatico che si ripete in media ogni 5/7 anni e che provoca un forte riscaldamento delle acque superficiali dell'Oceano Pacifico con conseguenti inondazioni nelle aree direttamente interessate, ma anche siccità nelle zone più lontane da esso e altre perturbazioni che variano a ogni sua manifestazione. I paesi più colpiti sono quelli che si affacciano direttamente sull’Oceano Pacifico ma questo fenomeno può avere degli effetti globali causati dalla anomala circolazione atmosferica in tutto il pianeta. Nel corso del 2024 infatti sono aumentati gli eventi climatici estremi come nubifragi, inondazioni, siccità prolungate e incendi devastanti, ultimo in ordine di tempo l’incendio che ha distrutto Los Angeles provocando 25 vittime e un danno stimato di 150 miliardi di dollari.

Sebbene gli eventi climatici estremi non siano una diretta conseguenza del cambiamento climatico, l’aumento della frequenza e della forza di questi fenomeni è strettamente collegato all’aumento delle temperature, e il 2024 è stato l'anno più caldo mai registrato in Europa, con una temperatura media di 10.69°C, superiore di 0.28°C rispetto al precedente record stabilito nel 2020.

Un decennio di record negativi

Samantha Burgess, responsabile strategico per il clima al Centro europeo per le previsioni meteorologiche ha dichiarato: “Ogni anno dell'ultimo decennio è uno dei dieci più caldi mai registrati. Siamo ormai sull'orlo per superare il livello di 1.5ºC definito nell'Accordo di Parigi e la media degli ultimi due anni è già al di sopra di questo livello. Queste alte temperature globali, unite ai livelli record di vapore acqueo atmosferico nel 2024, hanno comportato ondate di calore e forti precipitazioni senza precedenti, causando sofferenza a milioni di persone.”

Uno dei fattori determinanti potrebbe essere quindi quello legato all’aumento del vapore acqueo dell’atmosfera che nel 2024 è aumentato di circa il 5% in più rispetto alla media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020, raggiungendo un nuovo record negativo. Questi livelli di umidità così alti hanno amplificato il potenziale di eventi piovosi estremi. Inoltre, insieme alle elevate temperature della superficie del mare, hanno contribuito allo sviluppo di grandi tempeste, tra cui i cicloni tropicali. Un anno di record negativi che non si traducono più solamente in numeri e statistiche, ma che sono arrivati a bussare violentemente alle nostre porte, e non ci lasciano più spazio per guardare da un’altra parte.

 
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Chiara Cipolloni
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