17 Jan, 2025 - 15:16

La soddisfazione di +Europa e della Lega per il primo via libera alla riforma della giustizia

La soddisfazione di +Europa e della Lega per il primo via libera alla riforma della giustizia

Un primo passo per l'entrata in vigore della riforma della giustizia è stato fatto, l'iter però è ancora lungo. Dopo l'ok della Camera dei deputati alla prima lettura del testo con 174 voti a favore, 92 contrari e cinque astenuti, la maggioranza e alcuni membri dell'opposizione possono dirsi soddisfatti nonostante ci vorrà ancora molto tempo prima che la riforma voluta dal Guardasigilli Carlo Nordio veda la luce.

Oltre ai partiti che fanno parte della maggioranza di governo, si sono espressi a favore anche i deputati di Azione e di +Europa - da sempre sostenitori di una riforma che prevedesse la separazione delle carriere. Si è astenuta, un po' a sorpresa, Italia Viva. I membri del partito di Matteo Renzi sono perplessi in merito al sistema di sorteggio per i componenti laici e togati dei due Consigli Superiori della Magistratura.

Nella giornata di oggi, 17 gennaio 2025, la deputata della Lega Giulia Buongiorno e l'esponente di +Europa Benedetto Della Vedova hanno commentato i contenuti della riforma. Nonostante le differenze politiche, entrambi i deputati si sono detti favorevoli alla separazione delle carriere e sperano nell'entrata in vigore del testo. 

Il primo via libera alla riforma della giustizia

Nella giornata di ieri, 16 gennaio 2025, la riforma della giustizia voluta dal ministro Nordio ha incassato il primo via libera alla Camera dei deputati. La strada è ancora lunga per l'entrata in vigore del testo che Meloni si auspica possa avvenire prima della chiusura estiva del Parlamento. In quanto riforma, saranno necessarie quattro approvazioni conformi da parte di Camera e Senato (due per aula) e nelle ultime due votazioni servirà la maggioranza di due terzi nelle due Aule.

Se non si dovesse raggiungere la maggioranza di due terzi in entrambe le aule, si andrà al referendum confermativo portando così la riforma all'attenzione dei cittadini. Uno scenario che si auspicano la maggior parte dei magistrati che, negli scorsi mesi, hanno bocciato il testo definendolo pericoloso per l'esercizio delle proprie funzioni.

La riforma prevede la separazione delle carriere, la divisione del Consiglio Superiore della Magistratura e l'istituzione di un'Alta Corte che possa vigilare sull'operato dei giudici. Nei prossimi giorni, come annunciato dal presidente dell'Anm Giuseppe Santalucia, potrebbe essere indetto uno sciopero della magistratura.

Commento di Buongiorno (Lega): "Bisogna essere contenti"

La prima approvazione incassata dalla riforma alla Camera deve essere motivo di felicità per Giulia Buongiorno, deputata della Lega e avvocato di Salvini nel caso Open Arms conclusosi un mese fa. L'esponente del Carroccio spiega che per una persona che entra in un'aula di giustizia è importante sapere di avere davanti a sè un giudice indipendente:

virgolette
Non deve essere distratto da amicizie, raccomandazioni e non pensa alla corrente politica del suo collega pm. L'indipendenza è la base della giustizia

La separazione delle carriere è probabilmente la parte più discussa della riforma della giustizia. Buongiorno spiega che non è possibile risolvere tutte le inefficienze della giustizia italiana con una sola riforma e che, dopo l'approvazione di questa, ne arriveranno altre. La deputata leghista sottolinea poi come sia necessario velocizzare i tempi dei processi.

Il testo serve a correggere la Costituzione, spiega Buongiorno rispondendo a una domanda sulle recenti polemiche avanzate dall'Assocazione nazionale magistrati:

virgolette
Si tratta di una correzione alla Costituzione, farà tutti i passaggi necessari. Non credo si andrà a referendum.

Della Vedova (+Europa): "Pannella voleva questa riforma"

C'è chi dice che la riforma della giustizia è fatta "nel nome di Berlusconi" ma non tutti sono dello stesso avviso. Il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova ha detto che le istanze contenute nel testo, votato anche dal suo partito nella giornata di ieri, venivano portate avanti anche dal fondatore dei Radicali Marco Pannella.

Della Vedova spiega che prima che lo storico militante radicale si batteva per la separazione delle carriere, presentando addirittura alcune mozioni in Parlamento. Già dalla seconda metà degli anni '80, Pannella chiedeva una riforma liberale della giustizia - conclude Della Vedova:

virgolette
 Si tratta di qualcosa di liberale e radicale

 

Punti salienti dell'articolo

  1. Approvazione preliminare della riforma: Il 16 gennaio 2025, la Camera dei deputati ha approvato la riforma della giustizia con 174 voti favorevoli, 92 contrari e 5 astenuti. La riforma, sostenuta dalla maggioranza e alcuni esponenti dell'opposizione, dovrà passare attraverso ulteriori approvazioni e potrebbe essere sottoposta a referendum se non si raggiunge la maggioranza di due terzi.

  2. Contenuti principali della riforma: La riforma prevede la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, la riorganizzazione del Consiglio Superiore della Magistratura e l'istituzione di un'Alta Corte per vigilare sull'operato dei giudici. La riforma mira a correggere le inefficienze del sistema giuridico, ma potrebbe incontrare opposizione da parte della magistratura.

  3. Reazioni politiche: Giulia Buongiorno (Lega) e Benedetto Della Vedova (+Europa) hanno espresso supporto per la separazione delle carriere, sottolineando che la riforma riflette ideali di indipendenza e giustizia liberale, in linea con le posizioni storiche di Marco Pannella, leader dei Radicali. Tuttavia, non mancano perplessità, in particolare da parte di Italia Viva riguardo al sistema di sorteggio per i componenti del CSM.

 

 

AUTORE
foto autore
Francesco Fatone
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE