Il calciomercato invernale ha già dato le prime soddisfazioni al Milan, che si è preso la semifinale di Coppa Italia con qualità e prepotenza agonistica. Non che tutto sia cominciato con i nuovi arrivati, visto che la vittoria conquistata ai danni della Roma porta anche la firma di uno che ormai sembra quasi di casa a Milanello. La notte di San Siro si è illuminata nel segno di Tammy Abraham, giocatore che di fatto è ancora di proprietà dei giallorossi.
Una doppietta letale dell'attaccante inglese, che ha sfruttato due regali perfetti di Theo Hernandez nel corso del primo tempo. Alla Roma poi non è bastata la reazione di Dovbyk, autore del momentaneo 2-1 pochi minuti prima dell'ingresso di nuovi volti di casa milanista.
Conceiçao al 59' ha gettato nella mischia Joao Felix e Gimenez, due elementi che hanno innalzato a priori il tasso tecnico della rosa milanista. Ma dalle grandi aspettative si doveva passare ben presto ai fatti, che in effetti si sono concretizzati al settantunesimo minuto. Joao Felix e Gimenez si sono quasi invertiti i ruoli, visto che l'assist è arrivato dal messicano ed il gol dal portoghese.
Gimenez ha bucato la difesa romanista con un filtrante da trequartista, aprendo uno spazio troppo ghiotto a Joao Felix che si è bevuto Svilar con un pallonetto d'alta scuola. Solo quest'azione può bastare come prova del fatto che il livello, guardando al Milan, si è alzato vertiginosamente.
Conceiçao si è preso nuovamente il lusso di lasciare ancora in panchina uno come Rafael Leao, subentrato un minuto prima del terzo gol milanista al posto di Jimenz. Il tecnico portoghese però ha anche avuto il coraggio e la possibilità di togliere dal campo uno come Pulisic in una fase clou del match. Una scelta che, qualche settimana fa, forse non sarebbe stata presa così alla leggera.
Ma Conceiçao ha preso questa decisione perché adesso la qualità del reparto avanzato milanista è totalmente diversa. Pulisic è stato rimpiazzato da un talento indiscutibile come Joao Felix, che dopo un lussuoso e impegnativo giro dell'Europa ha intenzione di risolvere una crisi d'identità sportiva complessa. Al Chelsea non c'era spazio per lui, proprio come per Pulisic qualche tempo fa.
Ma il portoghese in uno scampolo di mezz'ora ha ricordato a tutto San Siro perché mezza Europa lo seguiva e lo desiderava. E adesso Joao vuole tornare effettivamente Felix, ritagliandosi un spazio da protagonista a Milano. Questa è praticamente la stessa intenzione di Gimenez, che non ha segnato ma ha comunque portato a casa un bonus alla prima alla Scala del Calcio.
Un ottimo impatto per El Bebote, che ha infiammato San Siro già con uno scatto palla al piede. Sembra già entrato nel cuore dei milanisti, come se vestisse il rossonero da anni. Per non parlare poi di Walker, scaricato dal Manchester City e subito integrato nelle logiche tattiche rossonere. Un derby da incorniciare e una gara contro la Roma in crescendo, nonostante qualche pecca nel primo tempo.
Del resto la perfezione non esiste, ma il Milan punta almeno ad avvicinarsi. Non c'è stato modo di vedere in azione Bondo, al contrario di Sottil che si è preso il primo abbraccio del popolo milanista. Un catino caloroso San Siro, che attende la risalita del Milan e che sa perfettamente che questo mercato può essere la chiave di lettura corretta.
Di talenti ne sono arrivati, di qualità pure, ingredienti perfetti per la ricetta di Conceiçao. E in mezzo ci vanno anche dei giocatori completamente rivalutati dall'allenatore lusitano, che ha preteso e ottenuto dei rinforzi degni della squadra che allena. Conceiçao però ha predicato anche cautela soprattutto sulle uscite, bloccando di fatto le partenze di Tomori e Pavlovic.
Da calciatori con la valigia in mano, i due centrali sono tornati praticamente al centro del mondo Milan nell'arco di qualche settimana: tutto grazie alle fiducia di Conceiçao e soprattutto a delle prestazioni canoniche, che rendono questa coppia di difensori un punto a netto favore del Milan.
Il Diavolo si è rinvigorito, è quasi entusiasmato, ma non deve perdere affatto il lume della ragione. La qualità fa bene, ma occhio a sperperarla. Il Milan adesso sa che in semifinale di Coppa Italia pescherà una tra Inter e Lazio ma è intenzionato ad andare fino in fondo alla competizione, dove la vittoria manca addirittura dal 2003. Il Milan però sa anche che deve risalire la classifica di Serie A e avvicinarsi al quarto posto, la porta d'accesso alla prossima Champions League.
A meno che chiaramente il Diavolo non riesca ad imporsi nella principale competizione europea per club, oggi più una suggestione che uno scenario realistico. Conceiçao nemmeno ci pensa adesso, visto che ha troppe cose da risistemare e portare a casa. Ma un pizzico di puro sogno, unito ad una rosa oggi più competitiva, forse può rendere tutto più interessante.