Tutto è pronto per l’attesissimo debutto di Sanremo 2025. Il sipario sta per alzarsi sulla 75ª edizione del Festival, che da martedì 11 a sabato 15 febbraio terrà milioni di italiani incollati allo schermo. Quest’anno segna anche il ritorno di Carlo Conti alla guida dell’evento, sia come conduttore che come direttore artistico, riprendendo il timone dopo i quattro anni in cui Amadeus ha rivoluzionato la manifestazione, rendendola un appuntamento imperdibile per i giovani e un fenomeno virale sui social e sulle piattaforme di streaming. Tra artisti in gara, indiscrezioni, ospiti d’eccezione e co-conduttori di spicco, lo spettacolo offrirà qualcosa per tutti i gusti, riaffermandosi come il cuore pulsante della musica italiana.
Ma Sanremo non è solo musica: è anche una macchina economica potentissima. Quest’anno, secondo le stime di EY, il Festival genererà un impatto economico record pari a 245,1 milioni di euro, superando di quaranta milioni il risultato del 2024. Si parla di un valore aggiunto di 97,9 milioni e della creazione di ben 1.459 nuovi posti di lavoro.
Per quanto riguarda le spese, non ci sono dati ufficiali, dato che la Rai non divulga cifre precise, ma secondo EY l’edizione 2025 è costata all’emittente circa 20 milioni di euro, due in più rispetto ai 18 del 2024 e tre in più rispetto al 2023. Questa somma copre ogni aspetto organizzativo, dall’affitto del Teatro Ariston (stimato in 1,6 milioni di euro) agli stipendi del personale, fino ai costi legati ai diritti del marchio “Festival della Canzone Italiana”. Un investimento consistente, ma più che giustificato dal ritorno economico, tra pubblicità e ricavi complessivi, per quello che è ormai un vero e proprio evento culturale.
Tra le spese più significative spiccano il compenso di Carlo Conti, le retribuzioni dei co-conduttori e degli ospiti speciali, nonché i rimborsi per i cantanti in gara. Stando alle previsioni, Conti dovrebbe percepire circa 500mila euro, cifra che comprende sia la conduzione delle cinque serate sia tutto il lavoro di preparazione svolto nei mesi precedenti come direttore artistico. Un importo in linea con quello ricevuto da Amadeus nelle edizioni precedenti.
Il gruppo dei co-conduttori comprende nomi di spicco come Antonella Clerici, Gerry Scotti, Bianca Balti, Cristiano Malgioglio, Nino Frassica, Elettra Lamborghini, Miriam Leone, Katia Follesa, Geppi Cucciari, Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan. È già noto che Gerry Scotti ha deciso di rinunciare al compenso, mentre per gli altri si stima una retribuzione tra i 20 e i 40mila euro ciascuno. Il cachet degli ospiti internazionali e dei super-ospiti che saliranno sul palco, come Jovanotti e Damiano David, resta invece riservato, ma si ipotizza che oscilli tra i 50 e i 100mila euro.
Infine, per quanto riguarda gli artisti in gara, non percepiscono un compenso diretto, ma ricevono rimborsi spese, che nel 2025, secondo Il Sole 24 Ore, sono stati aumentati da 55mila a 62mila euro. Nel caso delle band, a questa cifra si aggiungono 3mila euro extra per ogni componente.
Per la serata cover, in programma venerdì 14 febbraio, la Rai prevede ulteriori rimborsi: 3mila euro per un ospite solista e 5mila per un gruppo. Inoltre, secondo il quotidiano economico milanese, le case discografiche investono tra i 100mila e i 150mila euro per ogni artista in gara, contribuendo così al successo della manifestazione.
Il record da superare è quello stabilito da Sanremo 2024, che ha generato 60 milioni di euro grazie a una raccolta pubblicitaria straordinaria. E, stando ai dati attuali, sembra che quest’anno l’obiettivo sia già stato raggiunto. Infatti, tra sponsorizzazioni e pubblicità, la Rai avrebbe già accumulato 67 milioni di euro. Questo importo è quasi il doppio rispetto al 2020 (37-38 milioni) e superiore anche ai ricavi ottenuti nel 2021 (40 milioni), 2022 (42 milioni) e 2023 (50 milioni). Una cifra che rappresenta un importante supporto per il bilancio della Rai, che sta attraversando un periodo difficile sul fronte degli ascolti.
Il grande successo in termini di ascolti, che ha portato l’ultima edizione a una media del 66% di share, ha permesso alla Rai di aumentare ulteriormente i prezzi della pubblicità, con un incremento medio del 7%. A questi risultati contribuiscono anche le attività che si svolgono al di fuori del Teatro Ariston, con iniziative che coinvolgono tutta la città.
Non possiamo dimenticare l’enorme ricaduta economica che il Festival genera. Secondo le stime di EY, l’impatto economico di Sanremo 2025 sarà di 245,1 milioni di euro, con un valore aggiunto di 97,9 milioni e la creazione di 1.459 posti di lavoro. Un aumento significativo rispetto ai circa 205 milioni registrati nell’edizione 2024.
Nel dettaglio, gli investimenti per l’organizzazione hanno prodotto un impatto economico diretto di 20 milioni di euro, a cui si aggiungono un impatto indiretto di 20,3 milioni e un indotto di 7,6 milioni, per un totale di 47,9 milioni. L’attività degli spettatori e dei professionisti presenti al Festival contribuisce con 25 milioni, generando un valore aggiunto di 11,5 milioni e creando circa 220 posti di lavoro.
Le spese pubblicitarie e degli sponsor, che sono state rese note, avranno un impatto economico complessivo di 172 milioni, con un valore aggiunto di 67 milioni e la creazione di 910 posti di lavoro.