La Russia ha rilasciato Marc Fogel, insegnante americano detenuto per oltre tre anni con l’accusa di traffico di droga. Il suo ritorno negli Stati Uniti è stato reso possibile grazie all’intervento della squadra di Donald Trump, che ha accolto Fogel alla Casa Bianca dopo la sua liberazione. Il caso riaccende il dibattito sugli americani detenuti in Russia e sul futuro delle relazioni tra due paesi.
L’insegnante americano Marc Fogel è stato rilasciato e rimpatriato dopo essere stato detenuto per oltre tre anni in Russia. La liberazione di Fogel è stata facilitata dalla squadra di Donald Trump, dall’inviato speciale in Medio Oriente, Steve Witkoff, e da altri consiglieri. Il presidente stesso lo ha accolto alla Casa Bianca.
"When I saw [Marc Fogel's] mother at a rally, she said, 'If you win, will you get my son out?' I promised her—she’s 95 years old—and I said, 'We’ll get him out,' and we got him out pretty quickly." –President Donald J. Trump ???????? pic.twitter.com/jQ681LMxgD
— President Donald J. Trump (@POTUS) February 12, 2025
Washington non ha rilasciato maggiori dichiarazioni sullo “scambio”. Tuttavia, si tratta di un importante sviluppo diplomatico. Trump ha commentato la liberazione di Fogel definendola uno scambio "molto equo, molto ragionevole, non come gli accordi che hai visto nel corso degli anni".
Il Dipartimento della Giustizia statunitense riteneva che Fogel fosse ingiustamente detenuto. Trump ha inoltre affermato che un altro cittadino americano dovrebbe essere rilasciato, facendo riferimento ad altri due nomi ritenuti ingiustamente detenuti. Il primo è il 73enne Stephen Hubbard, condannato a sei anni e dieci mesi di prigione con l'accusa di aver combattuto come mercenario per l'Ucraina. La seconda è Ksenia Karelina, ballerina amatoriale con doppia cittadinanza russo-statunitense, condannata a 12 anni di reclusione nel 2024.
I nomi di Fogel e Karelina non erano stati inseriti negli scambi di prigionieri avvenuti nel 2024, che hanno portato alla liberazione di diverse figure, tra cui i giornalisti Evan Gershkovich e Alsu Kurmasheva e l’attivista politico Vladimir Kara-Murza.
Fogel, originario della Pennsylvania, ha lavorato per quasi un decennio come professore di storia presso una scuola anglo-americana nella capitale russa, Mosca. È stato arrestato nel 2021 all’aeroporto della città dopo essere entrato nel paese con della cannabis prescritta per motivi medici. Secondo quanto riportato, la utilizzava per trattare un mal di schiena cronico.
Nel 2022 è stato dichiarato colpevole di "traffico di droga su larga scala" ai sensi della legge russa, che non riconosce l'uso della marijuana a scopo medico. È stato condannato a 14 anni di carcere di massima sicurezza in Russia.
I funzionari statunitensi hanno sollevato preoccupazioni sulla severità della pena inflitta a Fogel. I suoi familiari, preoccupati per le sue condizioni di salute, avevano inoltre criticato l’amministrazione Biden per non aver dato priorità al suo caso.
Donald Trump si è posto l’ambizioso obiettivo di porre fine alla guerra in Ucraina in tempi brevi, il che significherebbe portare al tavolo dei negoziati sia Kiev che Mosca dopo tre anni di conflitto. Questo ha sollevato domande sul fatto che la liberazione di Marc Fogel possa influenzare i futuri contatti tra Russia e Stati Uniti, anche se il suo rilascio e la fine della guerra non sono direttamente collegati.
Il presidente statunitense ha affermato che "c'è buona volontà in termini di guerra" ed ha inoltre elogiato Putin per il suo ruolo, definendo il rilascio di Fogel "una dimostrazione di buona fede da parte dei russi e un segno che ci stiamo muovendo nella giusta direzione per porre fine alla brutale e terribile guerra in Ucraina".
American teacher Marc Fogel says Vladimir Putin was "very generous and statesmanlike in granting me a pardon."
— ABC News Live (@ABCNewsLive) February 12, 2025
Pres. Trump added that the terms of Fogel's release from Russia were "very fair." https://t.co/yOpRSPRGkW pic.twitter.com/Aniqx5Uk2O
Oltre a questo importante passo diplomatico tra i due paesi, Trump ha più volte ribadito di avere buone relazioni con il leader russo. Si attende la rivelazione del suo piano nelle prossime settimane. Nel frattempo, l’inviato di Trump in Ucraina e in Russia, Keith Kellogg, e il vicepresidente JD Vance parteciperanno alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, dove la guerra in Ucraina sarà al centro del dibattito.
Con la guerra in Ucraina ancora in corso e il futuro della diplomazia statunitense legato alla strategia di Trump, i prossimi sviluppi saranno cruciali per determinare se il caso Fogel possa davvero tradursi in un primo passo verso un riavvicinamento tra le due potenze.