21 Feb, 2025 - 12:21

Bimba sbranata da un pitbull ad Acerra, il padre positivo all'hashish: indagato per omicidio colposo

Bimba sbranata da un pitbull ad Acerra, il padre positivo all'hashish: indagato per omicidio colposo

È stato iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio colposo il padre della bimba di soli nove mesi morta a causa delle ferite riportate dopo essere stata attaccata dal pitbull di famiglia ad Acerra (Napoli)

In seguito ai primi accertamenti, è emerso che l'uomo, 25 anni, sarebbe stato sotto l'effetto di hashish. Questa, forse, la causa del profondo sonno che, stando alla sua versione, gli avrebbe impedito di accorgersi di quanto stava accadendo a pochi passi da lui. 

Bimba sbranata da un pitbull ad Acerra, indagato il padre

I fatti risalgono alla notte tra sabato 15 e domenica 16 febbraio. A dare l'allarme è stato proprio il 25enne, Vincenzo L., che in un primo momento ha riferito agli inquirenti di essere stato attaccato, insieme alla figlia Giulia, da un cane randagio in strada. 

Una versione poi cambiata dall'uomo, che ha iniziato a sostenere di aver trovato la piccola in una pozza di sangue sul pavimento vicino al letto matrimoniale di casa, dove l'aveva adagiata al suo fianco. Secondo la sua ricostruzione, la bimba sarebbe stata aggredita dal suo pitbull - risultato privo di microchip e quindi non registrato all'anagrafe canina - mentre dormiva.

Lui non si sarebbe accorto di nulla: né dei versi del cane né delle urla della figlia. Inutile, al suo risveglio, la corsa in ospedale: quando sono arrivati al pronto soccorso, le condizioni della bambina erano così gravi che i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. 

L'uomo risultato positivo all'uso di cannabinoidi

Come riportato da Il Mattino, l'uomo sarebbe risultato positivo al test sui cannabinoidi (e negativo a quello su cocaina, alcol e oppiacei). È possibile, dunque, che prima di mettersi a dormire, avesse fatto uso di hashish, per poi crollare in un sonno profondo

Il suo nome è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo e omessa custodia e vigilanza dell'animale. Un atto dovuto, per fugare ogni dubbio sulla tragedia, che ad Acerra e non solo ha sconvolto tutti. 

Fondamentale sarà l'autopsia disposta sul corpicino della piccola vittima, ma anche l'analisi delle telecamere di videosorveglianza dell'area, che dovrà chiarire se l'uomo fosse effettivamente all'interno dell'abitazione.

Il cane responsabile, insieme all'altro che la famiglia teneva in casa, un meticcio, è stato intanto portato in un canile convenzionato con l'Asl Napoli 2, a Frattaminore. I veterinari hanno prelevato dei campioni dalla sua mandibola per isolare eventuali tracce di residui umani. Prime indiscrezioni - da verificare -parlano del mancato ritrovamento di sostanze organiche riconducibili alla bimba. 

"La tragedia annunciata" mentre la madre non era in casa

Quando Giulia è stata aggredita, la madre, Angela C., di 22 anni, non era in casa: si trovava nella pizzeria dove lavora come cameriera. Vincenzo, invece, fa il barista in un frequentato distributore di carburanti. "Brave persone", secondo i conoscenti, che, però, "hanno sottovalutato il pericolo".

C'è chi parla di "tragedia annunciata": sembra che il pitbull avesse già dato problemi. "Era diventato molto pericoloso, ma nessuno ha fatto niente", hanno detto i vicini di casa. "La scorsa estate era scappato e aveva aggredito un cagnolino portato a spasso da una dog sitter".

La testimonianza della dog sitter. Video del 16 febbraio 2025 del quotidiano "La Repubblica".

La casa di famiglia, al primo piano di un alloggio popolare del rione Ice Snei, è stata posta sotto sequestro. Si attendono ora sviluppi.

Si riapre il dibattito sulla pericolosità di alcune razze canine

La morte della piccola ne riporta alla mente moltre altre. Nemmeno un anno fa, a Salerno, un bimbo di 13 mesi perse la vita proprio come lei: sbranato dai due pitbull della vicina della zia mentre giocava in cortile. Per questo, sui social, tanti chiedono una maggiore regolamentazione riguardo alla detenzione di cani considerati pericolosi. 

Ad esprimersi sulla questione è stato anche il professor Matteo Bassetti, che su X, facendo riferimento agli "sconcertanti fatti" di Acerra, ha scritto: "Non sono un esperto, ma amo i cani e penso che sul tema occorra intervenire con urgenza".

Cosa sappiamo finora sul caso di Acerra

  • Tragedia ad Acerra: una bimba di nove mesi è morta dopo essere stata aggredita dal pitbull di famiglia, mentre il padre, Vincenzo L., dormiva accanto a lei. L'uomo, che non si sarebbe accorto di nulla, è ora indagato per omicidio colposo.
  • Indagini e testimonianze: il cane responsabile, privo di microchip, è stato prelevato dalla Asl competente insieme all'altro cane della famiglia e portato in un canile. I vicini hanno riferito che aveva già mostrato comportamenti pericolosi, ma nessuno aveva preso provvedimenti.
  • Riflessioni e dibattito: mentre le indagini proseguono per far luce sull'accaduto, si riapre il dibattito sulla pericolosità di alcune razze canine, con richieste di una maggiore regolamentazione. Anche il professor Bassetti ha espresso la sua opinione sulla questione. 

Ecco il parere dell'esperta Ilaria Ciccarelli

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Sara D'Aversa
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