18 Feb, 2025 - 15:05

Dopo Marina Berlusconi, Forza Italia voterà sì al referendum sulla cittadinanza?

Dopo Marina Berlusconi, Forza Italia voterà sì al referendum sulla cittadinanza?

Ora che Marina Berlusconi è scesa nuovamente in campo schierandosi a favore di una legge sulla cittadinanza più easy, Forza Italia si schiererà per il sì in occasione del prossimo referendum?

La domanda è del tutto legittima. E, provocatoriamente, l'ha avanzata il segretario di Più Europa Riccardo Magi sullo stesso giornale che ieri ha lungamente intervistato la primogenita del Cavaliere, Il Foglio.

Il tutto mentre la Fondazione Iniziative e Studi sulla Multietnicità (Isme) ha presentato il suo trentesimo rapporto da cui si evince, tra l'altro, che gli sbarchi, nel 2024, sono calati di ben il 58% rispetto al 2023 e che l'immigrazione è vista come una opportunità dal 48% degli italiani.

Cittadinanza, con Marina Berlusconi Forza Italia a favore di una nuova legge?

Certo, ora l'attenzione è tutta puntata su quali effetti concreti avranno le parole di Marina Berlusconi sul partito fondato dal padre. In materia di diritti civili, la presidente di Fininvest e del gruppo Arnoldo Mondadori ha parlato ancora una volta chiaro:

virgolette
Sull'argomento della cittadinanza per chi nasce in Italia penso che serva molta gradualità: posizioni troppo drastiche e ideologiche non fanno che generare eccessi in senso opposto. Servono piccoli passi in avanti, con l'obiettivo di un'integrazione ragionevole, senza pretendere di cambiare il mondo nello spazio di una notte

Ora: se passasse il referendum indetto sulla cittadinanza, se, vale a dire, si abrogasse l'attuale legge in vigore, automaticamente non si farebbe altro che tornare alla legge precedente, quella che prevede tempi dimezzati per il raggiungimento dello status di cittadino italiano.

Questo, per Forza Italia, potrebbe essere "un piccolo passo in avanti" come auspicato da Marina B. in attesa di una riforma strutturale all'insegna, magari, dello ius scholae? 

La provocazione di Riccardo Magi

A chiederselo, evidentemente, è stato colui il quale fin dal principio, da quando il tema della cittadinanza è tornato d'attualità, la scorsa estate proprio grazie a Forza Italia, non ha mai creduto che il partito di Tajani sarebbe stato in grado di avanzare autonomamente una proposta di legge e portarla in porto con alleati molto reticenti come Lega e Fratelli d'Italia e ha mosso i primi passi affinché la partita passasse per il referendum: Riccado Magi.

Il segretario di Più Europa, così, dopo le parole di Marina Berlusconi, ha avuto la possibilità di rilanciare:

virgolette
Sottoscrivo appieno l'affermazione che quella dei diritti non è questione di destra o di sinistra, ma di civiltà e della civiltà occidentale. E allora, il referendum sulla cittadinanza che si terrà nella prossima primavera è un'ottima occasione per fermare il pendolo delle sterili e ossessive polarizzazioni proprio perché, come auspicato da Marina Berlusconi, affronta il tema della cittadinanza con gradualità e con pragmatismo dando una risposta di buon senso a tantissime persone che vivono regolarmente in Italia contribuendo alla vita sociale, economica, culturale del Paese, senza però essere pienamente riconosciute a causa di una legge vecchia e ingiusta

Il messaggio in bottiglia, quindi, è questo:

virgolette
Auspichiamo di avere il sì di Marina Berrlusconi a sostegno di questa battaglia di civiltà

Quanti stranieri ci sono in Italia? Il rapporto Ismu

La discussione sulla cittadinanza riaccesa da Marina Berlusconi e ripresa, tra gli altri, da Riccardo Magi in vista del referendum, arriva nelle stesse ore in cui è stato presentato il rapporto della Fondazione Ismu che analizza l'andamento dei flussi migratori in Italia.

Ci sono, quindi, numeri aggiornati sul fenomeno: al primo gennaio 2024, gli stranieri in Italia sono 5 milioni e 755 mila, in calo dello 0,3% rispetto al 2023. 

In generale, si sono contati meno arrivi, più cittadinanze e più residenze.

Gli sbarchi, nel 2024, si sono ridotti del 58% rispetto ai dodici mesi precedenti. E comunque, il nostro Paese attrae più per motivi di ricongiungimento familiare che per ragioni lavorative.

Cala anche la percentuale degli irregolari (al 5,6%) mentre aumenta il numero di coloro che decidono di restare in Italia: in 5 milioni e 254 mila hanno ottenuto la residenza e dal 2011 al 2023 sono state circa 1 milione e 700 mila le persone che hanno acquisito la cittadinanza (il 25,1% in Lombardia, il 12,6% in Emilia Romagna e l'11,6% in Veneto). Solo nel 2023, ci sono stati 214 mila nuovi cittadini italiani (il 92% erano non comunitari). 

E comunque, proprio in occasione del Rapporto Ismu, Mariagrazia Santagati, docente di sociologia presso la Cattolica di Milano, ha messo in evidenza che l'11,2% degli studenti è straniero, ma che tra i minori stranieri non accompagnati solo uno su cinque va a scuola, per questo l'inclusione non può non passare che attraverso quest'istituzione.

In ogni caso, avviso a tutti i naviganti: secondo sempre il rapporto Ismu, l'emergenza migratoria non è esattamente in cima ai pensieri degli italiani, anzi: il 48% crede che gli stranieri portino un contributo positivo al nostro Paese. 

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Giovanni Santaniello
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