Chi pensava che Augusta Montaruli avrebbe pagato caro il suo bau bau nel corso della puntata di inizio febbraio di Tagadà nel corso della quale, per ribattere al deputato Pd Marco Furfaro, ha pensato bene di mettersi ad abbaiare, ha sbagliato.
E ha sbagliato chi ha pensato che Marco Furfaro, dopo aver portato la parlamentare leghista a imitare un cane azzerandone tutti gli argomenti, tornasse tra le seconde scelte (televisive e non) dei dem.
Insomma: nel teatrino della politica italiana, il bau bau paga. Sia sul conto di chi l'ha fatto sia a credito di chi l'ha subito. In tv, evidentemente, vale solo una regola: non passare inosservati.
Come minimo, quando è terminata la puntata di Tagadà nella quale si era messa ad abbaiare, si credeva che la deputata di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli fosse messa in panchina dallo staff comunicazione di Fratelli d'Italia, se non proprio dalle sorelle d'Italia in persona. E che, tutto sommato, Marco Furfaro tornasse nelle retroguardie del Partito Democratico.
Invece, sono ormai due settimane che quel bau bau ha aperto nuovi orizzonti politici a tutti e due. La Montaruli è stata compatita dai giornali vicini al Governo. E Furfaro, ormai, è un uomo su cui il Partito Democratico di Elly Schlein conta sempre di più per la sua contronarrazione, sia sui social che in tv.
Dopo quell'esibizione canina, in molti hanno temuto per le sorti della parabola politica di Augusta Montaruli. Bene: due settimane dopo, tutti possono tirare un sospiro di sollievo. Montaruli vive e lotta assieme a noi.
I giornali amici hanno fatto a gara a farle confidare perché - poverina - davanti a una esterefatta Tiziana Panella, si era messa ad abbaiare.
Nell'edizione del 7 febbraio, ad esempio, Il Giornale avvertiva che solo "i più superficiali" potevano fermarsi al bau bau: c'era da approfondire. E lei, la diretta interessata in passato condannata per peculato nell'ambito dell'inchiesta Rimborsopoli, ha potuto girare la frittata. Il suo bau bau voleva essere un rimando al caso-Cirinnà, l'ex deputata del Pd nella cui casa di Capalbio furono trovati 24 mila euro in contanti nella cuccia del cane:
ha lamentato Montaruli. La quale è stata confermata vicecapogruppo di Fratelli d'Italia e si è sentita anche di bacchettare:
Ecco: la prossima volta, però, magari a parole
E comunque: non solo Montaruli non ha pagato pegno a livello politico, ma anche dal punto di vista della comunicazione, Fratelli d'Italia continua a fidarsi ciecamente della deputata 41enne originaria di Torino. Tant'è che da quella ormai mitica puntata di Tagadà è già tornata negli studi televisivi dei talk varie volte.
Per Torcha, poi, il suo, in fondo, non è stato altro che "il tentativo di creare una tecnica retorica"
E a Furfaro come è andata dopo quella puntata di Tagadà? Altrettanto bene, si direbbe. Tanto da attirare qualche invidia tra i colleghi del Partito Democratico, che hanno preso a chiamarlo maliziosamente "Fuffi".
Fatto sta che Elly Schlein conta sempre più sul 44enne deputato originario di Pistoia che non credeva alle proprie orecchie nel sentire abbaiare la sua avversaria.
Ormai, lo staff comunicazione dei dem l'ha eletto come uomo di sicuro affidamento in tv. Quindi, viene mandato sempre più spesso in prima fila nei talk. E, di conseguenza, il suo peso politico sta crescendo sempre di più.
A ben vedere, lo dimostra anche l'infografica del Corriere della Sera di oggi che l'ha inserito tra i dirigenti più influenti nella galassia dem e attorno all'orbita Schlein
Non male per un bau bau.