Ne fa 30 Nikola Jokic, nato nel febbraio del 1995 a Sombor in Serbia, cresciuto in un ambiente modesto che lo ha formato come persona prima che come giocatore. Chiunque lo abbia conosciuto da ragazzo aveva già notato il suo talento naturale per la pallacanestro, non solo grazie alla sua altezza, ma anche per la sua straordinaria visione di gioco.
Il serbo ha affinato le sue abilità nel KK Mega Basket, una nota squadra serba famosa per aver prodotto vari talenti nel corso della sua storia. Proprio in questo club ha affinato le sue abilità da centro, con una prerogativa che appartiene solo a lui: quella di mutare velocemente ruolo e muoversi come playmaker.
Più di dieci anni fa è stato selezionato da uno dei club più importanti della NBA, i Denver Nuggets, una scelta che inizialmente è stata sottovalutata da molti, ma che col senno di poi si sarebbe rivelata una delle più fortunate nella storia recente della lega di basket americana.
Tra i momenti più memorabili della carriera di Nikola Jokic ce n'è uno in particolare, che risale al 2023, quando ha guidato i Denver Nuggets alla conquista del loro primo titolo NBA: durante i playoff il serbo ha messo in mostra ogni caratteristica che contraddistingue il campione nei momenti del bisogno. I punti segnati da "Joker" sono stati pesanti e, in più, il numero uno al mondo ha distribuito assist cruciali.
Non a caso è stato nominato MVP delle Finals, un riconoscimento che non ha fatto altro che coronare il suo percorso di crescita e la sua fantastica carriera. Il suo stile di gioco, caratterizzato da un mix di abilità di passaggio, tiro e visione sul campo, lo ha reso un centro rivoluzionario.
Jokic è uno dei giocatori ad aver registrato sul terreno di gioco più triple doppie: nel 2023 ha superato il traguardo delle 100 triple doppie in carriera, un'impresa che raramente è stata raggiunta da giocatori del suo ruolo. Oltre ai premi individuali, è stato selezionato più volte per l'All-Star Game, consolidando il suo status di giocatore più forte del campionato.
Come è accaduto anche ad altre leggende del basket come Michael Jordan e LeBron James, nemmeno Jokic è riuscito a vincere da solo quando i compagni non erano all'altezza della situazione. A questo si è aggiunto il fallimento olimpico con la sua nazionale, la Serbia, nonostante prestazioni individuali di altissimo livello.
Nonostante queste battute d'arresto, se così possono definirsi, Jokic resta ancora il miglior giocatore di basket attualmente sulla faccia della terra, capace di deliziare il pubblico della NBA. Il suo spirito competitivo è unico al mondo e ha tutte le carte in regola per aggiudicarsi una quarta statuetta di MVP.
Ora, con il traguardo dei 30 anni, il serbo guarda al futuro con entusiasmo, pronto a scrivere nuovi capitoli di una carriera leggendaria.
Se si dovesse parlare solo di una leadership silenziosa, il primo paragone che salta alla mente è con un pilastro come Tim Duncan, uno dei giocatori più forti dei San Antonio Spurs e, soprattutto, uno dei migliori power forward della storia. Come Duncan, anche Jokic è stato più volte capace di guidare i suoi con prestazioni eccellenti.
Entrambi condividono un approccio umile, che permette e ha permesso a entrambi di elevare anche il livello delle squadre in cui giocano. Con tre MVP in quattro anni e un titolo NBA conquistato nel 2023, Jokic può già essere considerato come uno dei giocatori più importanti della storia di tutta la NBA.