19 Feb, 2025 - 13:09

Omicidio di Campi Bisenzio, cos'è successo davvero? "Maati Moubakir scambiato per un'altra persona"

Omicidio di Campi Bisenzio, cos'è successo davvero? "Maati Moubakir scambiato per un'altra persona"

Ci sarebbe un tragico scambio di persona dietro la morte di Maati Moubakir, il ragazzo di appena 17 anni ucciso a Campi Bisenzio, nel Fiorentino, lo scorso 29 dicembre. A farlo sapere è stata la Procura che sta indagando sul caso. Secondo gli inquirenti, il ragazzo di Certaldo sarebbe stato aggredito perché confuso con il ladro di una sigaretta elettronica in discoteca.

Cos'è successo davvero a Maati Moubakir, ucciso a Campi Bisenzio

Un errore, dunque, quello costato la vita al 17enne, che il 29 dicembre, prima dell'omicidio, insieme ai suoi amici si trovava in discoteca. La ricostruzione della Procura è quella che segue. Due ragazze del gruppo, nel corso della serata, avrebbero indicato un giovane che era vicino a lui, accusandolo del furto, risalente a sei mesi prima, di una sigaretta elettronica.

Accusa a cui lo stesso avrebbe risposto sputando contro le ragazze. Ne sarebbe scaturita un'accesa lite: le due, offese, avrebbero chiamato a raccolta degli amici fuori dalla discoteca, raccontando loro ciò che era accaduto. Maati, che era estraneo ai fatti, sarebbe stato inseguito per sbaglio, venendo colpito dagli indagati prima in strada, poi accanto all'autobus raggiunto, correndo, nel tentativo di salvarsi.

Chi sono i giovani indagati per l'omicidio del 17enne

Si spiega così il motivo per cui, secondo i filmati di una telecamere di videosorveglianza dell'area, durante l'aggressione il giovane urlò: "Non ho fatto niente, non sono stato io". Si era reso conto, probabilmente, di essere il bersaglio sbagliato.

Il servizio di Valeria Papitto, mandato in onda dal Tg3 il 12 gennaio 2025. 

L'autopsia ha stabilito che fu accoltellato per diverse volte, alla schiena - mentre veniva inseguito -, e poi al sopracciglio e al torace, riportando anche una serie di escoriazioni ed ematomi dovuti al pestaggio. 

In cinque sono stati arrestati per la sua morte. Oltre al 18enne Diego Voza, che ha chiesto, attraverso i suoi legali, la revoca della misura cautelare (su cui il Riesame deve ancora decidere), anche Denis Alexander Effa Eknani, 22 anni, Denis Mehmeti, 20 anni, Ismail Arouii, 20 anni e Francesco Pratesi, 18 anni. 

Un sesto ragazzo è indagato a piede libero per la stessa ipotesi di reato: concorso in omicidio volontario aggravato dall'aver agito per futili motivi e con crudeltà per l'efferatezza dell'azione criminosa e la giovane età.

Eknani e Voza si sarebbero macchiati della prima parte dell'aggressione; l'ultima parte sarebbe stata invece messa in atto dagli altri tre ragazzi, che ora saranno chiamati a rispondere delle loro azioni.

La famiglia è in attesa di giustizia

Maati fu lasciato agonizzante sull'asfalto. All'arrivo dei soccorsi, allertati da un passante, per lui non c'era già più niente da fare. I familiari si aspettano ora giustizia. Fin da subito, avevano escluso un possibile coinvolgimento del ragazzo nel litigio scoppiato in discoteca, descrivendolo come "una persona perbene, che non ha mai fatto del male a nessuno" e lanciando un appello a chiunque avesse visto qualcosa di farsi avanti.

"Mettiamoci tutti una mano sulla coscienza", le parole della madre, Silvia, riportate da La Nazione. "Questo è il fallimento della società, dell'umanità [...]. La mia missione ora è avere giustizia per il mio figliolo". Al momento della sua morte, Maati aveva lasciato gli studi, iniziando a frequentare alcuni corsi di formazione per l'avviamento al lavoro come addetto alle vendite.

In passato, aveva giocato a calcio nelle giovanili del Certaldo e al Gambassi Terme. Aveva ancora tutta la vita davanti. Come Thomas Bricca, ucciso a 19 anni ad Alatri, nel Frusinate, da Roberto e Mattia Toson, che avrebbero voluto colpire, in realtà, l'amico marocchino, con cui avevano avuto dei dissapori nelle settimane precedenti. A tradirlo, il giubbotto bianco che indossava, simile a quello del vero bersaglio. 

Una breve ricostruzione del caso

  • Uno scambio di persona: Maati Moubakir, 17 anni, è stato ucciso a Campi Bisenzio lo scorso 29 dicembre. Secondo la Procura, fu scambiato per un giovane accusato di aver rubato una sigaretta elettronica in discoteca, venendo inseguito e colpito mortalmente. 
  • Indagini e arresti: cinque giovani sono stati arrestati con l'accusa di concorso in omicidio volontario pluriaggravato, mentre un sesto ragazzo è indagato a piede libero.
  • Il dolore della famiglia e la ricerca di giustizia: la famiglia di Maati è in attesa di giustizia. La madre, in un appello pubblico, ha espresso il suo dolore per l'accaduto, denunciando il "fallimento della società" nel proteggere i giovani.
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Sara D'Aversa
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