07 Mar, 2025 - 20:13

Gigi D'Alessio e la Camorra: ecco come ha respinto ogni accusa sugli show ai matrimoni

Gigi D'Alessio e la Camorra: ecco come ha respinto ogni accusa sugli show ai matrimoni

Gigi D'Alessio, cantautore napoletano di fama nazionale, si è trovato in passato al centro di polemiche riguardanti presunti legami con la criminalità organizzata, in particolare con la Camorra. Le accuse, spesso legate alla sua partecipazione a matrimoni e feste private in contesti considerati vicini ad ambienti malavitosi, sono state sempre prontamente respinte dal diretto interessato che è sempre risultato estraneo ai fatti dopo le verifiche dei magistrati.

Gigi D'Alessio: "Mai nessun rapporto con la Camorra"

Le prime contestazioni risalgono a diversi anni fa, quando alcune testate giornalistiche e trasmissioni televisive iniziarono a sollevare dubbi sulla natura di alcuni eventi privati in cui il cantante si era esibito. In particolare, l'attenzione si concentrò su matrimoni celebrati in Campania, dove la presenza di personaggi legati alla camorra era ritenuta significativa.

Le accuse si basavano principalmente su due aspetti: la frequentazione di contesti potenzialmente compromessi e il compenso ricevuto per tali esibizioni. Secondo alcuni, D'Alessio avrebbe dovuto essere consapevole della natura illecita di tali eventi e, di conseguenza, avrebbe contribuito a legittimare la presenza della criminalità organizzata.

Gigi D'Alessio ha sempre respinto con fermezza ogni accusa, definendole infamanti e lesive della sua immagine. In diverse interviste e dichiarazioni pubbliche, il cantante ha spiegato di aver partecipato a numerosi matrimoni e feste private nel corso della sua carriera, senza mai indagare sulla natura degli invitati o sulla provenienza dei fondi utilizzati per ingaggiarlo.

D'Alessio ha sottolineato di essere un artista, il cui compito è quello di intrattenere il pubblico con la sua musica. A suo dire, sarebbe impensabile chiedere a ogni committente il certificato penale o indagare sulle sue frequentazioni. Il cantante ha inoltre evidenziato il fatto che la sua presenza a un evento non implica necessariamente una condivisione di valori o un sostegno a determinate attività.

La Confessione a "Nove"

In una puntata del programma "La Confessione" su Nove, D'Alessio ha affrontato nuovamente la questione, ammettendo di essere andato a cantare ai matrimoni. Tuttavia, ha ribadito di non poter chiedere il certificato penale a chi lo ingaggiava, sottolineando l'assurdità di una simile pretesa.

virgolette
Sono andato a cantare ai matrimoni di tutti e nemmeno sapevo a volte dove andavo a cantare perché a Napoli vai a cantare dappertutto. Non è che se ti chiama qualcuno gli chiedi: ‘Chi sei? Dammi il certificato penale‘. E poi io ho paura, magari non vai a cantare e che ne sai?

Il conduttore, Peter Gomez, ha chiesto a D'Alessio cosa fosse successo quando ricevette un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa, accusa da cui è stato poi prosciolto. D'Alessio ha spiegato:

virgolette
Ero andato a cantare e c’erano delle foto. Quando sono stato dal magistrato loro avevano le loro foto, io ho portato le mie. Ho detto: ‘Questo è Clinton, questo è il Papa. Purtroppo chi nasce a Napoli va a fare i matrimoni, è un circuito che non esiste in nessun altro posto al mondo.
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