In una recente intervista nel podcast "Happy Sad Confused", Maya Thurman-Hawke ha denunciato il nuovo sistema di casting istituitosi nel mondo del cinema.
Figlia di Uma Thurman ed Ethan Hawke, Maya Thurman-Hawke è un’attrice, modella e cantante classe ‘98 diventata nota al pubblico nei panni di Robin Buckley nella terza stagione di "Stranger Things".
Benché le sue abilità attoriali siano ben note, ciò che ha particolarmente influito nella sua carriera è stata la sua attività sui social media, attraverso i quali è stata capace di creare un rapporto con il pubblico mostrando sprazzi della sua vita, tra lato personale e quello artistico, contribuendo a rafforzare la sua immagine di giovane attrice versatile e talentuosa.
Queste sono state le parole dette dalla giovane attrice. Il mondo dei social media si è legato in modo intrinseco a quello dell’intrattenimento, portando i registi e i produttori a tener in grande considerazione la popolarità online degli attori oltre che alle doti attoriali.
Una grande partecipazione sui social media può tradursi in un pubblico già consolidato, aumentando l’interesse comune per un progetto e garantendo maggiore ritorno economico.
Come è stato affermato poco prima, la scelta di attori che sono attivi sui social media e che sono riusciti a creare una community porta con sé svariati vantaggi, come la maggiore visibilità per gli artisti emergenti, marketing integrato e la possibilità di un feedback immediato.
Ciononostante, vi sono dei rischi particolarmente evidenti:
Maya Thurman-Hawke è il chiaro esempio di come le capacità attoriali siano ancorala base della recitazione. Ma come anch’essa ha cercato di mettere in luce, la visibilità digitale può rendere più celere il successo.
In un futuro non tanto lontano il connubio tra abilità e presenza online sarà sempre più importante per la scelta dei cast, trasformando in modo definitivo quella parte d’intrattenimento.
A cura di Erika Marino.