07 Apr, 2025 - 17:56

Dazi USA, Tajani svela le prossime mosse del governo: "Abbiamo una lista coi controdazi"

Dazi USA, Tajani svela le prossime mosse del governo: "Abbiamo una lista coi controdazi"

Nella tempesta commerciale che si profila fra Stati Uniti ed Europa, le voci italiane si dividono nettamente. Da una parte Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, che predica la via del dialogo e della moderazione. Dall'altra Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, che accusa il governo di immobilismo e subalternità, invocando una risposta ferma e strategica contro "l'estorsione economica" di Donald Trump.

Dazi USA, la posizione di Tajani: "Una guerra commerciale è una sciocchezza"

Al centro dello scontro ci sono le nuove tariffe statunitensi contro l'Europa, con l'imposizione di dazi su alluminio, acciaio e dal 2 aprile anche su alcune eccellenze agroalimentari. Quest'ultimo punto è quello che sembra più preoccupare Confindustria e associazioni di settore, che hanno chiesto al governo italiano di non pagare uno scotto troppo pesante nella contrapposizione UE-USA (una preoccupazione condivisa anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella).

L'Unione Europea al momento ha scelto una risposta in due parti: la prima scatterà il 15 aprile, la seconda il 15 maggio. Tra le priorità di Roma, la tutela del vino italiano, minacciato indirettamente da controdazi statunitensi. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un evento a Roma, ha chiesto una reazione ferma, da "schiena dritta", ma che non porti a una guerra commerciale giudicata stupida e controproducente.

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C'è un'unità sostanziale in Europa, voglia di dialogare, di confrontarsi, la decisione è stata quella di scongelare una lista che era ferma dal 2018 di prodotti americani sui quali aumentare i dazi. La lista è in fase di elaborazione, sarà pronta tra stasera e domani, noi abbiamo chiesto, come Italia, di non mettere alcuni prodotti che, qualora venissero importati, con un aumento dei dazi farebbero un danno ai prodotti italiani che esportiamo.

La lista dei controdazi europei quindi è quasi pronta, ma Tajani avrebbe chiesto che il whisky americano sia escluso, in modo da non suscitare una reazione opposta e contraria da parte degli Stati Uniti verso i prodotti vinicoli italiani. Secondo il vicepremier, l'Italia darà il massimo sostegno al commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic e al progetto di un mercato unico transatlantico a tasso zero.

Parla Bonelli: "Meloni scelga se stare con l'UE o con Trump"

Per Angelo Bonelli le parole di Tajani e le cautele del governo nascondono una grave mancanza di visione: "Sono stupito che la presidente Meloni continui a dire che il problema sia il Green Deal, quando la vera emergenza è l’assenza di una strategia sull’innovazione". Per il deputato di AVS, la risposta ai dazi americani non può essere lasciata alle buone intenzioni: servono decisioni chiare e strutturate.

Bonelli denuncia quindi l'impreparazione dell'esecutivo, trovatosi impreparato nonostante gli annunci noti e roboanti fatti da Trump: "Il 2 aprile era stato annunciato da tempo. Ma in due giorni sono evaporati oltre 2.000 miliardi di dollari. Altro che calma, è un’emergenza nazionale". Il rischio, secondo il deputato, è che l'Italia si trovi poi in una situazione di subalternità rispetto a Cina e Stati Uniti, che intanto investono massicciamente in innovazione e automotive.

Il leader verde rilancia quindi la necessità di un'Europa “autonoma sul piano energetico, fondata sulle rinnovabili” e capace di resistere alle estorsioni commerciali del presidente statunitense: "Trump vuole che compriamo armi e gas da lui. Noi dobbiamo rispondere investendo nella transizione ecologica e in un’industria moderna e sostenibile".

L'Europa al bivio: tra durezza e dialogo conciliante

Lo scontro tra Tajani e Bonelli fotografa due visioni contrapposte su come affrontare la crisi: una diplomatica e graduale, l'altra decisa e strutturale. Entrambe si muovono all'interno di una cornice europea che tenta faticosamente di tenere insieme compattezza, interessi nazionali e proiezione internazionale.

A rendere ancora più fragile la posizione europea è l'atteggiamento di Trump, che soffia da mesi sul fuoco del protezionismo e indica l'Unione come principale nemico commerciale. Una postura che - per Bonelli - rappresenta "il volto del trumpismo economico", già responsabile, a suo dire, del disastro argentino. E che, in assenza di una risposta forte, rischia di contagiare anche l'Europa.

Roma si muove con cautela nel gioco di equilibri tra Bruxelles e Washington. Tajani scommette sulla diplomazia e sui rapporti a livello comunitario. Bonelli chiede una svolta radicale e accusa il governo di tentennamenti. Ma con l'entrata in vigore delle prime contromisure ormai imminente, sarà il tempo a dire se la strategia attendista dell'Italia porterà a qualche risultato o se rischierà di evidenziare ulteriormente le sue già note fragilità.

I tre punti salienti dell'articolo

  • Conflitto commerciale USA-Europa: gli Stati Uniti hanno imposto dazi su acciaio, alluminio e prodotti agroalimentari europei, spingendo l’UE a preparare controdazi in due fasi (15 aprile e 15 maggio). Tajani promuove dialogo e moderazione per evitare una guerra commerciale, mentre Bonelli critica l’immobilismo del governo italiano e chiede una risposta strategica contro il protezionismo di Trump.
  • Posizioni italiane divergenti: Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, punta a tutelare l’export italiano (es. vino) escludendo prodotti come il whisky americano dai controdazi, mentre Bonelli (AVS) denuncia la subalternità del governo Meloni e invoca investimenti in innovazione e transizione ecologica per contrastare la crisi.
  • Sfide europee: l’UE cerca un equilibrio tra dialogo e fermezza, ma la postura aggressiva di Trump complica la situazione. L’Italia oscilla tra diplomazia comunitaria e interessi nazionali, con il rischio di emergere impreparata di fronte a una competizione globale dominata da USA e Cina.
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