La finestra temporale per la presentazione delle domande per il bonus anziani da 850 euro si è aperta a gennaio 2025. Dall’Inps sono arrivate le istruzioni e le precisazioni del caso, ma gli over 80 non autosufficienti restano ancora in attesa che arrivi la prestazione per l’assistenza domiciliare.
Considerando che siamo appena entrati nel terzo trimestre dell’anno, bisogna capire il perché di questa attesa prolungata.
In questo articolo, faremo una panoramica completa sul bonus, spiegando chi sono i beneficiari e gli esclusi, cosa copre e come richiederlo (ancora si è in tempo), concludendo il perché di questo ritardo nell’arrivo degli 850 euro.
Prima di cominciare, lascio alla visualizzazione del video YouTube di Radio UCI APS, contente tutti i chiarimenti dell’Inps.
La prestazione universale per anziani, o bonus anziani, è una misura assistenziale economica rivolta al potenziamento delle prestazioni assistenziali domiciliari.
Il bonus è rivolto a una ristretta platea di anziani, in possesso dei seguenti requisiti:
Dobbiamo fare una precisazione di bisogno assistenziale gravissimo. Si tratta della condizione che potrebbe tagliare fuori molti possibili beneficiari che, invece, rispettano gli altri requisiti. La definizione che si basa su un doppio criterio:
Questi criteri vengono individuati tramite un questionario di autovalutazione che descrive il contesto familiare e socio-abitativo.
Il bonus, pari a 850 euro, si aggiunge alla quota fissa di accompagnamento che, nel 2025, è pari a 531,75 euro.
Sommando le due prestazioni, gli anziani beneficiari si ritroverebbero un totale di 1.381,76 euro al mese. Una delle principali particolarità del sussidio è che si tratta di una somma esentasse e non soggetta a pignoramento.
Il 2 gennaio 2025, si è aperta la finestra per la presentazione delle domande del bonus anziani. La domanda può essere presentata in tutto il periodo di sperimentazione della prestazione, per questo motivo, si è ancora in tempo.
Come fare? Gli aventi diritto possono presentare la domanda direttamente sul portale Inps. Una volta eseguito l’accesso, previa autenticazione con le credenziali digitali Spid, Cie o Cns, è necessario cliccare su Sostegni, Sussidi e Indennità e su Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità e cercare la prestazione.
La procedura può essere eseguita personalmente, ma è possibile anche avvalersi del supporto degli Enti di Patronato.
La prestazione sarà erogata a partire dal mese di presentazione della domanda e durerà fino a dicembre 2026.
Il bonus anziani 850 euro deve essere utilizzato esclusivamente a copertura delle spese di assistenza:
Seguendo le indicazioni fornite dall’Istituto, gli 850 euro possono essere utilizzati anche per pagare le prestazioni effettuate da lavoratori domestici o servizi socioassistenziali. In tali prestazioni, per esempio, rientrano:
A tal proposito, si fanno presenti i controlli dell’Inps sul corretto utilizzo dei fondi. L’Istituto provvederà a verifiche trimestrali e al percettore verrà chiesto di dimostrare la spesa relativa alla quota integrativa.
Chi non dovesse presentare la documentazione o utilizzasse i fondi impropriamente, rischierà la decadenza del beneficio. Qualora i fondi venissero ritirati, il beneficiario dovrà restituire la somma percepita indebitamente.
Il bonus anziani spetta per due anni, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. Considerando l’apertura alla presentazione delle domande dal 2 gennaio 2025, in molti avrebbero già dovuto ricevere il contributo.
Tuttavia, si stanno registrando dei ritardi, poiché il decreto attuativo deve ancora essere registrato presso la Corte dei conti. Si tratta di un passaggio necessario e fondamentale per il via libera definitivo ai pagamenti. Pertanto, si deve attendere questo ulteriore passaggio prima di ricevere quanto spetta.