Si parla tanto di bonus anziani, bonus mamme, bonus figli: ma i papà? Se vi starete chiedendo se ci sono bonus anche per i padri, la risposta è sì.
I sostegni riconosciuti ai padri non sono indifferenti considerando che, sommati, possono arrivare a 3.362 euro l’anno. In aggiunta, ci sono anche altri benefici a carattere non economico.
In questo articolo, spieghiamo quali sono i bonus rivolti esclusivamente ai papà, quando spettano e come ottenerli.
I papà hanno diritto, al pari delle mamme, all’Assegno Unico e Universale per i figli. Si tratta di una misura che rappresenta un beneficio molto importante, considerando che spetta al 50%.
Ad esempio, con Isee fino a 17.227,33 euro, l’importo è pari a 201 euro. Al 50%, i padri possono fruire mensilmente di 100,50 euro che si traducono in 1.206 euro l’anno.
È bene sottolineare che il 50% spetta di diritto, fermo restando la possibilità di destinare l’intero importo solo al padre o alla madre.
Restando nell’ambito del diritto, ai papà spetta la fruizione della detrazione per i figli a carico di età superiore a 21 anni.
Al pari dell’Assegno Unico, anche nel caso delle detrazioni spetta al 50%. Tuttavia, come detto precedentemente, i coniugi sono liberi di far percepire solo a uno dei due l’intero importo.
In questo caso, è importante sottolineare che fino al compimento dei 21 anni del figlio, se beneficiario dell’Assegno Unico, le detrazioni non spettano proprio perché inglobati dalla misura universale.
Qual è l’importo spettante? La detrazione, se rimaniamo in ambito teorico, è di 950 euro. Al 50%, i papà possono fruire di 475 euro l’anno.
Sono molto rari i casi in cui è possibile ottenere fino a 3.362 euro l’anno. Un’occasione che può essere colta a volo quando i genitori decidono, in comune accordo, di far fruire delle detrazioni per i figli a carico con più di 21 anni e l’Assegno Unico solo al padre. In questo caso, sommando i benefici al 100% si può arrivare a 3.362 euro.
Si può immaginare si tratti di un caso limite, ma non impossibile che può verificarsi quando i figli a carico sono due, di cui uno con più e uno con meno di 21 anni, e che i genitori decidano che le agevolazioni spettino solo al padre.
Da sottolineare, inoltre, che il bonus papà potrebbe essere anche di importo superiore, se si pensa a tutte le altre detrazioni eventualmente spettanti: spese legate all’istruzione, mediche, trasporto pubblico o sportive. Si tratta, come è facile immaginare, di importi subordinati a spese sostenute e per questa ragione possono essere considerate come un’extra.
Per concludere, dobbiamo lasciare da parte i bonus economici e dedicarci, completamente, ad agevolazioni di altra natura.
I papà, infatti, possono avere diritto ad agevolazioni come permessi, per esempio, per bisogni dei figli. Si tratta dei congedi che, in un primo momento, erano rivolti solo alla madre, ma che con il tempo sono stati allargati anche ai padri. Con il passare degli anni, le forme di tutela e gli stessi congedi di paternità sono aumentati.
Alla nascita dei propri figli, i padri possono godere del congedo obbligatorio di paternità che ha una durata di 10 giorni.
Inoltre, è possibile per i padri godere del congedo parentale entro il compimento del dodicesimo anno d’età del figlio.
Infine, al pari della madre, il padre può godere dei permessi per l’allattamento per 2 ore al giorno, se con lavoro a tempo pieno, o 1 ora al giorno, per chi ha un contratto part time.