16 Apr, 2025 - 18:03

Che droghe usava Whitney Houston? Il declino e la dipendenza da farmaci e stupefacenti

Che droghe usava Whitney Houston? Il declino e la dipendenza da farmaci e stupefacenti

Voce da leggenda, ineguagliabile ancora oggi, bellezza da copertina e un destino da tragedia greca. Whitney Houston ha brillato come una stella nel firmamento della musica mondiale, ma è finita per bruciarsi tra fumi di crack, cocaina e illusioni perdute.

Ecco la vera storia della sua ascesa, delle sue dipendenze e della morte che ha scioccato il mondo.  

Ascesa e declino di Whitney Houston, diva fragile e potente

Whitney Elizabeth Houston è stata l’erede perfetta di una stirpe musicale: figlia della cantante gospel Cissy Houston, cugina di Dionne Warwick e "battezzata" artisticamente da Aretha Franklin. Con queste premesse, è stato impossibile che non diventasse una leggenda.  

Ha esordito nel 1985 con l’album omonimo, un successo clamoroso: 25 milioni di copie vendute. Poi sono arrivati i Grammy, i Billboard Awards e l’interpretazione iconica di "I Will Always Love You" nel film "The Bodyguard" con Kevin Costner. Un momento d’oro. Anzi, di platino.  

Ma sotto l’immagine della "brava ragazza con voce d’oro", si è nascosta già un’animca inquieta. Secondo alcuni, il matrimonio turbolento con Bobby Brown, celebrato nel 1992, ha segnato l’inizio della sua discesa. "Il nostro amore era reale, ma tossico", ha dichiarato la stessa Whitney Houston nell’intervista-confessione con Oprah Winfrey nel 2009.  

Dal 2000 in poi, ha iniziato a ritirarsi, ha annullato concerti e ha fatto parlare di sé per apparizioni pubbliche imbarazzanti. Il reality show "Being Bobby Brown" ha mostrato al mondo la versione decadente della leggendaria pop star: una donna fragile, dipendente e confusa, lontana anni luce dall’icona degli anni '90.  

Crack, cocaina e marijuana: il cocktail che l’ha distrutta

Secondo quanto hanno riportato diverse fonti - dal National Enquirer al Daily News - Whitney Houston è stata solita fumare crack e marijuana in grandi quantità. La conferma più autorevole, però, è arrivata da lei stessa:

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Sì, ne sono uscita. Ma non pensare che non mi capiti di desiderarle

Ha confessato a Oprah. Una dipendenza che in molti hanno imputato al marito, Bobby Brown, sposato il 18 luglio 1992. Non a caso, in brevissimo tempo, la coppia è finita sotto l'attento occhio dei media per i continui e violenti litigi, le accuse di violenza domestica e i rispettivi problemi di dipendenza da alcol e droga.

Il suo periodo più buio, tuttavia, doveva ancora arriva. Un vortice che l'ha risucchiata negli anni tra il 2003 e il 2008. La cognata Tina Brown, che ha ammesso di essere stata a sua volta tossicodipendente, ha raccontato episodi agghiaccianti:

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Whitney viveva chiusa nella sua stanza, fumava crack, parlava coi demoni, si mordeva e si faceva lividi da sola

Secondo Tina, Houston ha comprato crack in dosi massicce, "otto pezzi da un’oncia alla volta", e li ha fumati insieme a spinelli. Sul pavimento del bagno, pipe, cucchiai e polveri bianche erano sparsi ovunque. Ha perso i denti, sostituiti da una dentiera da 6.000 dollari, e la figlia Bobbi Kristina ha vissuto nella paura.  

Ma la cantante ha tentato di uscire dall’inferno. È entrata più volte in riabilitazione, sostenuta anche dal leggendario produttore Clive Davis, e nel 2009 ha inciso "I Look to You", un album che voleva essere la sua rinascita, e alla madre Cissy. "La musica è ancora viva dentro di me", ha detto commossa la stessa Whitney Houston.  

La tragica morte nella vasca: cronaca di una fine annunciata

Il 12 febbraio 2012, Whitney Houston è stata trovata senza vita nella vasca da bagno della sua stanza al Beverly Hilton Hotel, a Beverly Hills. Aveva 48 anni. Era lì per partecipare a un evento pre-Grammy, ma la musica quel giorno si è spenta per sempre.  

Il referto medico è stato chiaro: morte accidentale per annegamento, con cocaina, marijuana e farmaci come Flexeril e Benadryl nel corpo. Un mix assolutamente letale che non ha lasciato scampo all'icona della musica pop, combinato all'aterosclerosi.

Nel suo sangue sono state rilevate tracce di uso cronico di cocaina. A uccidere la cantante, però, un attacco cardiaco, probabilmente scatenato dagli stupefacenti, l’ha colta mentre era nella vasca. Non una morte eroica, ma una fine solitaria e drammatica per la Voce del Pop.  

Il compagno di allora, Ray J, è stato il primo ad allertare i soccorsi. Subito dopo, i media hanno rilanciato voci sulla presunta esistenza di un sex tape girato dalla coppia, ma lui ha smentito: "Non esiste alcun video intimo, è solo fango sulla sua memoria".

Ai funerali, trasmessi in mondovisione, hanno partecipato Kevin Costner, Alicia Keys, Mariah Carey, Oprah Winfrey, e il presidente Obama ha mandato un messaggio di cordoglio. Whitney Houston è stata sepolta accanto al padre.

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Ilenia Scollo
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