03 May, 2025 - 12:13

Pensioni giugno 2025, pagamento in ritardo e assegno più basso: ecco di quanto e le nuove date INPS

Pensioni giugno 2025, pagamento in ritardo e assegno più basso: ecco di quanto e le nuove date INPS

Pensioni giugno 2025 già sotto i riflettori per una serie di cambi di programma. Dal prossimo mese, migliaia di pensionati italiani si troveranno di fronte a due novità significative: un assegno mensile ridotto e un pagamento posticipato rispetto alla consueta data del primo giorno del mese.

La comunicazione ufficiale dell’INPS arriva in concomitanza con l’avvio dei pagamenti della pensione di maggio 2025 e porta alla luce il recupero di alcune somme percepite indebitamente nel 2022, legate ai bonus una tantum introdotti per fronteggiare l’inflazione.

Non si tratta di una penalizzazione, ma di un conguaglio basato su dati reddituali aggiornati. Chi nel 2022 ha superato i limiti di reddito previsti per ottenere i bonus da 200 e 150 euro dovrà ora restituire parte di quelle somme attraverso trattenute sulla pensione.

Intanto, anche il calendario delle pensioni INPS di giugno 2025 subisce una variazione, con l'accredito che slitta di alcuni giorni.

Ma perché le pensioni vengono pagate in ritardo a giugno 2025? Quando arriva l'accredito in base al cognome? Chi subirà il taglio e di quanto sarà la trattenuta? Scopriamolo insieme nel corso dei paragrafi.

Prima, però, vi lasciamo all'approfondimento YouTube di Mr LUL lepaghediale sull'argomento.

Perchè il pagamento delle pensioni di giugno 2025 arriva in ritardo

Il pagamento delle pensioni, secondo la prassi INPS, avviene il primo giorno bancabile del mese. Per i conti correnti bancari, sono esclusi sabati, domeniche e festivi; per i conti postali, è previsto l'accredito anche il sabato.

L'INPS non farà partire i pagementi delle pensioni di giugno 2025 nè giorno 1 nè giorno 2. 

Il motivo è abbastanza semplice: il 1° giugno è domenica (giorno non operativo) e lunedì 2 è Festa della Repubblica.

Gli accrediti INPS partiranno quindi martedì 3 giugno, primo giorno utile per le operazioni bancarie e postali. Questo vale anche per i trattamenti assistenziali come l’Assegno sociale e le pensioni di invalidità civile, la cui erogazione seguirà la stessa data.

Il ritardo nel pagamento pensione giugno 2025 non è una novità imprevista, ma il risultato dell'applicazione rigorosa del calendario bancabile. È quindi importante che i pensionati si organizzino in anticipo, considerando il possibile slittamento.

Quando arriva il pagamento INPS delle pensioni di giugno 2025

Il calendario pagamenti INPS giugno 2025 prevede l’inizio degli accrediti da martedì 3 giugno, come anticipato nel precedente paragrafo. Per chi ha l’accredito diretto su conto corrente bancario o postale, l’importo sarà disponibile nella sua totalità già da quella data.

L’erogazione avverrà in modo scaglionato, secondo l’iniziale del cognome dei pensionati, come previsto da Poste Italiane per chi ritira invece in contanti gli importi spettanti presso gli uffici di Poste Italiane.

Ecco il calendario con le date ufficiali di pagamento: 

  • Cognomi A-B: martedì 3 giugno;
  • Cognomi C-D: mercoledì 4 giugno;
  • Cognomi E-K: giovedì 5 giugno;
  • Cognomi L-O: venerdì 6 giugno;
  • Cognomi P-R: sabato 7 giugno (solo mattina);
  • Cognomi S-Z: lunedì 9 giugno.

Pensione più bassa a giugno 2025: chi viene penalizzato e di quanto

Una novità ancora più rilevante riguarda l’importo dell’assegno pensionistico di giugno 2025 che per alcuni contribuenti sarà più basso. L’INPS ha concluso le verifiche sui requisiti per accedere ai bonus da 200 e 150 euro erogati nel 2022 attraverso il decreto Aiuti e decreto Aiuti-ter.

All’epoca, l’erogazione fu automatica e basata sul reddito presunto del 2021. Oggi, con i dati aggiornati, l’Istituto ha riscontrato che una parte dei beneficiari ha superato i limiti di reddito previsti: 35.000 euro per il bonus da 200 euro, 20.000 euro per quello da 150 euro. Per questi soggetti è scattata la restituzione dei bonus INPS 2022, da effettuarsi direttamente tramite trattenute sulla pensione.

L’entità del recupero varia in base all’importo ricevuto, ma in media la trattenuta sulla pensione sarà di circa 50 euro al mese, per un periodo massimo di quattro mensilità, iniziando proprio dalla pensione di giugno 2025

Attenzione a non fare confusione perchè si tratta una misura selettiva: solo chi ha superato i requisiti reddituali sarà coinvolto, mentre la maggioranza dei pensionati continuerà a ricevere l’importo pieno.

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