06 May, 2025 - 16:20

L'addio di Alexander Arnold al Liverpool: cosa ha vinto con i Reds?

L'addio di Alexander Arnold al Liverpool: cosa ha vinto con i Reds?

Dopo più di vent’anni, l’avventura di Trent Alexander-Arnold al Liverpool sta per giungere al termine: il mancato rinnovo di contratto era stato già ufficializzato alla fine della stagione 2024/25, segnando così l’epilogo di una storia straordinaria iniziata nel lontano 2004, quando il giovanissimo Trent entrò nel settore giovanile del club della sua città natale. Da allora, passo dopo passo, era cresciuto fino a diventare uno dei simboli dei Reds, un punto fermo della squadra e un idolo indiscusso per i tifosi.

È stato lo stesso Alexander-Arnold ad annunciare il proprio addio tramite un toccante video e una lettera diffusa sui social, in cui ringraziava il club, i compagni e i sostenitori per l’amore ricevuto. "Non ho mai conosciuto nient'altro", ha scritto. "Ma sento il bisogno di uscire dalla mia zona di comfort, di affrontare una nuova sfida e superare i miei limiti". Il suo futuro sembrava già segnato: secondo le indiscrezioni, avrebbe firmato a parametro zero con il Real Madrid, club che da tempo lo corteggiava. Intanto, si godeva il terzo titolo di Premier League conquistato con il Liverpool, arrivato proprio nell’ultima stagione in maglia rossa: un addio con il sorriso e con un trofeo in mano.

Un palmarès da leggenda: cosa ha vinto Alexander-Arnold con il Liverpool

Nel corso della sua carriera ad Anfield, Alexander-Arnold si era costruito un palmarès da campione, impreziosito da prestazioni eccellenti e da una costanza fuori dal comune. Con la maglia del Liverpool aveva collezionato 352 presenze, segnato 23 gol e vinto ben nove trofei. Tra questi spiccavano tre titoli di Premier League, due già in bacheca prima dell’ultimo conquistato nel 2025, e soprattutto la storica Champions League vinta nella stagione 2018/19.

A quei trofei si aggiungevano anche un Mondiale per Club (2019), una Supercoppa Europea, una Coppa d’Inghilterra, una Supercoppa Inglese e, chiaramente, la lealtà eterna del popolo di Anfield. Alexander-Arnold non è stato mai un semplice difensore: il suo contributo al gioco offensivo, la visione da regista avanzato e le sue abilità nei calci piazzati lo avevano reso un giocatore unico nel panorama europeo. Il suo addio rappresentava la fine di un’era per il Liverpool, ma anche l’inizio di un nuovo capitolo per un talento che aveva ancora molto da offrire.

Episodi iconici: quella furbata di Alexander Arnold al Barcellona

Tra gli episodi più iconici della carriera di Alexander-Arnold in maglia Reds, nessuno superava il geniale calcio d’angolo battuto contro il Barcellona nella semifinale di Champions League 2019. In quell’occasione, il Liverpool doveva rimontare uno 0-3 subito all’andata. A pochi minuti dalla fine, con il punteggio già sul 3-0, fu proprio il giovane terzino a sorprendere tutti con un corner battuto rapidamente, cogliendo di sorpresa la distratta difesa blaugrana e servendo Origi per il gol del definitivo 4-0, che valse una storica qualificazione alla finale.

Dal punto di vista regolamentare, tutto fu ineccepibile. Il pallone venne posizionato all’interno della lunetta nel punto giusto, la bandierina rimase al suo posto, i difensori del Barcellona si trovavano fuori dalla distanza minima, e il pallone fu messo in gioco con un solo tocco, come previsto. Ad agevolare l’azione fu anche la rapidità del raccattapalle, che consegnò subito la sfera ad Alexander-Arnold. Quel gesto, semplice quanto geniale, divenne il simbolo di una mentalità vincente e della lucidità con cui, anche nei momenti di massima tensione, Trent sapeva leggere il gioco e inventare soluzioni imprevedibili.

Un addio doloroso, ma inevitabile

L’addio di Alexander-Arnold al Liverpool è stato una ferita per l’intero ambiente Reds, ma anche un momento di orgoglio. Il congedo di un figlio della città che aveva dato tutto per la maglia, e che ora, dopo aver vinto ogni trofeo possibile con il club della sua vita, sentiva il bisogno di voltare pagina. "Sono in debito con tutti voi", aveva scritto nel suo messaggio d’addio. Parole semplici, ma sincere, che riassumevano il legame profondo tra un ragazzo e la sua città.

 

 

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Luca Liaci
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